lunedì 3 dicembre 2012

Oggi gran giorno per la democrazia: Bersani ha vinto le primarie. Molti ritengono che si tratti di una "svolta a sinistra". Nell'immaginario collettivo è stata associata la parola sinistra all'attenzione per il sociale, per il benessere diffuso in una comunità senza caste o privilegi per alcuno, per la pace e l'ecologia. Bene, venti anni di "sinistra" dedita a privatizzazioni, liberalizzazioni, esternalizzazioni, manovre lacrime e sangue, globalizzazione, guerre umanitarie e grandi opere per le cooperative, non sembrano essere stati sufficienti ancora a smitizzare questo ideale che è nato e risiede nella mente di coloro che si definiscono di sinistra. Il Pd, a prescindere dai candidati, ha fatto sottoscrivere a coloro che si sono recati a votare alle primarie una
sorta di memorandum, che CONFERMA il Fiscal Compact e l'agenda Monti. L'Unità come Vendola ritiene compatibile questo programma con la sinistra. Bene, finalmente ho capito cosa sia la sinistra. Una parte dei "compagni" dissente, ma quanto siano pronti a "ripudiare" l'Europa nel nome della quale il massacro di Monti viene compiuto, è tutto da vedere. Bersani vittorioso si dichiara "pronto a governare", per un attimo ho creduto si fosse votato alle politiche e non per eleggere un capo-partito fra gli accoliti dello stesso. Sempre a leggere i giornali, si ha la netta impressione che pochissimi italiani siano rimasti a casa e si siano tutti quanti recati a votare per queste primarie, creando fittiziamente una vasta rappresentanza popolare che di fatto non esiste.
Già, forse perché mentre si celebra la sinistra piddina, la stragrande maggioranza degli italiani è occupata a mettere insieme il pranzo con la cena che Monti sostenuto da destra e sinistra STA LORO SOTTRAENDO. Ci pensi la Caritas o la Colletta alimentare a regalare un pacco di pasta ai numerosi italiani defraudati di tutto, per sedare le coscienze dei sostenitori del regime degli usurai basta il No profit. A tal proposito, consiglio la lettura di Cinismo commerciale. Una bella "rieducazione" dei viziati della Fornero.
Barbara

Anti-Equitalia: “Stop ai pignoramenti e riforme incisive”

Il Movimento occupa la sede di Cagliari. Fabrizio Fadda al Prefetto: “Ordine pubblico in pericolo” 

Matteo Mascia

Continua senza sosta la battaglia delle associazioni dei contribuenti contro il Fisco. Ieri il “Movimento Anti-Equitalia” ha occupato gli uffici dell’Agenzia delle Entrate di Cagliari. Un gruppo di manifestanti è stato ricevuto dai massimi dirigenti regionali. La data non è stata una scelta casuale. Tra qualche giorno sarà pubblicato sui quotidiani locali l’ennesimo avviso relativo alle aste – con o senza incanto – di case, terreni ed aziende. A novembre, l’avviso pubblicato dal Tribunale di Cagliari aveva raggiunto le sei pagine. La nuova inserzione di dicembre potrebbe battere questo record. La situazione è simile in tutte le province della Sardegna. Le procedure di riscossione coatta vanno avanti, nonostante le rassicurazioni incassate più volte dalla classe politica. Un danno di proporzioni inimmaginabili per tutto il tessuto produttivo nazionale. Stiamo parlando di provvedimenti emessi per colpire imprenditori spesso costretti a non pagare le imposte per necessità. Un dato che incomincia a comparire anche nelle aule di giustizia. Alcune sentenze hanno già riconosciuto la scriminante nei confronti di cittadini accusati di evasione fiscale. Lo stato di necessità è imposto come causa scriminante sia dal Codice penale che dalla legge sulle sanzioni amministrative. Le assoluzioni del giudice penale, in ogni caso, non cancellano le somme dovute all’erario. È bene però distinguere tra i vari tipi di evasione. C’è chi non paga il bollo della propria autovettura e società finanziarie che si esercitano nel “lavaggio di dividendi” con complesse triangolazioni “estero su estero”. Lo Stato ha mostrato più cattiveria nei confronti del primo; tutti ricordiamo però il rigore e l’equità promessi da Mario Monti durante il suo insediamento. La situazione sarda dovrebbe preoccupare i massimi vertici dello Stato. “Abbiamo ormai oltrepassato il livello di guardia. Siamo di fronte ad un’emergenza di proporzioni non trascurabili – spiega a Rinascita Fabrizio Fadda, leader della protesta – Vogliamo che anche l’Agenzia delle Entrate abbia consapevolezza del problema. Non si può continuare a mandare avanti la macchina amministrativa come se niente fosse. Per questo motivo ho chiesto di parlare con i dirigenti dell’Agenzia e di Equitalia”. “Il fisco non può essere il braccio armato della legge – continua Fadda – Occorre fermarsi un attimo e riflettere. Nei prossimi giorni chiederò un incontro con il nuovo prefetto di Cagliari. Il contesto rischia di degenerare dal punto di vista dell’ordine pubblico. Ci sono famiglie ed aziende in fortissima difficoltà”. Il Movimento ha proposto all’Agenzia l’attuazione di alcuni correttivi. Molti dei quali arrivati in Parlamento grazie ai disegni di legge di chi si è mostrato vicino a questa battaglia. “Noi abbiamo scelto di dialogare con tutti – rimarca il militante sardo – Ci siamo confrontati con Aneglino Alfano, la Lega Nord ed anche con Matteo Renzi. L’attuale sistema della riscossione deve essere riformato al più presto”. Gli anti-Equitalia propongono l’eliminazione del cosiddetto aggravio continuativo. Un istituto in grado di far rapidamente aumentare la somma vantata dal Fisco. Tutto a svantaggio del contribuente. L’alternativa deve essere quella della sanzione onnicomprensiva. “Noi non stiamo chiedendo l’impunità – conclude Fadda – ma la certezza della pena. Cardine del nostro ordinamento. Il cittadino deve essere messo nella condizione di sapere quanto deve nei confronti dello Stato. Serve un tetto a sanzioni, oneri e interessi moratori.
Abbiamo addirittura proposto un’indicizzazione dell’interesse globale. Misure a cui affiancare uno stop dei pignoramenti e dei fermi amministrativi per cifre di gran lunga inferiori al valore del bene bloccato”. Migliorare il sistema della riscossione eviterebbe gravi ripercussioni sul futuro prossimo del Paese. Chiudere e mettere all’asta un’azienda significa azzerare il suo potenziale e cancellare decine di posti di lavoro. Stipendi erogati sia direttamente che dai fornitori di chi è costretto a fermarsi per l’arrivo dell’ufficiale giudiziario. Il Movimento segnala inoltre come le aste siano frequentate da soggetti che spesso riciclano denaro guadagnato in modo dubbio. Con tutta probabilità sarà la prossima legislatura ad occuparsi di una modifica incisiva. Al Senato il ddl “Cartelle pazze” rischia di finire su un binario morto. Ad una sua approvazione non seguirebbe quella definitiva di Montecitorio.


01 Dicembre 2012 - Rinascita

La prima casa non si pignora!

"Equitalia ha pignorato 37.000 case nel 2010 e 44.000 nel 2011, mandando per strada altrettante famiglie, bambini compresi! Propongo che il prossimo Parlamento renda la prima casa impignorabile, poiché ritenuta bene necessario come lo sono già letto, tavolo, sedie, ecc., in ossequio al disposto dell'art. 2 della Costituzione Italiana: "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali, ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale". A comprova di ciò, l’art. 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo peraltro sancisce il "diritto alla tutela della loro vita privata, familiare e del loro domicilio". L’Italia ha inoltre ratificato il Patto Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali con la legge 25 ottobre 1977, n. 881. E' quindi norma di legge l’articolo 11: “gli Stati riconoscono il diritto di ogni individuo ad un livello di vita adeguato per se e per la sua famiglia, che includa alimentazione, vestiario, ed alloggio adeguati, nonché al miglioramento continuo delle proprie condizioni di vita. Gli Stati parti prenderanno misure idonee ad assicurare l’attuazione di questo diritto". Non vogliamo più vedere suicidi per pignoramenti immobiliari o cartelle di pagamento! Se siete d'accordo, condividete. Per il bene di tutti."Luigi Piccarozzi

Ma Miss Fornero ha scoperto la causa....ah no no non le agenzie di rating, non le banche, non la finanza.....ma i giovani viziati...


DELIRIO ELSA-POPPIN - LA FORNERO RITORNA A FAR GIRARE LE PALLE AI GIOVANI - DOPO AVER DETTO CHE IL POSTO FISSO NON È UN DIRITTO E CHE I PISCHELLI SONO “CHOOSY”, ORA VANEGGIA SUI “FIGLI VIZIATELLI TROPPO ABITUATI A CERCARE VIE DORATE E CHE ALLA FINE TROVANO SOLO PEZZI E BOCCONI” - SOLO MAMMA FORNERO SA COME SI FA A TROVARE PER I FIGLI UNA CATTEDRA ALL'UNIVERSITÀ DI TORINO E UN LAVORO IN UNA FONDAZIONE FINANZIATA DA BANCA INTESA…


Da "il Giornale"

Volano epiteti e insulti. A raffica. In prima linea, sempre e comunque, il ministro del Welfare Elsa Fornero che, oltre a non soffrire i giornalisti e, più in generale, gli organi di stampa, se la prende ogni due per tre con i giovani. Non a caso, dai liceali agli universitari, quando riempiono le piazze per protestare contro il governo Monti, il bersaglio numero uno è la titolare del Lavoro.


ELSA FORNERO IN LACRIME

SILVIA DEAGLIO - FIGLIA DI ELSA FORNERO
"Ci sono anche figli un po' viziatelli, troppo abituati a cercare vie dorate, ma sono anche quelli che quando vanno a cercare un lavoro, trovano solo pezzi e bocconi di lavoro", ha detto ieri la Fornero intervenendo alla presentazione del libro Contro i papà di Antonio Polito. All'inizio dell'incarico al ministero del Welfare, la Fornero si era buttata nella riforma del mercato del lavoro e aveva intrapreso una sacrosanta crociata contro l'articolo 18 e contro l'immobilismo voluto, per decenni, dai sindacati e dalla sinistra radicale.


Già le celebri frasi "il posto fisso non è un diritto" e "il posto fisso è una pura illusione", ampiamente sostenute dal premier Mario Monti, hanno aperto un lungo contenzioso tra la Fornero e i giovani. "Chi sono oggi i precari?", si è chiesta ieri la Fornero per poi darsi, a stretto giro, una risposta: "Magari sono anche questi figli di papà che hanno preso pezzi e bocconi del mercato del lavoro".


ELSA FORNERO E MARIO DEAGLIO AL FORUM DELLA CONFCOMMERCIO A CERNOBBIO
Il ministro ha, tuttavia, lanciato un avvertimento affinché i media e l'opinione pubblica non generalizzino dal momento che i giovani sono diversi e "non si può parlare di loro come un tutt'uno". "Se c'è una cosa rispetto alla quale credo di non avere problemi con la mia coscienza - ha concluso il ministro del Welfare - è il lavoro fatto per contrastare il precariato".

E chiaramente non è colpa del governo Monti

Crisi: Monti, la disoccupazione non e’ colpa del governo….. si, si….come no…
1 dicembre 2012Di Gpg Imperatrice

Ecco a voi l’ennesima uscita del nostro Premier Monti, perle di saggezza:

“Il governo non poteva agire diversamente nell’affrontare la crisi”. “Non ritengo che l’attuale governo potesse fare diversamente da cio’ che ha fatto e non credo che la sua azione sia causa di fenomeni negativi che vogliamo rimuovere”,

“penso che se il governo avesse voluto far si’ che le cifre sulla disoccupazione fossero un po’ meno negative avrebbe dovuto fare un surfing protratto sulla cresta di un’onda illusoria, ma poi si sarebbero ripresentate nuovamente”.

“Solo con le riforme  potremmo ridare fiducia al resto del mondo sul fatto che il nostro paese e’ un luogo dove fare investimenti”. 

“troppe volte in Italia in passato si sono tutelati interessi particolari, con una mancanza di altruismo ma anche con una mancanza di visione che andasse al di la’ del proprio naso”.

Vediamo un po’ analiticamente la questione:
VEDERE GRAFICI SUL SITO DI RISCHIO CALCOLATO DIRETTAMENTE QUI

Monti mi ricorda un collega di Lavoro che era un po’ pasticcione e faceva disastri. Quando ci incontravamo diceva “…e’ colpa di Tizio…”. Se ci incontravamo in presenza di Tizio diceva “mmm…e’ colpa di Caio…”. Se erano presenti sia Tizio che Caio ”….ovviamente la colpa e’ di Sempronio…”. Divenne una barzelletta ed ovviamente ogni volta che apriva bocca, veniva spontaneo sorridere. Bene: Monti mi fa lo stesso effetto. 

Personalmente ritengo che Monti ed il suo Governo hanno fatto esattamente l’opposto di quello che bisognava fare, da quasi tutti i punti di vista (Mavovre economiche recessive improntate sulle tasse, riforme complessivamente inconsistenti, tagli alle spese improduttive ridicole, genuflessioni a Leader stranieri ed agli Euro-burocrati e finanzieri che hanno interessi antitetici ai nostri, adesione convinta al progetto “Euro” che e’ una sostanziale Tomba per l’Italia) e si dimostra un perfetto curatore fallimentare, portavoce di interessi ben precisi, sostanzialmente in antitesi alle categorie produttive ed alle giovani generazioni di Italiani. I dati lo dimostrano senza appello. Puo’ parlare finche’ vuole, ma dicendo “balle” 100 volte, queste non si trasformeranno in verita’. L’Italia deve liberarsi da questo “curatore fallimentare” quanto prima, senza se e senza ma.
GPG Imperatrice su Rischio Calcolato

2 commenti:

  1. E’ assolutamente incomprensibile e grottesco che ci sia ancora qualcuno che sostiene questo governo! Quanto paga di imposte un lavoratore dipendente … e quanto un lavoratore autonomo ? Arriviamo a punte del 50% … almeno … . Quanto pagano di imposte i politici ed i tecnici della Banca Centrale Europea, del Fondo Monetario Internazionale, dell’Unione Europea ? Assolutamente nulla perché le loro retribuzioni sono calcolate “esentasse”. Quanto si paga di imposte sulla rendita finanziaria ? Il 12,50% … e quanto pagano le multinazionali … le banche … le compagnie di assicurazioni che sono poi i datori di lavoro, con i detentori della rendita, dei governi di tre quarti del mondo ? Mediamente meno del 20 %. Da uno studio che analizza l’andamento delle imposte effettivamente pagate da 280 multinazionali americane …
    il tasso effettivo medio annuo è del 18,5 % …
    per es la 3M ha pagato nel triennio 2008 - 2010 una aliquota fiscale media del 23,8% ... la Coca Cola il 14,1% … la Goldman Sachs il 20,8%. Come fanno a pagare così poco di tasse ? Con le triangolazioni fiscali … in Lussemburgo … alle Cayman ecc. in sostanza con … l’elusione fiscale …
    Nell’attuale sistema economico pagare il 50% di imposte sul reddito significa in poco tempo … fallire … ed è quello che sta accadendo giorno per giorno a migliaia di commercianti, artigiani, piccole e medie imprese.
    Ovviamente quella delle grandi aziende essendo elusione fiscale … è fatta all’interno di quanto le normative vigenti consentono … ma vi siete mai chiesti perché il Sig. Monti continua a dire che siamo in guerra contro gli evasori … che sono poi i soggetti che pagano mediamente il 50% di imposte … mentre siamo in pace con coloro i quali pagano il 12,5% sulle rendite e con le multinazionali … le banche … le compagnie di assicurazioni e tutte le aziende che avendo la possibilità di retribuire fior di consulenti … attraverso l’elusione, pagano legalmente meno del 20% di imposte?
    Mi fa rabbrividire ogni volta che parla!

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  2. Ciao Eleonora,

    scusami del ritardo con il quale ti rispondo....infatti mentre per i poveri cristi che pare evidente siano nel mirino dell'usura finanziaria in quanto colpevoli di voler ognuno tirare a campare con il proprio lavoro sottraendo quindi una piccola fetta di mercato alle potenti multinazionali.
    Ancora ieri a Ballarò un tizio si indignava per l'elevata evasione fiscale, ma non si è indignato per la più alta pressione fiscale nel mondo che vanta l'Italia e non da ieri.
    Studi economici americani ed europei hanno calcolato che la pressione fiscale arriva al 75%!!!
    Questo significa rapina a norma di legge mentre per le grandi società come per le cooperative E' CONSENTITO ELUDERE A NORMA DI LEGGE...come non ricordare gli scontrini NON FISCALI che emettono le catene della GDO straniera?
    E' un insulto, se si pensa poi che il redditest mira a identificare secondo loro, il grosso degli evasori. Davvero devo credere che loro non conoscono i grandi evasori visto che LI RAPPRESENTANO?
    Il redditest è volto a rastrellare le poche risorse che disoccupati e cassintegrati e poveri in genere riescono ancora a raggranellare...Infatti dice che saranno investigati le incongruenze del 25%. Se un disoccupato o uno studente universitario NON HA ENTRATE perciò è esente dalla compilazione dei redditi che che ne dica Bersani (disse che quel 50% di italiani che non arriva a 15mila euro di reddito è evasore, pensa che strano, come sarà mai possibile eh quando una commessa se guadagna 600 euro al mese è tanto?!
    http://www.repubblica.it/economia/2012/03/30/news/reddito_medio_camusso_lavoro-32464471/)
    quindi una paghetta del genitore che sò di 400 euro rispetto alle spese di affitto tasse universitarie, cibo, libri uno studente ci mette un attimo sforare il 25%.
    Perché non dichiara subito l'esproprio coatto di tutti i beni degli italiani, sarebbe se non altro "onesto" ammettere subito le intenzioni.
    E' il regime della peggior specie e gli italiani, sono vittime sì ma anche tanto vigliacchi perché non è davvero possibile arrivare a tanto senza che il popolo si metta di traverso!!
    Grazie del tuo ottimo ed articolato commento,
    Barbara

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