Riporto alcuni dati di una pubblicazione di CRIF che attraverso il
suo braccio operativo CRIBIS D&B tiene aggiornato il conteggio delle
imprese che negli ultimi tre anni hanno portato i libri in tribunali.
Secondo voi, chi possono essere le società più colpite da questa
crisi? Vi mostro dati e grafici, ma la risposta la sapete già (anche
perchè l’ho messa nel titolo).
Intanto regione per regione i risultati del 2011 aggiornati a settembre:
Ecco i settori più colpiti:
Di seguito il grafico che riassume l’andamento dei fallimenti negli
ultimi tre anni e la relativa retta di regressione lineare per
individuarne il trend:
Le domande che mi pongo sono diverse::
1) Non si diceva che le imprese di costruzioni possono aspettare quanto vogliono tanto hanno margine?
2) Non dovevano essere i compratori a fare lo sforzo sul prezzo e non i venditori?
3) Non si diceva che il mercato era in ripresa? Potevano aspettare ancora qualche mese no?
Purtroppo dietro quei numeri ci sono delle famiglie, e questo mi
rattrista. La soluzione si trova in un ridimensionamento dei prezzi
degli immobili, non tanto per portare a crescere il mercato, quanto per
stabilizzarlo. L’unica cosa che in questo momento tiene a galla il
mercato immobiliare è la sapiente opera di terrorismo che seguiamo sui
mass-media, dove i BTP sono a rischio, le banche sono a rischio, le
azioni sono a rischio, insomma è tutto a rischio, e allora? Ma è ovvio
compriamo una bella casa, tanto il mattone non tradisce mai….ma le
società di costruzioni falliscono.
UN UOMO POSSIEDE 2 MILIARDI DI DOLLARI IN TITOLI DI STATO EUROPEI
Soros Compra Debito Pubblico Europeo con lo Sconto (The Blondet Pill)
George Soros ha acquistato titoli dei debiti pubblici europei per 2 miliardi di dollari;
ammontare ragguardevole, se si pensa che il “Soros Fund Management” gestisce, a quel che si sa, 5,8 miliardi di dollari. Si può pensare che l’ottantenne finanziere ebreo-ungaro-americano abbia nervi d’acciaio, in piena crisi del debito europeo. Ma non è così. Soros ha comprato i titoli a prezzi (letteralmente) da liquidazione dalla MF Global, la compagnia speculativa fallita ad ottobre, diretta da John Corzine (un altro ex di Goldman Sachs, ed ex governaore del New Jersey). La MF Global aveva in portafoglio 6,3 miliardi di dollari in titoli degli stati più indebitati: italiani e spagnoli, ma anche portoghesi, irlandesi e belgi. Corzine speculava su tali debiti con accordi “repurchase-to-maturity” (una complessa forma di derivati mascherati), con cui contava di profittare, apparentemente, dalla differenza che riceveva sui bond europei e gli interessi che pagava in base agli naccordi di ricomprare. George Soros ha acquistato titoli dei debiti pubblici europei per 2 miliardi di dollari;
Ora, a profittare sarà Soros: i bot, btp e bonos comprati a prezzo di fallimento sono a scadenza breve, si dice. Anche se non è chiaro se Soros intende tenerseli fino alla maturazione, oppure realizzare un colpo gobbo a breve. Non l’ha detto, ovviamente. Hanno perso i clienti del MF Global, per lo più agricoltori americani che avevano cercato presso la ditta una protezione, tramite “futures”, contro le oscillazioni di prezzi dei loro prodotti. Ora, 1,2 miliardi di questi dollari dei clienti mancano all’appello.
Rischio Calcolato
Mentre la BCE inietta 500 miliardi nelle casse delle banche e non NELLE TASCHE della gente come pare lasciare intuire in modo ingannevolo il Ghizzoni, in due ore l'effetto svanisce e i tassi di interesse dei titoli di stato risalgono.
Dal link sopra: "Per
l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni si tratta
di «un passo importante : i fondi saranno ora destinati per
sostenere l'economia reale, le imprese, le famiglie».
A gratis? Cioè vengo in Unicredit, vi dico che ho bisogno di soldi, CHE NON HO ALCUNA GARANZIA REALE da darvi e mi "liquidate" i soldi senza interessi? Anche se sarebbe il minimo visto che tramite le manovre per salvare voi banche avete già "prelevato" da noi cittadini.
Ma quelle aziende, quelle fallite, come ne beneficeranno?
Inoltre sempre dal link del Corriere si apprende che le banche ci hanno indebitato di altri 40 miliardi (ricordiamocelo quando dovranno essere rimborsati e ci diranno che siamo noi che viviamo sopra le nostre possibilità):
"Quattordici
banche italiane hanno emesso bond con la garanzia dello Stato per un
totale di 40 miliardi di euro e ottenuto l'ammissione alla quotazione
al Mot (Mercato telematico delle obbligazioni), in vista dell'asta
Bce di mercoledì mattina."
Da Repubblica si apprende che gli investitori (chi sono?) non useranno la liquidità per comprare i titoli di stato.Ma non dovevano andare all'economia secondo Ghizzoni (Unicredit)? E se si da i soldi senza alcun vincolo ci faranno quel che vogliono, come sempre, l'augurio di Repubblica sa proprio di una sonora presa per i fondelli.
"Anche
le Borse europee sono in calo a seguito dell'asta straordinaria con
cui la Bce ha messo a disposizione delle banche una quantità
illimitata di denaro attraverso un prestito pronti contro termine a
tre anni con un tasso dell'1%. Le stime iniziali erano per un
ammontare complessivo intorno ai 300 miliardi di euro, ma Francoforte
ha messo sul piatto 489,191 miliardi di euro coprendo tutte le
richieste (523) arrivate dalle banche. In recupero i titoli bancari.
Ora gli investitori temono che la liquidità non venga usata per
comprare titoli di Stato."
quante sono state invece le aziende create?
RispondiEliminaLa parte su Soros è la più inquietante.
RispondiEliminaIl Demonio nel '92 aveva già fatto abbastanza pasticci con la lira...