domenica 12 agosto 2012

Domenica 5 agosto 15 poliziotti egiziani di frontiera al confine con Israele sono stati presi d'assalto da gruppi armati, pare una fazione di Al Qaida, che avrebbe rivolto attacchi anche alle truppe israeliane. Dopo aver preso possesso di due blindati, il commando si sarebbe diretto verso i villaggi israeliani, detrminando la reazione d'Israele che li avrebbe intercettati con due caccia. Israele dichiara di aver ucciso tre miliziani. Il racconto non è affatto chiaro e le versioni fornite dalle varie fonti risultano difformi, ecco alcuni esempi: su Lettera43, Euronews, ANSA. Il Post aggiunge che Israele ha attaccato i blindati egiziani oggetto del furto. Pare quindi che Israele sia intervenuto per "difendere" gli egiziani. Sembra che 6 di questi fantomatici terroristi siano stati catturati e, a seconda delle fonti, da 3 a 5 di loro sarebbero morti durante gli scontri. Non trovo informazioni ulteriori al riguardo. Sempre a seconda dei racconti, vengono chiamati jahidisti, salafiti o semplicemente islamisti, termine assai vago in una regione con molti fedeli musulmani. Il Presidente egiziano Morsi, in quota Fratelli Musulmani promette una forte reazione (contro chi? A casaccio?) e dispone la chiusura del valico di Rafah, mentre un ex dirigente servizi egiziani chiama in causa il Mossad. Tre giorni dopo ulteriori raid sono stati condotti dall'esercito egiziano contro non meglio precisati "islamisti". Chi erano questi "miliziani"? Non
è dato sapere. Si ammazza e basta.   Erano mascherati al momento dell'attacco e dubito possano aver avuto il tempo di scambiarsi convenevoli sia con i militari egiziani che con quelli israeliani ma subito le agenzie hanno scritto "militanti di Al Qaida".   E' importante sapere chi fossero, dal momento che Israele ha consegnato all'Egitto i corpi degli attentatori colpidi dai propri soldati e pare che corrispondano a prigionieri palestinesi. Inoltre, quando oggi viene riferita la nozita della riapertura del valico, si precisa che sono stati effettuati degli arresti "inspiegabili". Ho la sensazione che ci si trovi dinanzi all'ennesimo false flag. Non sarebbe la prima volta che vengono usate "cellule terroristiche" per fare il gioco di Israele. Come nel caso dei salafiti che hanno assassinato Vittorio Arrigoni personaggio scomodo proprio allo stato sionista. I salafiti hanno rovesciato la Jahamahiria di Ghedafi assieme ai servizi occidentali così come ora stanno facendo in Siria.
In ogni caso coloro che ci hanno rimesso in primis sono stati i palestinesi che hanno subito l'immediata chiusura del valico di Rafah e la concomitante distruzione dei tunnel purtroppo resisi indispensabili per la sopravvivenza del popolo palestinese. A poco sono valse le prese di distanza sia di Hamas che del movimento del Jhiad dall'attentato, sottolineando come si tenti di seminare discordia tra il popolo egiziano e quello palestinese, discordia che favorisce Israele. La collaborazione tra Israele ed Egitto si è intensificata.
I Fratelli Musulmani, attori un pò dietro le quinte durante la rivoluzione colorata organizzata da Washington,  molto apprezzati dall'establishment americano, escono vittoriosi dalle elezioni. All'inizio i Fratelli Musulmani avevano mostrato molta empatia verso la causa palestinese, "minacciando" quindi indirettamente Israele e riuscendo ad accativarsi la fiducia dei musulmani. Avevano bisogno di una scusa per "rassicurare" Israele e cambiare rotta nei confronti dei palestinesi, nonostante recentemente abbiano anche loro accusato il Mossad per l'attentato del 5 agosto scorso? Forse l'Egitto, chiedendo un prestito al FMI doveva "offrire" un segnale concreto nel senso di essere in grado di garantire la sicurezza nel paese?

In ogni caso, con i tunnel della sopravvivenza distrutti, la sorveglianza che arresta anche gli anziani con l'accusa di essere "islamisti" proveniente dalle stesse autorità egiziane, per i palestinesi l'inferno si inasprisce ancora di più, con tutta la complicità dell'Occidente impegnato a fomentare un regime "change" in Siria. Intanto, i soldati israeliani possono indisturbati rapire bambini palestinesi  da aggiungere ai 4423 prigionieri politici già detenuti nelle proprie carceri. Che ironia, il regime sionista aiuta "i ribelli siriani" a sconfiggere il dittatore Assad perché, tra le altre violazioni, sarebbe accusato di "reprimere" i dissidenti.  Sarà per questo  che, il nostro generoso regime collabora attivamente con Israele fornendo aerei per le prossime operazioni Piombo fuso.



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