Mes, Monti le lavandaie e gli italiani

Perché il "MES" non è un "patto di stabilità" qualsiasi ma una dittatura

"Vi faccio una proposta:
Voi mi affidate i vostri soldi: e io li gestisco alle seguenti condizioni:
1) Non avete diritto di chiedermi delucidazioni su come li spendo, e decido io quali informazioni darvi.
2) Non avete diritto di controllare come li utilizzo.
3) Nel caso che nonostante tutto emerga dei problemi, non potete denunciarmi a meno che non sia io ad autorizzarvi.... accettate?
NO, vero?
Ebbene sappiate che con il MES, avete "accettato" (o meglio vi hanno imposto) un "contratto" con condizioni praticamente identiche A QUELLE CHE VI HO "PROPOSTO" SOPRA."
Editoriale a cura di Alessandro Raffa Continua su No Censura

L’Unione europea, un gatto che si morde la coda di Filippo Ghira su Rinascita  -L’impossibilità di conciliare il taglio della spesa pubblica con interventi statali volti a favorire la crescita economica

Euro, arriva la conferma dell’UE: ci hanno sempre truffato su No Censura

E' in nome del meccanismo di cui sopra, attraverso il quale i golpisti ci stanno dissanguando, ma per comprendere questo ipotetico e strano sostegno plebiscitario millantato dai media mainstream, ci viene in aiuto Costanzo Preve Monti: la mutazione antropologica degli italiani su Arianna Editrice

IMU: la tassa che "costringe" al sistema di Debora Billi

Come ci si libera della morsa? L'unica strada possibile per me è quella indicata da Gianni
Tirelli, nel suo articolo Non c'è più lavoro, ma chi lo vuole? Dopo aver venduto la casa se impossibilitati a pagare l'Imu, venderemo un rene come il totalitarismo della finanza vorrebbe facessimo, per riuscire a pagare le bollette? Come si è proposta di offrire una donna anziana e malata?

Sul fronte tutela diritti acquisiti, i sindacati, come annunciato da Bersani, si apprestano a fare la manutenzione al mercato del lavoro con una Ministra che si permette di insultare gli italiani ritenendoli dei fannulloni, mangioni quando non evasori.Lo sostiene il banchiere in gonnella che occupa quello scranno grazie ad un golpe, strano criterio meritocratico.

Dopo la buriana sull'incontro carbonaro con Monti secondo Repubblica, dopo la sceneggiata sulle "minacce" o "tentata" compravendita dei sindacati, torna il sereno e la Camusso felice annuncia che stanno maturando cose positive, sulle quali mantiene il più stretto riserbo.La Marcegaglia si finge delusa, per avvalorare la tesi secondo la quale se lacrima Fornero scontenta Confindustria, ciò significa che non si può presagire altro se non buoni auspici per i lavoratori. Che donne, la Camusso, Fornero e Marcegalia, vedremo se sapranno concretizzare quella bontà verso il prossimo che tanta sinistra vorrebbe patrimonio del gentil sesso, sempre soffocato dai maschi cattivi.

A proposito di buoni auspici...vedi video Si inginocchiano gli stati ai banchieri, figuriamoci i sindacati

La Marcegaglia si preoccupa (strumentalizzando) delle PMI in merito al peso determinato dal costo dei lavoratori su quest'ultime. Certo per la capostipite degli imprenditori d'accatto sarà difficile comprendere cosa sia la pressione fiscale, alla luce delle innumerevoli agevolazioni e scappatoie riservate alla grande industria di cui lei e la sua congrega hanno sempre beneficiato. A proposito di pressione fiscale, o meglio totalitarismo fiscale leggere Pressione fiscale al 54.5%, la più alta del mondo ed applaudire allo splendido lavoro di rappresentanza della signora, ertasi a paladino della grande impresa, mentre i piccoli imprenditori continuano a suicidarsi e non certo per il peso del costo del lavoro ma in seguito alla stretta sul credito operata dalle banche.

I giornali si accorgono con colpevole ritardo che il prosciugamento di risorse operato dal "governo della salvezza" non è stato proprio un toccasana per l'economia, a tal proposito non posso che associarmi alle ottime considerazioni di Marco Cedolin nell'articolo Crolla la spesa delle famiglie.