venerdì 25 maggio 2012

Trema il Giappone 6.1 richter a largo di Hokkaido
23 maggio 2012 - Un terremoto di magnitudo 6.1 della scala richter e' stato registrato a largo dell'isola di Hokkaido in Giappone alle ore 15:05 UTC,17:05 italiane secondo quanto riportato dall'Usgs il sisma e' avvenuto ad una profondita' di 40 km con epicentro localizzato a 109 km NNE da Hachinohe, Honshu.Non ci sono notizie di danni preliminari a cose o persone.
Usgs
Terra Real Time

Seduti su una bomba ad orologeria di Piero Cammerinesi
11 Maggio 2012

(corrispondente di Coscienzeinrete Magazine negli Stati Uniti)
Un terremoto nell'area di Fukushima potrebbe mettere a repentaglio la stessa continuazione della vita sulla terra.
Lo scandaloso comportamento dei media americani di fronte al disastro di Fukushima Daiichi.?Qual è la situazione reale? Perché i media non ne parlano?

Houston, 10 maggio 2012
 
I media sono soliti bombardarci con lanci di notizie incessanti quando gli avvenimenti – specie se disastrosi - sono 'caldi', vale a dire appena accaduti o in corso di svolgimento, per poi abbandonare quasi del tutto situazioni che potrebbero rivelarsi ancora più drammatiche.
Così nell'assordante silenzio dei media americani una sola voce ufficiale si è levata per ricordare al mondo che la bomba a orologeria di Fukushima continua nel suo inesorabile ticchettio.
Il senator Ron Wyden, che peraltro è stato l'unico a visitare Fukushima, ha lanciato un serio allarme sulla situazione del reattore N.4. Ha energicamente esortato l'ambasciatore giapponese ad accettare l'aiuto internazionale per prevenire la fuoruscita di materiale radioattivo dalla centrale. Wyden rileva come "lo stato precario della centrale nucleare di Fukushima Daiichi ed il rischio rappresentato dall'enorme quantità di materiale radioattivo e di scorie nucleari in caso di futuri eventi sismici, dovrebbe essere serio motivo di preoccupazione per tutti e stimolare un maggiore aiuto ed assistenza internazionali" (1)

Prima di Wyden si era alzata la voce di Mitsuhei Murata, ex-ambasciatore in Svizzera e in Senegal che aveva detto, senza mezzi termini, che in caso di nuovo terremoto nel distretto di Fukushima – e stiamo parlando del circle of fire, una delle zone più sismiche al mondo – nel reattore N.4 potrebbe innescarsi una reazione a catena che renderebbe rapidamente tutto il Nordamerica inabitabile per gli esseri umani per secoli! Si tratta di
diffusione di radiazioni 85 volte superiori a quelle di Chernobyl.
Il reattore N.4 – rileva da parte sua Robert Alvarez, Senior Policy Adviser del Secretary and Deputy Assistant Secretary for National Security and Environment del Dipartimento per l'Energia degli Stati Uniti - è danneggiato strutturalmente ed è oggi senza protezione nei confronti degli elementi atmosferici. Se il contenitore – situato circa 30 metri sotto terra avesse delle perdite esse diffonderebbero, a loro volta, una quantità di Cesio-137 dieci volte superiore a quello liberato dalla catastrofe di Chernobyl. Il problema è che le infrastrutture per poter svuotare questi contenitori del loro pericolosissimo carico, sono andate completamente distrutte in tutti e quattro i reattori. (2)

Qual è la situazione reale? Perché i media non ne parlano?
 
Vediamo i fatti
Il reattore N.4 contiene 1.535 barre di carburante nucleare spento altamente radioattivo, in grado di emettere radiazioni per 37 milioni di curie.
Le barre sono contenute in una 'piscina' a 30 metri di profondità esposta alle intemperie e danneggiata strutturalmente.
A non più di 50 metri dal reattore N.4 c'è una 'piscina' ancora più grande che contiene 6.737 barre di combustibile nucleare radioattivo, anch'esse esposte agli elementi.
Se un evento sismico causasse dei danni strutturali al reattore N.4 l'emissione di radiazioni renderebbe totalmente impossibile qualsiasi tipo di intervento umano nell'area e pertanto di rimozione di altre barre radioattive.
In tutto le 11.421 barre radioattive ancora presenti a Fukushima Daiichi contengono una radioattività di 336 milioni di curie, di cui 134 di Cesio-137.
La liberazione nell'atmosfera di tale quantità di Cesio potrebbe distruggere completamente l'ambiente se non totalmente la nostra civiltà.

Cosa fanno i governi e le istituzioni che dovrebbero proteggerci? (3)

Poco o niente.
La politica dello struzzo quando non un più sfacciato cover-up.

Già quando si era liberato il pennacchio di fumo radioattivo dalla centrale di Fukushima ci sono le prove che il FOIA (Department of State Freedom of Information Act) avesse in mano tutti gli elementi per valutare correttamente la situazione, ma si è preferito minimizzare e nascondere alla gente la vera entità della minaccia costituita da Fukushima.
Così oggi si parla di Plume-Gate (pennacchio).

A questo punto sta a tutti noi fare pressioni sull'opinione pubblica e sulle strutture internazionali per attivare ogni possibile azione diretta a 'sterilizzare' il reattore di Fukushima Daiichi, ad esempio con questo appello al segretario delle nazioni Unite: http://fukushima.greenaction-japan.org/2012/05/01/an-urgent-request-on-un-intervention-to-stabilize-the-fukushima-unit-4-spent-nuclear-fuel/

Fukushima: una guerra nucleare senza guerra: La crisi, di cui nessuno parla, delle radiazioni nucleari in tutto il mondo

Ipotesi di evaquazione?

"Nei mesi scorsi si sono svolti importanti incontri bilaterali tra Russia e Giappone, nei quali si è discusso del destino di alcune isole sottratte dalla Russia al Giappone nelle fasi finali della seconda guerra mondiale. Si tratta delle isole Curili, disputate da sessant’anni.

Circola la voce che i russi siano rimasti letteralmente sbigottiti nel sentirsi dire dalla diplomazia giapponese che stavolta la faccenda delle isole aveva un’importanza molto più alta per il Giappone. Poichè 40 milioni di giapponesi (residenti di Tokyo compresi) sono in estremo pericolo di vita e che in qualunque momento potrebbe rendersi necessaria un’urgente evacuazione se la situazione di Fukushima peggiorasse. E che l’unico luogo disponibile per ospitare così tante persone sarebbero appunto queste isole.
Tratto da Stampa Libera che consiglio vivamente di leggere integralmente 

Oltre alla bella sbornia del "nucleare pulito" che in Ue ci ha indotto all'assedio permanente dei reattori, ospitiamo anche armi nucleari per conto dei nostri occupanti. Davvero c'è da stare sereni?

Radiazioni ed armi chimiche sepolte, paura in Scozia vicino ad una base Raf

da Greenreport
La base Royal Air Force (Raf) Kinloss a Moray, in Scozia, è al centro di un'indagine su una contaminazione radioattiva e sulla presenza di armi chimiche sepolte nell'area. Secondo quanto scrive "Ecologist", alcuni rapporti dimostrerebbero che «Il ministero della difesa (Mod) potrebbe aver svenduto terreni contaminati con armi chimiche e materiali radioattivi sepolti in una base della Raf nel nord-est della Scozia».
La Scottish environment protection agency (Sepa) sta già indagando sulla contaminazione radioattiva nella base Raf Kinloss,  che deriverebbe dalla vernice nera "protettiva", contenente radio che ricopriva gli aerei della Seconda Guerra Mondiale che sono stati sepolti nel sito. Ma ora è emerso che nell'area sono probabilmente sepolte anche armi chimiche che contengono mostarda sulfurea, che possono causare gravi ustioni e cancro. Un rischio scoperto solo di recente, dopo che Bbc Scotland  ha ottenuto un  "land assessment report" del 2004, dal quale è emerso che alcune di queste aree contaminate potrebbero essere state vendute alle comunità che vivono vicino a Raf Kinloss. Secondo Bbc Scotland i documenti dei quali è venuta in possesso dimostrano che «Le autorità di Raf Kinloss erano a conoscenza che la popolazione poteva essere a rischio per le armi chimiche sepolte  nei pressi della base» e ricorda che «La base di Moray è già al centro di un'indagine per contaminazione radioattiva».

Circa 900 militari e le loro famiglie, a partire dal 39 Engineer Regiment basato a Waterbeach, nei pressi di Cambridge, sarebbero dovuti arrivare quest'estate nella base Raf. Kinloss è stata chiusa come base aerea in seguito al programma di taglio di spese della difesa avviato dal  governo britannico.
La Bbc denuncia «Un certo numero di anomalie presenti in  parti dell'area indagata che non sono state controllate bene». Nello stessi periodo in cui venivano demoliti e "smaltiti" gli aeroplani radioattivi sarebbero state trattate anche le armi chimiche e un "land assessment report" del 2004 avvertiva che agenti ed armi chimiche possono essere «Presenti all'interno delle "tip areas" di discarica dei rifiuti situati all'interno del terreno alienato che è accessibile generalmente al pubblico».
Il rischio di contaminazione è stato individuato da un rapporto preliminare per la costruzione di una nuova tubazione per un progetto di trattamento delle acque e la Bbc afferma che i documenti rivelano che «Le autorità della Raf Kinloss credevano che ci fosse un potenziale che gli agenti delle armi chimiche e la contaminazione radioattiva fossero presenti nel terreno» e lo stesso portavoce del Mod ha ammesso che «Qualsiasi membro del personale coinvolto nell'inchiesta sul terreno può potenzialmente essere a rischio per questi contaminanti». Bbc scotland sottolinea che nessuna traccia di agenti delle armi chimiche è stata  trovata durante i controlli che hanno eseguito recentemente i suoi tecnici, ma anche che «Il materiale contaminato con il radio è stato  rimosso dal terreno vicino alla base nel 2004 e gli autori del rapporto scrivevano: «... ci sono una serie di anomalie presenti sul territorio che non sono state studiate dalle indagini e in alcune zone non è stato possibile condurre l'indagine geofisica a causa della pesante copertura di ginestrone».
Il ministro dell'Ambiente del governo autonomo scozzese, Richard Lochhead,  ha chiesto un'indagine rapida e trasparente in ogni possibile contaminazione, dicendosi «Profondamente preoccupato per le notizie dei media che il ministero della difesa possa aver venduto terreni contaminati da materiale radioattivo alle comunità di tutta la Raf Kinloss. Capisco che il Mod sta conducendo indagini su una possibile contaminazione nel sito. Il Segretario di Stato alla difesa deve garantire che questo lavoro sia completo, trasparente e completato appena ciò sia materialmente possibile. Se la presenza di contaminazione radioattiva sarà confermata, mi preme che il Mod  lavori con la Sepa  per avviare i lavori di bonifica come una questione di urgenza. Comprensibilmente, tali rapporti  causano ansia nelle comunità di tutta Raf Kinloss. E' indispensabile che il ministero della Difesa faccia tutto il possibile per rassicurare l'opinione pubblica di Moray e in tutto il resto della Scozia, comunicando pienamente qualsiasi ulteriore informazione utile».
No Censura

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