giovedì 20 settembre 2012

Una nota sulle origini dell'Unione Europea, spacciata dai piazzisti dei poteri forti come "Europa dei popoli", "progetto per l'evoluzione umana" e baggianate stucchevoli sui generis ispirate ai bigliettini dei baci Perugina. E' sempre stato un progetto di dominio militare e commerciale della super potenza sull'Europa, i cui abitanti dovevano servire come clienti/consumatori. 
Come mai questo "magico sogno" naque proprio nell'ambito dei servizi Usa per volere del Governo a stelle e strisce?
A giugno annuncia festante il Corriere l'elaborazione del Manifesto per gli Stati Uniti d'Europa, si parla di depositi bancari, Eurobond, authority, dove certo non c'è spazio per i diritti umani, per la pace, ma solo per i sogni dell'élite finanziaria.
Che bel sogno! Un sogno talmente allettante da far si che chiunque intenda rifiutarlo diventi euro scettico, xenofobo, guerrafondaio etc, accuse che ovviamente provengono dagli eurofanatici che diffondono la mitologia dell'Europa dei popoli. L'intolleranza mostrata nei confronti di chi critica l'euro e l'Europa rispecchia in pieno il totalitarismo di questi organismi sovranazionali, utile a trasformare in dogma ogni euroeditto, compreso il Mes, l'Erf e Fiscal Compact. Salvo ogni tanto frignare per la sorte della Grecia, ma guai se a lamentarsi è l'Ungheria. L'autodeterminazione dei
popoli è in tutta evidenza slogan svuotato di ogni costrutto, da usare alla bisogna solo qualora cali la "simpatia" politica.

Per ingannare le masse, dato che mi riesce difficile supporre la buona fede, la solita sinistra imperialista parlava di sogno. Ora che tale sogno ha mostrato il suo vero volto, i collaborazionisti devono salvarsi la faccia ed adottano il nuovo slogan, sostenendo che "qualcuno" o "qualcosa" avrebbe tradito il sogno dei padri fondatori. Chissà, magari sarà stato uno di quei 16 mila lobbisti a Bruxelles che dettano i regolamenti che la Commissione Europea poi ratifica.

Basta andare a vedere chi erano questi "padri fondatori" descritti come frati benedettini dediti a spezzarsi la schiena per il prossimo. Erano banchieri, generali della Nato, avvocati, elementi della resistenza (al nazi-fascismo, mica al Nuovo Ordine Mondiale) ed una pletora di riccastri. D'altra parte, ancora oggi la sinistra ha tra le sue icone i Della Valle, i Marchionne. i Riva e miliardari sui generis.

Quel sogno non era certo per la povera gente, ma i cari spin doctors della "società civile" da bravi venditori di fumo hanno mistificato un progetto che era sì un sogno, ma di dominazione sui popoli caro all'élite.
Ad ogni ratifica dei vari trattati, seguivano applausi per aver compiuto un ulteriore passo verso un livello "ascetico" superiore. Eppure, quei trattati sono accordi commerciali, economici, doganali, bancari, di concentrazione di poteri immensi in pochissimi organi, per una maggiore competizione,  siglati nell'interesse degli schifosi comitati d'affari non eletti da nessuno ma ai quali questa bella Europa ha concesso di fare delle nostre vite ciò che più loro aggrada. Senza il nostro consenso. Non ci siamo arrivati dall'oggi al domani, ma in decenni. Dov'erano tali spin doctors che al massimo scrivono generici appelli per esprimere contrarietà all'austerità implorando ai macellai di usare almeno l'anestesia quando assassinano i popoli?
Altro escamotage per occultare la malvagità del "sogno europeo" è quello di additare la Germania come responsabile di ogni colpa. Attenzione, non le banche, la Germania ed i tedeschi che praticamente manovrerebbero la troika a loro piacimento. Sarà senz'altro a causa della Germania che l'Inps sta richiedendo indietro le 14 esime a 200mila pensionati con reddito annuo di 8mila e rotti euro (non proprio degli Onassis quindi). Sono convinti che una volta eliminata la Germania dall'Europa e dall'area euro la troika smetterà di chiedere sacrifici (da notare l'ultima estorsione richiesta alla Grecia) e tornerà alla sua vocazione di crocerossina volontaria, adoperandosi per salvare i poveri e gli oppressi e l'Europa sarà finalmente quell'Eden che ci promisero i banchieri/commercianti padri fondatori. Così parlano gli adepti del Prodi fan club.


Gli Stati Uniti d’Europa: ormai una triste
realtà!
Pubblicato il rapporto  della Commissione Ue per la creazione del Super-Stato fortemente accentrato con poteri politici, economici e fiscali
La morte degli stati per mano di privati e lobby e l'inizio di una nuova e tremenda forma di dittatura
Il Piano Segreto al quale i Tecnocrati europei lavoravano da sempre
 
Bruxelles – Dada tracta est. Siamo sempre più vicini all’inevitabile dittatura che sta per abbattersi su di noi.  Un rapporto di 8 pagine pubblicato dalla  Commissione europea, sostiene apertamente la creazione di una nuova figura politica in seno all’Unione, con maggiori poteri decisionali rispetto agli attuali. La relazione, datata 15 Giugno 2012, è indirizzata a tutti i ministri degli Esteri Europei, e designa la creazione di un Superstato Ue, fortemente accentrato e in linea con il progetto mondialista – acerrimo nemico dei contribuenti europei – affermando che :” alcuni ministri, hanno suggerito di esaminare la creazione di un doppio incarico, ovvero la carica di Presidente della Commissione e quella del Presidente del Consiglio Europeo. Un passo importante sarebbe, nel futuro, quello di pensare a un presidente eletto direttamente dalla Commissione, che sceglie i membri del suo Governo Europeo.” Ecco pronta l’euro-fregatura. Uno Stato fortemente accentrato con un presidente, (dittatore) non eletto dal popolo ma dalla Commissione, che potrà eleggere anche i membri del suo “governo europeo”. In parole spicciole, un "principe" che non c’entra nulla con il popolo europeo, il quale non è responsabile della sua elezione CONTINUA SU QUI EUROPA



L`Ue una gabbia per i popoli europei

A Varsavia, i ministri degli Esteri dell’Unione guidati da Westerwelle decidono il futuro politico del Vecchio Continente, annullando ogni libertà

Andrea Perrone


A Varsavia, capitale dello Stato polacco, una riunione dei capi della diplomazia Ue ha tratteggiato il futuro dell’Unione europea: un Superstato dotato di un esercito unico, una polizia di frontiera e un superpresidente con ampi poteri al comando del club dei Ventisette. L’incontro è avvenuto alla presenza di 11 ministri degli Esteri europei ed è stato il momento per decidere di portare avanti la proposta del capo della diplomazia tedesca Guido Westerwelle (nella foto), promossa sette mesi or sono, allo scopo di creare un “Gruppo del futuro” dell’Europa, comprendente i ministri degli Esteri di Austria, Belgio, Danimarca, Italia, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Portogallo e Spagna. Al termine del loro incontro i titolari della diplomazia hanno pubblicato un documento che contiene tutte le decisioni politiche che si dovranno prendere per garantire un futuro migliore e più sicuro al Vecchio Continente e ai suoi Stati membri. Nel documento si sottolinea che l’Unione europea dovrebbe compiere una “revisione sostanziale” del Servizio europeo per l’azione esterna (Eeas), mettendo il capo dell’Eeas responsabile della politica di vicinato e di sviluppo, a cui dovrebbe far seguito una nuova politica di difesa destinata a creare un esercito autenticamente europeo e permanente. L’attuale capo dell’Eeas, ovvero l’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza, Catherine Ashton, è affiancata attualmente dal commissario europeo per l’Allargamento e la Politica di vicinato Stefan Fuele e dal commissario Ue per lo Sviluppo Andris Piebalgs, che controllano la maggior parte dei fondi spesi dall’Ue nei Balcani occidentali, in Medio e Vicino Oriente, e in Africa. Il nuovo modello della Ashton dovrebbe avere una struttura più efficace per affrontare adeguatamente le sfide riguardanti i rapporti con l’estero e la sicurezza interna ed internazionale. La relazione ha inoltre proposto un maggior numero di riunioni informali dei ministri degli Esteri Ue per prendere decisioni in materia di politica estera e di difesa, al fine di “evitare che un singolo Stato membro possa ostacolare le iniziative”. Il gruppo di ministri degli esteri europei guidati da Berlino ha chiesto in sostanza una maggiore integrazione per “un’Europa migliore”. È questo il fine che si sono prefissati i rappresentanti degli Stati membri più importanti dell’Ue. Creato all’inizio dell’anno dal tedesco Westerwelle, il “Gruppo del futuro”, si è riunito il 17 settembre scorso a Varsavia per presentare le sue idee sulle future istituzioni europee pubblicando ieri un memorandum che contiene tutte le proposte avanzate dai ministri: I capi della diplomazia hanno previsto la creazione di un Fondo monetario europeo (Fme) per consolidare l’unione economica e monetaria. In più è necessario rafforzare il ruolo della Commissione per sanzionare eventuali “violazioni dei valori europei”, ovvero sarà importante creare una classe di superburocrati legati alle multinazionali per incidere con maggior forza sulle decisioni politiche dell’Unione europea. Infine, è stato deciso che per proteggere le frontiere esterne dell’Europa è necessario procedere alla creazione di una polizia di confine comune. I ministri Ue hanno proposto che le modifiche ai Trattati dell’Unione europea dovranno essere adottate in futuro e attuate attraverso “una super-maggioranza qualificata degli Stati membri Ue e della loro popolazione”, anziché all’unanimità. Sono state approvate anche le esistenti proposte giuridiche per fornire alla Commissione europea e la Banca centrale europea un maggiore controllo sulle economie nazionali: la cosiddetta legge “two-pack” sulla disciplina di bilancio e un sistema europeo unico di vigilanza bancaria. Ma non è tutto. È stata lanciata l’idea di un presidente unico per tutta l’Unione europea che controlli la Commissione Ue e il Consiglio europeo e che sia eletto direttamente dai cittadini europei, “lo stesso giorno in tutti gli Stati membri”. In più è stata proposta una vigilanza alle frontiere esterne dell’Ue che saranno presidiate da una “polizia di frontiera europea”. Il documento, pubblicato 24 ore dopo l’incontro, contiene anche una serie di dichiarazioni che fanno notare come “non tutti i ministri partecipanti sono d'accordo con tutte le proposte” messe a punto durante il vertice. Almeno per ora e forse per timore di dare man forte ai partiti euroscettici in patria. Westerwelle, che ha dichiarato di voler combattere la crisi di fiducia nell’Unione “con determinazione filo-europea”, ha garantito che già si vede “una luce in fondo al tunnel” della crisi. Le proposte del “Gruppo del futuro” affiancheranno quelle che il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy presenterà tra qualche settimana. Il progetto è quello di trasformare l’Ue in un Superstato in cui la politica sarà al servizio completo dell’economia e in cui i popoli europei conteranno sempre meno, ridotti esclusivamente al rango di produttori e di consumatori di beni, laddove la gestione del potere finirà ancora di più sotto il controllo di un ristretto numero di tecnocrati al servizio di lobby, banche e multinazionali, nemiche di ogni libertà.


19 Settembre 2012  Rinascita

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