Sarà a causa di questo atto di censura che la Apple è stata "premiata" dal tribunale nella causa contro la Samsung? La "democrazia" Usa adora la segretezza e si manifesta umile, molto probabilmente non vuole sempre essere "ringraziata" per le sue magnanime operazioni umanitarie.
Barbara
Apple censura app che aggrega notizie degli attacchi droni Usa
I contenuti dell’applicazione sviluppata dal giovane programmatore Josh Begley, che riporta gli attacchi dei droni americani, sono stati dichiarati dall’azienda di Cupertino “discutibili”, nonostante siano gli stessi reperibili nell’app del The Guardian.
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Volete poter sapere quante persone stanno morendo negli attacchi, sempre più frequenti in Pakistan,Yemen e Somalia, dei droni statunitensi?
Credete sia legittimo sensibilizzare l'opinione pubblica sulle attività
offensive degli aerei militari spia americani all'estero nei molteplici
scenari di guerra? L'app Drones+ fa al caso vostro. Questa applicazione, di fatto un aggregatore di notizie,
che certamente non è destinata a sbancare il mercato e che altrettanto
certamente non si può definire come insensata, mette in guardia gli
utilizzatori quando qualcuno viene ucciso dall'attacco di un drone:
attingendo ai feed delle notizie che i media riportano di attacchi di
droni americani, invia un messaggio di avviso al vostro iPhone e,
attraverso Google map, mostra i luoghi attaccati contrassegnandoli da
segnaposti rossi, localizzando i bombardamenti, cioè
attua una funzione di georeferenziazione. Vi interessa? Abbiamo brutte
notizie: sebbene non mostri immagini cruente, non presenti foto
raccapriccianti di cadaveri o le conseguenze degli attacchi e non
rappresenti un pericolo per nessuno, non la potete avere. Apple l'ha rifiutata, e per tre volte nell'ultimo
mese. Secondo Wired, inizialmente Apple ha giustificato il rifiuto in
quanto l'applicazione non era utile e né sufficientemente divertente,
cioè fondamentalmente noiosa; dopo che lo sviluppatore aveva aggiunto
alcune nuove funzionalità per rendere l'applicazione più appetibile,
Apple ha posto un'obiezione in merito al posizionamento del logo di
Google sulla mappa all'interno della app; il terzo no della azienda di
Cupertino, arrivato il 27 agosto, è motivato dal fatto che l'applicazione riporterebbe contenuti discutibili,
e dunque per aver violato il punto 16.1 delle linee guida dell'App
store: "Abbiamo scoperto che la vostra applicazione contiene contenuti
che il pubblico avrebbe trovato molto discutibile, e ciò non è in
conformità con le direttive App Store", così si è espressa la società in
una mail all'ideatore dell'applicazione, il ventisettente studente di
Interactive Telecommunications Program della New York University, Josh Begley.
E' da notare che solo alla terza comunicazione di respinta che App
Store invia a Begley viene esplicitato che è il contenuto il vero
problema, contenuto che, nondimeno, non era cambiato dalla presentazione
iniziale dell'app fatta a luglio. Tom Neumayr, portavoce di Apple, ha
confermato che Drone+ è stata respinta per aver violato la politica di
Apple sui "contenuti discutibili", ma ha rifiutato di commentare
ulteriormente la decisione dell'azienda.
Il
giovane programmatore ha detto al Daily News di esser rimasto deluso
per la decisione di Apple, dal momento che l'applicazione non mostra le foto delle conseguenze dei bombardamenti,
ma si limita soltanto a mostrare le loro posizione su una mappa. "Non
posso dire di esser rimasto sorpreso. Ma credo che un app che ripubblica
semplicemente le notizie non possa avere in nessun modo un contenuto
eccessivamente sgradevole o volgare. Non so quale altra modifica posso
apportare […] Volevo solo creare una semplice applicazione che inviasse
una notifica push ogni qualvolta si verifichi un attacco dei droni
militari. Riflettevo su quanto fossero tenute nascoste le notizie sull’utilizzo dei droni per attacchi militari e
a come rendere disponibili tali informazioni attraverso un semplice
smartphone”, ha dichiarato Begley. "Non mi aspetto che molti avrebbero
scaricato l'applicazione. La gente non vuole sentir parlare degli
attacchi dei droni. Anche se abbiamo accesso ai dati, davvero ci importa
di essere infastiditi da queste notizie?" E aggiunge di comprendere il
punto di vista di Apple in merito a ciò che può essere considerato
controverso dall’opinione pubblica. Tuttavia, il programmatore, che ha
affermato che gli piacerebbe che l'app "esista da qualche altra parte", è
ancora indeciso se provare a riproporre la sua app per la quarta volta o
se provare a pubblicarla sul market di Android, aggirando così l’evidente censura di
un’azienda troppo patriottica per diffondere un’app del genere. Per il
momento, Mr. Bergley è tornato a lavoro per scoprire un altro modo per
far conoscere gli attacchi dei droni americani senza che il contenuto
possa essere giudicato "discutibile".
Il
caso di Drone+ è particolarmente sconcertante, in quanto il materiale
che Apple ritiene discutibile è, secondo il New York Times, "quasi
identico" al materiale disponibile tramite l'applicazione e il sito del The Guardian,
in quanto entrambi utilizzano i dati del Bureau of Investigative
Journalism del Regno Unito, che si avvale di segnalazioni da parte del
governo, dell'esercito e dei servizi segreti, oltre che di media
credibili e di fonti accademiche, per creare un database degli attacchi
dei droni. Probabilmente ciò che fa problema è il fatto che questa
applicazione è esclusivamente dedicata a quel particolare contenuto.
Inoltre, sarebbe stato comunque impossibile censurare un illustre organo
di stampa come il The Guardian.
Mr.
Begley sembra essere l'ultimo sviluppatore a cadere nella trappola
delle politiche di Apple che decidono ciò che può e non può essere
distribuito attraverso l'App Store, che l'azienda vuole sia svincolata
da materiale offensivo e pornografico. Se nel 2009 Apple respinse per
contenuti "discutibili" un app sul Kamasutra, anche se il libro era già
disponibile su App Store, nel 2010 fece scalpore la decisione
dell’azienda di Steve Jobs di respingere una app con vignette di satira
politica. Poco dopo, quando il vignettista, Mark Fiore, vinse il premio
Pulitzer, l’azienda ritornò sui propri passi.
Terra Real Time
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