sabato 5 maggio 2012

I media mainstream, nonché i parassiti sulla fattispecie dei politici e soprattutto dei banchieri obietteranno sostenendo che Equitalia svolgerebbe un giusto lavoro di recupero dall'evasione fiscale che per comodità costoro sono soliti ritenere causa unica e principe di ogni male italiano.
La pletora di tecnici golpisti ed i loro camerieri politici, ovviamente non si soffermano sulla quota da 125 MILIARDI che dobbiamo versare alle banche in virtù dell'illegittimo "accordo" sul Mes, come non si soffermano sul fatto che la pressione fiscale già nel 2009 era  giunta al 70%  ed oggi è al 75%. Si guardano bene dallo spiegare come venga gestito questo gettito estorto ai cittadini e a nessuno è concesso intromettersi (eh la democrazia). Ci è concesso unicamente di credere in maniera fideistica al dogma secondo cui il gettito servirebbe per finanziare i servizi ed il welfare, ma data la scarsa consistenza e qualità di entrambi mi chiedo chi ancora sia disposto a prendere per buona questa fandonia. A giudicare dai risultati piuttosto, la retorica contro l'evasione fiscale, partendo da un principio morale accettabile è stata trasformata in arma legittima, finalizzata a distruggere le imprese ed i lavoratori e loro famiglie ed annientare l'economia italiana, o meglio, quel residuo tessuto che dopo delocalizzazioni e globalizzazione selvaggia imposta, ancora eroicamente tenta di resistere.
Quando parlo di imprese che resistono, mi riferisco alle piccole e medie imprese, che, come i lavoratori sacrificati dai propri "tutori" sindacali al "mercato", sono state completamente svendute ed abbandonate dalle rispettive categorie che dovrebbero fungere da "scudo protettivo" alla loro distruzione. Confindustria ormai ha "incassato" tutta una serie di normative che consentono ai propri facoltosi e grandi speculatori di evadere a norma di legge, perciò ha vinto a tavolino la partita concernente la possibilità di eludere il fisco a piacimento, mentre chi non rientra tra i privilegiati, vada pure in malora.

I suicidi si susseguono, un imprenditore, per farsi ascoltare è dovuto ricorrere al sequestro degli impiegati dell'ufficio di Equi-stermina. La stampa disgustosamente serva non si domanda minimamente del perché si sia potuto arrivare a tanto, troppo impegnata a condannare l'atto in sè, senza alcuna ambizione di riuscire a leggerne le cause. Ma li comprendo, se la gente che sgobba non continuasse a versare il proprio sangue, i parassiti
come loro si vedrebbero presto costretti a lavorare sul serio,con tutto il contributo di "nobile" sudore che ne deriverebbe.

Consiglio di leggere i prossimi articoli che confermano l'evidenza di questo intento, progettato e deliberato con lo scopo di assassinare l'Italia e gli italiani

  • Spari all'interno della sede di Equitalia di Romano di Lombardia (Bergamo) dove un uomo, armato di un fucile, ha preso in ostaggio quindici persone sul Corriere (due righe, sia mai che venga fuori l'elevato tasso di disperazione), le due righe di Sky tv e quelle dell'Agi.  
Nei telegiornali si sono susseguite parole di encomio per le FF OO che con le parole hanno ripristinato la calma, mi chiedo se anche agli aguzzini di Equitalia basteranno le parole per esaurire il debito, dal momento che al malcapitato imprenditore solo quelle sono rimaste. Magari ce lo potranno spiegare i pennivendoli.
  •  Suicidi, è emergenza nazionale - Raggiunto il picco: sette ogni 100 mila abitanti. A Milano, Bari e Napoli tre impiccati in un giorno. Su Lettera 43
La Sig.ra Camusso anche il primo maggio non ha perso occasione per evitare l'argomento, preferendo la più politically correct tragedia del "femminicidio", tirato in ballo dall'Onu- si parla di 127 vittime donne in un anno a fronte di 4 MILA suicidi, un'azione di depistaggio. Mentre Monti sostiene che non ci impegnamo abbastanza ad autoeliminarci, perfino sui quotidiani stranieri si parla di un suicida al giorno in Italia, vedi Insurgente

  • Da anni senza lavoro,  disoccupato si uccide Il 51enne viveva in una palazzina popolare: è lì che è stato trovato morto, dopo l'allarme dei vicini di casa su Corriere di Bologna 
  • Si spara in testa dopo aver ricevuto cartella esattoriale da 15 mila euro. Un 72enne di Pozzuoli ha motivato l'estremo gesto con un biglietto: «La dignità vale più della vita» Corriere 
  •  Gli riducono l'orario di lavoro precario si suicida nel garage

    E' accaduto a Troina. Gaetano Trovato Salinaro, 47 anni, sposato e padre di due figli di 9 e 4 anni, ha lasciato quattro biglietti per spiegare il suo gesto su Repubblica

  • A Torino gli ambulanti continuano la loro protesta contro la Bolkenstein nel silenzio quasi totale della stampa vedi Gli ambulanti e la Bolkenstein da Il Corrosivo

Leggo dal Quotidiano: A sostenere l’evento, tante storie diverse accomunate dalla disperazione e dall’angoscia. Ci sono gli esodati da Ferrara «a lutto» che chiedono «la risoluzione del problema», con disoccupati, famiglie e imprenditori esasperati. «Aziende fallite, dipendenti licenziati, famiglie disperate, voi invece prelevate. Agenzia delle Entrate, non c’è via d’uscita?», chiedono i partecipanti con uno striscione. «Le tasse sono un furto» è la scritta di una maglietta che fa scattare la discussione quando una signora obietta: «Non è vero, le tasse vanno pagate». Alcuni partecipante tentano di cacciarla, ma lei resta per solidarietà alla vedova Campaniello. Ci sono tensione e rabbia verso Equitalia, anche se Marrone si dissocia da quanto accaduto giovedì a Romano di Lombardia. «Non condivido il gesto ma posso capire lo stato d’animo delle persone»

Decisamente molto amareggiata, prendo atto di come in una siffatta occasione, quale il primo corteo dei familiari delle vittime di Equitalia, si sia tentato di seminare zizzania,stigmatizzando la scritta "le tasse sono un furto". Personalmente la condivido in pieno, le tasse sono un furto e sono diventate addirittura un furto della VITA delle persone cadute in trappola. Le tasse vanno pagate in un paese civile, qualora servano a sostenere i servizi ed il benessere dei cittadini. Ma in una situazione come quella attuale, dove non esiste traccia di civiltà, nè tanto meno di servizi e benessere, le tasse imposte da un regime bancario rappresentano solamente un'estorsione portata nel nome dell'usura.

  • Il "servizio" di Equitalia infatti, oltre che “disumano” nei confronti delle persone perseguitate, come lo definisce De Carlo, ha dei costi notevoli anche per l’amministrazione. Ogni Comune paga a Equitalia quasi 6 euro a cittadino. Tratto da:
Equitalia? No, a Calalzo di Cadore recupero crediti gestito dalla comunità montana su Il Fatto Quotidiano

  • Perdo il lavoro e mi ammazzo: tanto, lo Stato se ne frega di Giorgio Cattaneo su Libre Idee

Per concludere la saga degli orrori che riguarda la tragedia italiana, accolgo pienamente l'invito di Eugenio Orso, togliere il voto a questi politicanti assassini mi pare il minimo!



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