SIAMO UOMINI, SCIMMIE…O MACCHINE ?
- Claudio Marconi -
Ieri
sera si è consumato l’ultimo, in ordine di tempo, ma ce ne saranno
altri, atto di ordinaria angheria ai danni dei soliti noti: i cittadini
che lavorano.
Il governo dei banchieri e dei tecnocrati, dopo aver massacrato il
sistema pensionistico italiano, va avanti per la sua strada che è una
strada di soprusi, prevaricazioni, umiliazioni e distruzione della
dignità umana.
L’art. 18 è stato stravolto, di fatto non esiste più, così come era
stato concepito e, nonostante uno zuccherino avvelenato, di fatto,
liberalizza i licenziamenti.
Ma come è stato cambiato:
1) I licenziamenti discriminatori prevedono il reintegro in azienda
2) I licenziamenti per motivi disciplinari prevedono o il reintegro od una indennità, a giudizio del giudice
3) I licenziamenti per motivi economici prevedono esclusivamente una indennità
Noi crediamo che, quando si parla di temi che vanno a condizionare la
vita dei singoli e delle famiglie, si dovrebbe avere un minimo, dico un
minimo, di coerenza e serietà. Non sono tutti professori che guadagnano
dai 150.000 euro ai 7 milioni di euro l’anno.
Il teorema di Monti è lo stesso di Marchionne nel referendum di
Mirafiori: le
norme saranno queste, non si cambiano, vi ho chiamato solo
per una discussione, l’approvazione me la deve dare il Parlamento. Alla
faccia della democrazia ! L’approvazione la deve dare un Parlamento di
nominati da 5 persone, avete capito ! Provate un po’ ad indovinare come
voteranno i parlamentari ? A questi che gli frega della vita delle
famiglie, a questi interessa solo continuare a rimanere sulla cadrega ed
incassare il loro lauto stipendio, oltre ai privilegi.
Ma con queste norme chi volete che licenzi più per “
discriminazione”, ma lo vedete voi un Marchionne qualsiasi dire: “ sì,
lo ho licenziato per il suo modo di pensare diverso “,( anche perché non
ne ha bisogno: quelli iscritti alla Fiom non li assume ) mettendosi
così nella condizione di dover reintegrare il lavoratore, molto più
semplice licenziare per motivi economici dando solamente un indennizzo. E
questi motivi economici quali sono ? Facciamo qualche esempio:
1) Se la Fiat vende meno macchine, come è il caso attuale, è
considerato un motivo economico ? La incapacità a produrre nuovi modelli
e di stare sul mercato, come dicono loro, è un motivo economico valido e
che deve pagare chi lavora?
2) Se un industriale qualsiasi compra un tornio, od una qualsiasi
macchina automatica, questa produce sicuramente di più di due, tre,
quattro operai, in questo caso è un motivo economico per licenziare ?
L’uomo viene catapultato sullo stesso piano della macchina, diventa una
variabile della produzione. E se questo uomo ha una famiglia, dei
sentimenti, una dignità, chi se ne frega, ci dice il Governo.
L’importante è che tutto si svolga secondo le regole, che la legge venga
rispettata, della disperazione umana e familiare non frega niente a
nessuno, dobbiamo accontentare i burocrati di Bruxelles, questo il
messaggio neanche velato, che Polillo ha chiaramente detto ieri sera a
Ballarò: “ c’è una lettera di Bruxelles che ci dice di applicare la
flessibilità del lavoro e noi la rispettiamo”.
Ma ci rendiamo conto: un tornio ed un uomo sono la stessa cosa. Altro
che capitalismo ottocentesco, qui si rasenta lo schiavismo.
3) Se una qualsiasi azienda viene a trovarsi con il costo
dell’affitto, dell’energia elettrica, del gas, e via dicendo, rincarati
anche questo è considerato un motivo economico ?
Questi pochi esempi ci dimostrano come, di fatto, sia stato abrogato
l’art. 18, l’unico che dava qualche diritto e qualche garanzia a chi
lavora; ci vogliono portare a tappe forzate verso un’epoca buia, di
senza diritti, dove la legge del padrone è l’univa vera ed immutabile,
non ammette deroghe, o così o pomì.
Il lavoro non viene più considerato come un mezzo per aiutare la
crescita economica e spirituale dell’uomo, ma, semplicemente, come un
mezzo come un altro per arricchirsi sulla pelle del popolo.
Questo è il messaggio finale di questa futura legge sul lavoro.
E non abboccate alla opposizione della CGIL. E’ una finta
opposizione. Si debbono tenere a bada le scimmie, quelle moderate e
quelle più estremiste: ed ecco che confezionano il pacco ( come dicono a
Roma ), tutti i sindacati “ moderati” d’accordo e la CGIL contro. Le
scimmie, di destra e di sinistra, sono accontentate e tenute a bada.
Debbono restare dentro la gabbia.
Se quella della CGIL fosse una vera opposizione proclamerebbe uno
sciopero generale ad oltranza, finchè le cose non ritornano allo stato
originale, altro che le 16 ore di sciopero delle quali 8 di generale.
Facciamo uno scioperino, teniamo a bada le scimmie “estremiste”,
facciamole gridare in piazza, tanto non serve a niente: serve solo a far
“ sfogare “ quei pochi che ancora ci credono così vanno a casa contenti
e coglionati.
E restano dentro la gabbia confezionata, con concorso di colpa, da
partiti e sindacati: tutti insieme appassionatamente per schiavizzare il
popolo.
Qui ci prendono per scemi, ci stanno fregando, se qualcuno ha ancora
una tessera sindacale la strappi, il nostro sindacato debbono essere i
lavoratori, i cassaintegrati, gli espulsi dal mondo del lavoro, gli
oppressi, il popolo, le massaie, tutti i diseredati di questa nostra
povera Nazione
Ha ragione Paolo Barnard: il mio sindacato e Mariarca Terracciano.
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