Non
ho mai avuto la ben che minima fiducia nei sistemi cosiddetti
democratici che si avvalgono della farsa chiamata "elezione"
al solo scopo di fornire una "copertura" legittima ai
poteri che tirano le fila a danno dei popoli.
Ma
in questi giorni, con la nomina a senatore a vita di Mario Monti si è
raggiunta l'apoteosi del golpe bianco.
In
un paio di giorni, su suggerimento dello spread, il Presidente della
Repubblica Napolitano riconosce nel Mario Monti dei meriti, secondo
l'art 59 comma due che recita “Il Presidente della Repubblica può
nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la
Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico
e letterario”.
Il curriculum vitae di Mario Monti è abbastanza inequivocabile, membro della
Trilateral Commission, uomo della BCE, di Goldman Sachs (consiglio
l'ottimo
articolo di Claudio Messora per dettagli) quali meriti per la Patria Italia
possano essergli riconosciuti deve essere un segreto di Stato. O
forse Napolitano ha in mente una patria diversa, peccato che sia il
garante della Costituzione Italiana. Quella stessa Costituzione che viene fatta sbandierare dai
gonzi in piazza pronti a difenderla, a comando s'intende e non certo per preservala dal Trattato di Lisbona (l'Europa è sacra) che l'ha resa carta igienica.
Lo
strano garante della Costituzione non ritiene necessario anzi,
ritiene dannoso il ricorso alle elezioni anticipate, ovvero
consentire alla gente di rifiutare i diktat di Trichet-Draghi che
pagheranno sulla loro pelle i cittadini non è un'opzione
praticabile.Ecco
qui il discorso integrale di Napolitano del 13/11/2011.
I
signori che ravvisavano il conflitto di interessi di Berlusconi come
inammissibile (peccato si siano "dimenticati" di
regolamentare tale conflitto di interessi quando ne ebbero
l'occasione) non "scorgono" in Mario Monti il palese conflitto di interessi da uomo della
finanza globale che ci sta affossando ma anzi, osannano il "tecnico" quale salvatore
della patria, patria della quale vanno mostrando la bandiera in
piazza alla notizia delle dimissioni di Berlusconi.Costoro andrebbero
avvisati del fatto che dovrebbero mostrare e issare la bandiera
francese e tedesca nelle sedi della casta.
Infatti
il Tempo riporta che: "Ieri
il quotidiano Le Monde scriveva che addirittura Sarkozy, avrebbe
proposto, nella telefonata al presidente Napolitano, di recarsi a
Roma insieme al Cancelliere tedesco, Angela Merkel, subito dopo la
formazione del nuovo governo, per sostenere Mario Monti. Sarkozy,
secondo il quotidiano, «vuole che questo esecutivo duri» e «ritiene
che non ci siano motivi di ricorrere ad elezioni immediate in Italia
per organizzare il salvataggio dell'euro». (art
per intero qui)
Sempre
dall'articolo de "Il tempo" sopra linkato si apprende
dell'impegno di Monti per la lotta ai privilegi: "Il che
significa, come ha già affermato con chiarezza, rigore e lotta ai
privilegi." Rinuncerà
il neo senatore a vita ai 25 mila euro mensili spettanti dal
prossimo mese? Potrebbe essere un primo merito per la patria.
Dal
mainstream solo parole e luoghi comuni, discutono falsamente di un
programma come se dovessero elaborarlo e non fosse un imperio non
negoziabile come da lettera Trichet-Draghi.Quel programma altro non è
che la macelleria sociale che sta vivendo la Grecia da anni ormai, ma
sostengono gli economisti mainstream (leggasi
ad esempio questo articolo del Sole24ore) che porterà alla
crescita.Così, senza un numero, senza alcuna motivazione si da per
scontato che se si privatizza, si liberalizza, si licenzia in massa,
si neghi diritti acquisiti come la pensione e le tutele dell'art 18 si innescherà la crescita.
Gad Lerner sostiene che questa sia la volontà popolare.E perché allora Monti non si candida come premier di un partito e consente a noi di scegliere come da prassi democratica?
Lerner considera il programma Trichet-Draghi per il "bene comune". Parola dei mercati, a quanto pare delegati in bianco dai cittadini di stabilire cosa sia meglio per i cittadini stessi, certi che opereranno per il meglio ed il benessere collettivo, mica delle società quotate in borsa, certo che no. Se così fosse, perché temono il giudizio degli elettori?
Consiglio di leggere i seguenti articoli (ve ne sono tanti altri di validissimi ed interessanti, questa è una breve selezione) dai quali si evince come siamo carne da macello per i mercati, capisco i festeggiamenti dei camerieri delle banche, ma purtroppo, a riprova di quanto il nostro sia un popolo bue, c'è anche la gente comune a ballare in piazza e stappare spumante!
Tutti fermi, tutti zitti, governa lo Spread! di Marco Cedolin
Italia, un "regime change" senza armi di Enrico Piovesana - Peacereporter
Il "fallimento controllato" dell'Italia di Daniele Scalea - Eurasia
Quando la democrazia si arrende alle borse di Marcello Veneziani - Il Giornale
Il Quisling, Il nostro agente all’Avana e il Proconsole di Eugenio Orso - Pauper Class
Lacrime e sangue di Pierangelo Santi pubblicato su Come Don Chisciotte
Il fascino discreto della tecnocrazia di Marco Respinti - La Bussola Quotidiana
Prove di golpe tecnocratico di Lucio Garofalo su Come Don Chisciotte
Chi è Mario Monti? Una semplice spiegazione sul pericolo che rappresenta per l'Italia questo nuovo presidente del consiglioda Rassegna Stampa anti - NWO
Ecco cosa ci chiedono per lasciarci in pace di Debora Billi - Crisis
Finis Italie: dopo il diktat economico dell'Ue svendita totale dello Stato sociale di Federico dal Cortivo - European Phoenix
Il drago rosso dell'Apolcalisse, Draghi e Monti di Paolo Franceschetti
Ottima raccolta di link,Barbara.
RispondiEliminaDi Monti ormai non so più che dire...
Senti Gianfranco Fini:"Il governo Monti durerà in base alla risposta dei mercati. Se ci sarà il favore dei mercati, l'esperienza andrà avanti, altrimenti si tornerà al voto".
Voto che, in effetti, potremmo anche delegare ai mercati. Che bisogno abbiamo di scomodarci per andare alle urne?
Democrazia SPA
Un abbraccio,
Peppe