giovedì 11 settembre 2014


Draghi ha di nuovo ricordato che per sostenere la ripresa (per i fondelli) c'è bisogno di .......rullo di tamburi....riforme. Quelle del FMI per intenderci. Quelle che, come apertamente chiarito da Renzi, non servono mica a dare da mangiare agli italiani. Ecco estratto:


La Bce chiede all’Italia di «rafforzare ulteriormente la posizione di politica fiscale cosi’ da adempiere alle norme del Patto di stabilità e di crescita, in particolare per quanto riguarda la riduzione del rapporto debito pubblico/Pil». Per quanto riguarda la flessibilità e le riforme, la Bce dice che «la flessibilità consentita nell’ambito delle regole permette di far fronte agli oneri di bilancio connessi a grandi riforme strutturali, nonché di sostenere la domanda». FONTE


Per fortuna che in Italia la società civile moralmente superiore che detiene il controllo delle piazze e della cultura doveva pensare a tutelare i deboli. Vedi ultimi esempi, salvataggi MPS e Decreto Bankitalia, bella ciao. Alla UE è dovuto il sangue degli italiani e cieca obbedienza, pena attribuzione dell'epiteto razzista-xenofono-euroscettico con "messa alla gogna" dai detentori dell'opinione pubblica. Ma quando la Ue dispose il reddito di cittadinanza oltre 20 anni fa e prontamente introdotto da tutti gli altri paesi eccetto Italia e Grecia, la società civile che tanto pensa agli ultimi mai si interessò di lottare per obbligare i governi succedutisi alla sua introduzione. Un assist alla finanza? Al massimo questa parte moralmente superiore parla di reddito minimo, che è un'altra cosa,ossia spetta a ch lavora e chi non lavora CREPI PURE. Tanto i suicidi per crisi non esistono. L'importante che siano gli stranieri a percepire 30 euro al giorno (inutile sostenere sia una bufala, ci sono i fax dei prefetti a disporne l'erogazione, che ovviamente sono falsi, secondo alcuni, i migranti infatti campano d'aria e lavorano tutti sempre secondo loro).


REDDITO DI CITTADINANZA: ANCHE LA GRECIA E’ PIU’ AVANTI DELL’ITALIA
AGOSTO 25, 2014 CONVERGENZA SOCIALISTA
di Rainero Schembri

In una precedente rubrica abbiamo dichiarato: “L’Italia, oltre ad essere uno degli ultimi sette Paesi UE a non avere un salario minimo non ha nemmeno un reddito minimo garantito, in compagnia questa volta della sola Grecia”. Errore. Ce lo ricorda l’Ambasciatore della Grecia in Italia Themistoklis Demiris. “Gli sforzi del governo ellenico”, ha dichirato l’Ambasciatore, “per venire incontro e aiutare il ceto più debole della popolazione si concentrano in quattro settori.

a) un programma pilota che garantisce il salario minimo in due aree del Paese con diverse caratteristiche socioeconomiche. Si tratta di un sussidio di reddito alle persone e famiglie che vivono in condizioni di estrema povertà.

b) La distribuzione di un sussidio sociale, che ammonta a 450 milioni di euro proveniente dal surplus primario del governo per l’anno 2013, a sostegno dei cittadini e delle famiglie a basso redito e con un piccolo patrimonio immobiliare calcolato sulla base di criteri specifici già stabiliti.

c) La distribuzione di ulteriori 20 milioni derivanti dal surplus primario per le persone senza fissa dimora, con una priorità per i programmi o azioni finalizzati a garantire la sistemazione, l’alimentazione e i servizi di previdenza sociale (o assistenza sanitaria) ai senza tetto.

d) L’efficace utilizzo del Fondo Europeo di Aiuti ai più bisognosi economicamente (FEAD). Le ricordo che l’UE volendo diminuire di 20 milioni il numero di coloro che si trovano in pericolo di povertà o di esclusione sociale, ha deciso quest’ anno la creazione di questo Fondo che prevede la distribuzione di 3 miliardi e 500 milioni di euro per il periodo 2014-2020. Secondo i calcoli dell’UE, alla Grecia spettano 249,3 milioni di euro che dovrebbero corrispondere, su base annua, a 41,5 milioni di euro.



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