mercoledì 23 maggio 2012

Un avvocato contro l'agenzia del Fisco

Da quando ha denunciato i dirigenti Equitalia alla questura di Catanzaro per stalking, estorsione e associazione per delinquere perché - dice - «senza motivo vorrebbero vendere all’asta la mia casa in centro», è sommersa da valanghe di email, telefonate e lettere da parte di chi si fa vivo da ogni angolo d’Italia per chiedere aiuto contro presunte vessazioni, persecuzioni e angherie tributarie.

Concetta Nunnari, avvocato penalista, annuncia a Lettera43.it che - non soddisfatta - sta per trascinare i «nemici esattori» anche di fronte alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja.

SPECIALIZZATA IN DIRITTO TRIBUTARIO. Dieci anni di battaglie, contestazioni e carta bollata. A furia di elaborare ricorsi e ingaggiar tenzone con Equitalia, Nunnari ha finito per specializzarsi anche in diritto tributario: «Non si contano le notti trascorse in bianco per studiare come difendermi dalle cartelle esattoriali», racconta, «e meno male che non mi sono sposata: a quest’ora, vista la quantità di tempo sprecata, avrei di sicuro divorziato». 

 
GLI IMPRENDITORI NON SI ARRENDANO. «Titti la pasionaria» è oggi ritenuta fra i punti di riferimento per le migliaia di utenti che cercano una via di uscita dal presunto «supplizio inflitto dai vigenti metodi di riscossione».
«Agli imprenditori sull’orlo della depressione chiedo di non arrendersi», dice Nunnari. E aggiunge: «So che opporsi è costoso. Invito tutti a consultare le associazioni dei consumatori: Equitalia spaventa, ma non è invincibile».

DOMANDA. Perché non è andata in tribunale?
RISPOSTA. Sto stampando fotocopie per due ricorsi urgenti contro Equitalia: riguardano cause che ho già vinto, ma di cui non si vuol tener conto.
D. E il tribunale aspetta?
R. Avrei dovuto occuparmi, tra l’altro, di un imminente appello che curo a Firenze per una causa da 5 miliardi di euro.
D. Quando ha avuto inizio la guerra contro Equitalia?
R. Dal 2002 in poi, non ho fatto che combattere contro cartelle esattoriali illegittime.
D. Perché le definisce illegittime?
R. Sono riferite a ricorsi da me già discussi e vinti. Su una cartella contestata ho vinto per otto volte.
D. È vero che Equitalia ha minacciato di vendere all’asta la casa in cui abita?
R. Nel 2009 mi accorsi che l’automobile che volevo vendere era sotto fermo amministrativo. Chiesi spiegazioni ed Equitalia mi rispose di aver spedito

l’avviso per una sanzione non pagata, ma di non essere in possesso della ricevuta.
D. Quindi vinse lei?
R. Equitalia fu costretta ad annullare il fermo dell’auto.
D. E poi?
R. Mi è arrivata notizia di un’ipoteca sulla mia abitazione per una cartella esattoriale di 1.500 euro su cui, dopo la contestazione, il tribunale mi aveva dato ragione.
D. Che cosa è accaduto?
R. Le contestazioni per me illegittime sono andate moltiplicandosi. Le ho respinte una per una.
D. Finché?
R. Il 9 maggio Equitalia mi ha avvertito che il 30 luglio la mia abitazione sarà venduta all’asta per presunti debiti già annullati da sentenze a me favorevoli e passate in giudicato.
D. Per quale cifra sarà venduta la casa?
R. Per 180 metri quadri in pieno centro a Catanzaro, 114 mila euro: una beffa.
D. Lo ha fatto notare ai dirigenti Equitalia?
R. Sì, mi hanno risposto che stanno verificando.
D. E poi?
R. Mi hanno promesso di annullare la vendita all’asta.
D. Tutto bene, allora.
R. No.
D. Perché?
R. Quando ho fatto sapere che avrei convocato una conferenza stampa perché, dopo 10 anni, non ne posso più di errori e soprusi, si sono rimangiati la promessa invitandomi a inoltrare l’ennesimo ricorso.
D. E lei?
R. Ho deciso di denunciarli in questura: per stalking, estorsione e associazione per delinquere.
D. Che progetti ha?
R. Li trascinerò anche di fronte alla Corte internazionale di giustizia perché rispondano dei loro comportamenti.
D. Ma con chi ce l’ha, in particolare?
R. Con i funzionari e i dirigenti che avrebbero potuto correggere la valanga di errori commessi nel tempo, ma non lo hanno fatto.
D. Ma questa è la sua versione, non è detto che sia tutta la verità.
R. Le sentenze a mio favore non sono opinioni, ma fatti oggettivi. Perché Equitalia le ha ignorate?
D. Un avvocato è in possesso degli strumenti giuridici per difendersi. Ma gli altri?
R. Chi non ha molti soldi e capacità per opporsi se la passa male.
D. La contattano in molti?
R. Vengono a chiedermi aiuto pensionati invalidi cui Equitalia ha potuto sequestrare l’importo della pensione depositato sul conto corrente grazie al fatto che Monti ha reso obbligatori i conti al di sopra dei 1.000 euro.
D. Quanto costa opporsi a Equitalia?
R. Troppo, anche per colpa del governo Berlusconi e poi di quello di Monti che hanno raddoppiato l’importo dei contributi unificati.
D. Ha mai provato a chiarirsi con Equitalia?
R. Dopo 10 anni, ho detto ai dirigenti: se volete incontrarmi, venite al mio studio legale.
D. Sono venuti?
R. Mai.
D. Nel suo caso, gli atti illegittimi deriverebbero da presunte negligenze individuali più che da distorsioni legislative o da metodi sbagliati.
R. Ho incrociato responsabilità individuali, ma anche di sistema e legislative.
D. Cosa si dovrebbe fare per sanare Equitalia?
R. Servono drastici rimedi normativi. E controlli più serrati sulle procedure.
D. Che cosa chiede a Equitalia?
R. Dovranno risarcirmi per i danni professionali, i dispiaceri e i giorni e le notti sprecate a studiare i loro atti sbagliati.
D. Un sacco di soldi.
R. Equitalia li pretende, da ora in poi li pretendo anch'io.

Enzo Ciaccio su Lettera 43


2 commenti:

  1. Donna molto in gamba e determinata. Gli strozzini dovrebbero stare in galera. Ma chi sta al governo li difende con leggi assurde. Stiamo peggio che nel medioevo.

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  2. è vero myname, è peggio che nel medioevo, quando la figura del banchiere era malvista.Ora presiede governi in qualità di "tecnico".
    Ciau
    Barbara

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