Il "nuovo" mondo che ha fatto seguito alla seconda guerra mondiale ci era stato illustrato come previdente e saggio, intenzionato a fermare sul nascere ogni tentativo guerrafondaio, una sorta di "paradiso terrestre" ispirato ai criteri della diplomazia, della ragionevolezza, del rispetto tra i popoli e le nazioni.
Coloro che lo gestivano si sono rivelati così previdenti da inventare anche artifizi come il terrorismo e la tutela dei diritti umani, quali stati di eccezione utili a legittimare le guerre, o come usano definirle i politically correct mainstream "missioni di pace" ormai diventate sistemiche e soprattutto preventive.
Eccolo, il loro "equilibrio" della pace:
Gli Usa spadroneggiano nello Yemen come fosse un suo stato federale, dove intervengono in piena autonomia in difesa del regime "amico" che da anni reprime proteste pacifiche insanguinando il paese.Anche gli yemeniti avevano cominciato la propria "rivoluzione araba" pacifica, chiedendo le dimissioni del dittatore Saleh al potere da 33 anni consecutivi, ma non hanno potuto contare come gli armati "ribelli" del CNT libico sull'appoggio dei bombardamenti Nato né sul sostegno occidentale come concesso ai manifestanti tunisini ed egiziani (anche loro disarmati e pacifici).
Ieri i tenaci yemeniti hanno manifestato di nuovo contro il regime oppressivo e sanguinario del filo-Usa Saleh, chiedendo l'espulsione dell'ambasciatore Usa.
L'Onu considera in tutta evidenza gli yemeniti come esseri umani di serie B, senza diritti da tutelare. L'ingerenza Usa nello Yemen è davvero pesante e soffoca la stabilità e l'autodeterminazione dei popoli.
In Bahrein, dove gli Usa hanno la V Flotta i diritti umani dei bahreiniti certo non hanno la priorità ed il sangue può scorrere tranquillamente senza che i media occidentali e l'Onu starnazzino contro il regime repressivo né documentino l'oceanica manifestazione dei pacifici cittadini.In 100 mila hanno manifestato il 9 marzo scorso nel piccolo paese, come mai questa censura mediatica? L'opposizione diventa importante per i media occidentali a seconda del valore strumentale che assume per le potenze imperialiste?
Si parla di Nigeria solo in seguito al blitz fallito per liberare due ostaggi di
cui uno italiano sequestrati dal gruppo Boko Haram. Andando a fondo della vicenda, si viene a conoscenza dell'instabilità totale in cui il paese è immerso a causa della forte presenza delle stesse potenze coloniali di un tempo. Human Rights Watch stima che nel 2009 ben 935 nigeriani hanno perso la vita a seguito dei conflitti inter-etnici, una specialità tutta occidentale quella di fomentare le divisioni per destabilizzare il paese e controllarlo.
Già nel 2009 si poteva parlare di ingerenza straniera nel paese, un'ingerenza che ha indotto questo inaudito massacro. Poi il mondo dei buoni dirittoumanisti occidentali deve aver preferito smettere con la conta morti, onde evitare allarmismo intorno ai "civili da proteggere". L'Onu che si reputa tanto antirazzista non ha saputo proporre alcuna risoluzione per fermare gli eccidi. Il petrolio nigeriano deve essere già sotto il controllo delle mani "giuste".
Come il caso libico dimostra, i rapporti delle Ong per i diritti umani se non si possono usare contro il "dittatore" da rimuovere, ossia quello che infastidisce Usa e Israele non interessano a nessuno, tantomeno alla cosiddetta "società civile".
Qui il rapporto di Amnesty sul costo umano dell'instabilità in Nigeria.
In Afganistan la stessa Onu rende noto il rapporto sulle vittime civili causate dalla Nato
"Degli almeno 410 civili uccisi dalle forze alleate e governative nel 2011, il 44 per cento (187) sono morti sotto i bombardamenti aerei: un aumento del 9 per cento rispetto all’anno precedente, nonostante la leggera diminuzione del numero di raid aerei (1.675 nel 2011 contro i 1.816 del 2010).
Va ricordato che il rapporto Onu si riferisce solo a dati comprovati dalle autorità militari alleate."
Va ricordato che il rapporto Onu si riferisce solo a dati comprovati dalle autorità militari alleate."
Inoltre:
"rileva anche altri dati molto preoccupanti, come l’aumento del 192 per cento nel numero delle vittime civili causate dalle dalle forze di sicurezza afgane (quelle che i nostri militari stanno addestrando) e la crescita del 45 per cento nel numero dei civili sfollati a causa dei combattimenti (185mila nel 2011)."
La stampa mainstream solitamente riporta gli omicidi in trafiletti, usando il termine "taliban", mai civili. Perfino nel caso dell'eccidio dei bambini pastorelli si è voluto attribuire la responsabilità alle vittime, colpevoli di muoversi come adulti. Questo atteggiamento per i tutori dei diritti umani nel mondo deve essere stata considerata in tutta evidenza una "minaccia" ferale. Il 22 febbraio a causa di un altro raid aereo dei "buoni" su una scuola 10 bambine rimangono ferite, il 28 febbraio un altro attacco aereo uccide tre civili e ne ferisce altri 4.
Può essere questa la vita ordinaria in un paese "liberato" dove i cadaveri sono dileggiati con l'urina dei "democratici" padroni del mondo che si permettono di offendere il culto religioso degli abitanti bruciando il Corano?
Questo episodio ha scatenato la legittima rabbia degli afgani che hanno ucciso due occupanti americani e la stampa occidentale ha avuto il coraggio di descrivere l'accaduto come un episodio di follia integralista. Se il rogo della Bibbia o della Torah accadesse, potrei davvero aspettarmi la stessa reazione da parte dei media occidentali? Non credo proprio.
Ieri 11 marzo un marine esce dalla base e spara all'impazzata uccidendo 16 civili, anche se esistono diverse versioni dell'accaduto ed altre fonti riferiscono che il marine abbia sistematicamente setacciato casa per casa, sparando a tutti gli occupanti e che i civili uccisi siano almeno 50.I vari reports sono disponibili qui.
Gaza.Si susseguono i raid israeliani come ritorsione per la "minaccia" causata dal lancio di alcuni razzi Qassam (pericolosità pari ad un petardo) e per stroncare un presunto traffico di armi dall'Egitto verso la Palestina. In due giorni sono morti 21 palestinesi, il governo israeliano annuncia che i bombardamenti proseguiranno.Così, impunemente e senza alcun "rimprovero" da parte dell'Onu forse ormai "scoraggiata" delle oltre 70 risoluzioni completamente ignorate dallo stato sionista e dagli oltre 60 veti posti dagli Usa per salvaguardare la "più grande democrazia in Medio-oriente" (Berlusconi, 3 feb 2010 discorso alla Knesset) tanto grande che non necessita neppure di una Costituzione, né di rispettare regole di sorta, fossero anche quelle della Nato.
Unico a protestare contro i bombardamenti su Gaza è stato l'Egitto:
"Il parlamento egiziano ha chiesto di espellere
dal Cairo l’ambasciatore di Israele e di richiamare da Tel Aviv il suo
omologo egiziano in segno di protesta contro i bombardamenti della
Striscia di Gaza da parte delle forze aeree israeliane. Il parlamento ha
anche deliberato affinché cessino "al più presto possibile" le forniture di
gas ad Israele.
" Da La Voce della Russia
La Libia è in totale balìa dei "ribelli" armati dalle forze straniere che commettono atrocità nella più totale impunità ed indifferenza mediatica.Che importa più dei diritti umani, ormai c'è un govero fantoccio, il petrolio è in mano alle compagnie straniere e così gli assets dell'ex governo.I libici "delusi" e repressi dal raiss erano talmente tanti che non si comprende come l'Onu abbia dovuto estendere la "missione" di un altro anno, che siano allergici alla democrazia?
Oggi i media MSM ci informano di un ennesimo massacro ad Homs, in Siria, trasmettendo un video amatoriale a riprova di questo eccidio.Peccato che non si capisca né quando né dove sia stato girato né come si faccia a dedurre che siano stati i soldati di Assad a compierlo.Si rende noto solamente cosa riferiscono i "comitati rivoluzionari", ossia le bande criminali armate dall'Occidente e dalle petrolmonarchie come anche documentato dalla Lega Araba (a seguito del rapporto il capo delegazione sudanese Mohamed Ahmed Mustafa al-Dhabi è stato "rimosso").
Dopo i numerosi casi di menzogne mediatiche, tutte a supporto della necessità di un "intervento umanitario", è impossibile credere alla veridicità delle notizie considerato anche il doppiopesismo usato.
Ad esempio, non ha fatto scalpore la prova (non unica) di manipolazione mediatica di Al Jazeera, nel video il corrispondente istruisce i falsi feriti sulla recita per la diretta e ordina alla bambina "ferita" di dire alla telecamera "Dio maledica Assad".
Possono chiamarsi giornalisti o piuttosto promoters di guerra?
Syrian Free Press scrive:
"Ministero Informazione Siriano – 12 marzo 2012
- 12/3/2012 – Una fonte del Ministero dell’Informazione ha dichiarato
che le foto diffuse da diversi canali satellitari riguardano i crimini
commessi dai gruppi terroristici armati contro le persone che sono state
rapite ed uccise ad Homs. La fonte ha aggiunto che diversi cittadini
sono stati rapiti e uccisi dai terroristi in diverse zone della città e i
loro corpi sono stati mutilati e ripresi per inviare poi le immagini ai
media, allo scopo di incitare ad una presa di posizione internazionale
contro la Siria.
“Ci siamo ormai abituati ad un’escalation delle azioni criminali da
parte dei terroristi in prossimità delle riunioni del Consiglio di
Sicurezza – ha aggiunto la fonte – al solo scopo di sollecitare delle
misure contro la Siria”.
La fonte ha aggiunto che i canali satellitari, primi fra tutti Al
Jazeera e Al Arabeya, partecipano ai crimini commessi dalle bande armate
e accreditano i terroristi come loro corrispondenti nelle zone in cui
vengono commessi tali crimini.
Perché la versione del Ministero non è riportata dai media MSM? Perché, alla luce di quanto confermato dalla Lega Araba stessa, tale versione non viene approfondita ma si da spazio solo al coro "fermiamo il massacro in Siria"?
Strano come i media ripetano unicamente quanto riferito dai "comitati di rivoltosi" limitandosi a sottolineare il fatto di non essere in grado di comprovare la veridicità dei fatti in Siria adesso, come in Libia prima. Mentre al contrario non riservano la ben che minina visibilità ai risultati dei rapporti delle Ong di cui sopra o della Lega Araba nel caso siriano.
Come mai hanno dato ampio risalto agli "Amici della Siria", 70 paesi riunitisi a Tunisi il 24 febbraio accreditandola come una normale sessione dell'Onu senza Russia e Cina?
Un vertice con lo scopo dichiarato di voler assistere l'opposizione siriana, ossia legittimare ciò che l'Onu per statuto proibisce (ingerenza esterna in uno stato sovrano).
Come mai gli stessi media hanno ignorato completamente il piano in 5 punti concordato tra Russia e Lega Araba per la normalizzazione della Siria?
Non posso che riportare l'amara conclusione di John Swinton, caporedattore del NYTimes che nel 1890 disse " Siamo delle prostitute intellettuali".
Mentre in Siria l'Occidente continua ad armare l'opposizione, Israele preme per aprire un fronte contro l'Iran.
Consiglio di leggere:
Usa, l'assassinio è legale di Michele Paris su Altre Notizie
Estratto:
"In un agghiacciante discorso tenuto qualche giorno fa presso la
Northwestern University Law School di Chicago, il ministro della
Giustizia americano (“Attorney General”), Eric Holder, ha annunciato
pubblicamente i principi “legali” su cui si basa la facoltà del
presidente degli Stati Uniti di ordinare segretamente l’assassinio
mirato di presunti terroristi, cittadini americani compresi, in ogni
angolo del pianeta. L’intervento di Holder sancisce in pratica la
soppressione di ogni controllo sul potere esecutivo, traducendosi in un
pericoloso assalto ai diritti democratici garantiti dalla costituzione."
In pratica formalizzano con dichiarazione unilaterale il loro esclusivo diritto di intervenire dove e come pare e piace ovunque nel mondo.
Dossier Iran: Chi vuole la guerra e perché. L’embargo del petrolio, i retroscena politici e le conseguenze economiche per l’Europa su Stampa Libera
“La madre di tutte le bombe”: una “grande arma” da usare in Iran su Cori in tempesta
Lettera aperta all'onorevole Fiamma Nirenstein di Matteo Simonetti sul Giornale del ribelle
La fabbrica dei criminali in divisa di Enrico Piovesana su Peace Reporter
A tu per tu con Yvonne Di Vito Guerra in Libia un anno dopo di Andrea Fais su Stato e Potenza
Il Video dei medici che torturano in Siria? Una montatura di Marinella Correggia su Cado in piedi
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