lunedì 3 settembre 2012

Sulla rassegna stampa di Sky Tg del 2 settembre 2012 si scorge il seguente articolo di cui non trovo la versione completa (forse è meglio così):
"L’autunno di Monti. Stiamo peggio del 2011
Dopo nove mesi di “tecnici”, il Pil sta crollando del 2,5 per cento, la disoccupazione è al 10,7 e lo spread a 451. Non è tutta colpa del governo, ma l’effetto delle riforme non si vede".

Forse pentito per le supposte critiche all'appena insediato Monti, Padellaro cerca di redimersi. Nella malsana fantasia di costui quindi il disastro che stiamo vivendo non ha niente a che fare con i decreti spremi Italia che in tutta evidenza lui ritiene utili a raddrizzare le sorti del bel paese. Malauguratamente, a causa del fato avverso, l'illustre penna del Fatto Quotidiano non riesce a spiegarsi come mai il magico tocco tecnico tardi a farsi sentire. Eppure, le parole del banchiere Monti riguardo alla situazione greca che definì il successo dell'euro potevano offrire un
indizio importante, utile alla comprensione del Monti pensiero sull'economia.

Mentre la patetica difesa di Padellaro sul Fatto Quotidiano verso l'operato di Monti sfiora il ridicolo, questa è l'immagine dell'Italia reale:

Tutti i numeri del professor falliMonti che ha affossato l'Italia

Tempi di pagamento, emergenza fallimenti

Crisi, in Italia fallite 64mila imprese

Lavoro/Nel II trim. +758mila disoccupati, 6 su 10 lo hanno perso

Outsourcing all'italiana 

Boom di italiani in fuga verso l'estero: e molti vorrebbero farlo ma non possono...

Magari sarà consolante pensare di aver recuperato "credibilità internazionale", qualsiasi cosa significhi. Peccato che non serva agli italiani per campare.
Quanto sopra sono solo alcuni esempi del tracollo socio-economico che stiamo vivendo (senza tenere conto dell'impennata di suicidi). Certo il disastro non è iniziato con il golpe Monti ma è in atto da almeno 20 anni, dall'operazione Britannia/Mani pulite in poi direi. Dalla sottoscrizione di accordi commerciali volti a favorire le aziende straniere a danno dell'econmia italiana, operazione promossa con tanta sufficenza (per non dire asservimento complice) ed il cui immenso danno è ben spiegato qui  (WTO) e qui (PAC).  Con l'introduzione dell'euro abbiamo perso il 40% del potere di acquisto in 10 anni. Bene, visti gli immensi danni di cui possiamo apprezzare i risultati, intervenuti come diretta conseguenza della stessa linea politica rappresentata ed attuata da Monti con fierezza ed orgoglio, davvero devo ritenere il Padellaro in buona fede quando confida nell'effetto taumaturgico delle riforme Monti?

A proposito di catastrofi, finalmente qualcuno ha il coraggio di smentire con tanto di esempi reali la fesseria ormai assurta a dogma intorno alla terribile inflazione che ci devasterebbe qualora uscissimo dall'euro. Come reagiscono alle parole del Prof. Paolo Becchi dell'Università di Genova? Un sedicente economista, in evidente crisi di argomenti sensati accusa il professore di usare slogan del partito greco Alba Dorata.
E' comodo non riflettere sul perché tale moneta sia sempre più invisa alla gente comune. Antonio Borghesi, l'altro ospite in studio alfiere dell'euro (video al link sopra) ritiene che siamo ancora lontani dalla povertà, rispondendo con un'arroganza degna della casta alla quale appartiene anche se il suo partito si finge paladino dei poveri. 

Aggiungo solo un paio di altri appunti al Fatto Quotidiano. Il primo riguarda la politica estera, sulla Siria, come volevasi dimostrare è totalmente allineato alla politica del Pentagono. Non è una scoperta dell'ultima ora, semmai constato come nel quotidiano tanto "alternativo" non emerga alcun dubbio sulla versione mainstream della guerra "a bassa intensità". Il secondo riguarda l'articolo a firma Davide Ciccarese sul consumo del territorio causato dalla cementificazione che avrebbe esaurito la terra da coltivare. Anch'io sono fortemente contraria alla cementificazione selvaggia. Ciccarese riporta il dato secondo il quale negli ultimi 10 anni sono state costruite 4 milioni di nuove case e si contano 5,2 milioni di case sfitte. Questo dato dovrebbe essere ulteriormente analizzato, sarebbe utile capire se siano case sfitte costruite dalle immobiliari poi rimaste invendute (e quindi considerate sfitte)  oppure se le famiglie italiane, piene di risparmi (come se avessero tutte vinto alla lotteria) abbiano iniziato a costruire seconde e terze case. E' utile appurarlo per comprendere come agire, qualora davvero ci interessi fermare la cementificazione selvaggia, onde evitare di colpire soggetti interessati non responsabili. Conoscendo bene i rapinatori che siedono al governo non ci sarebbe da stupirsi se procedessero all'appropriazione coatta di tali immobili per poi venderli all'asta (mica pensate che li redistribuirebbero ai barboni per strada o alle famiglie sfrattate da Equitalia?). Agire per fermare la speculazione è giusto, ma se una famiglia ha effettuato tale investimento ha anche pagato quanto richiesto dalla burocrazia, oneri di urbanizzazione, geometri, notai e vari rispettando le normative vigenti, perché mai dovrebbe essere colpita? Piuttosto, come mai  i comuni sono stati indotti a dover contare quasi unicamente sugli oneri di urbanizzazione e balzelli annessi per tirare avanti? Se della cementificazione selvaggia sono ritenuti responsabili i governi precedenti di ogni colore, accordata in virtù di clientelismi da salvaguardare,  la speranza che l'autore ripone nei tecnici è davvero fuori luogo. Eppure ormai sono mesi che per decreto è stata concessa l'esenzione dall'IMU  ai palazzinari sugli immobili invenduti. Se non è un incentivo alla cementificazione selvaggia questo non saprei come interpretarlo.  Un'altra questione sollevata nello stesso articolo è l'autosufficenza alimentare. Riportando i dati dell'Overshoot day scrive che l'Italia non può produrre il cibo di cui necessita, adducendo come unica causa (almeno così si evince) proprio l'erosione del suolo agricolo. Vero, l'Italia non è più autosufficente per derrate alimentari ma davvero l'unica causa è la cementificazione? Gli accordi commerciali firmati quasi in segretezza dentro ai palazzi dorati che ci obbligano a quote da importare e/o da produrre a seconda del vegetale, davvero non hanno alcun effetto sulla nostra sovranità alimentare perduta? Non siamo liberi anche volendo di conseguire la nostra autosufficenza,  leggere il link agli accordi Pac di cui sopra per meglio comprenderlo e non mi sembrano dettagli da poco e nemmeno una flash news.
L'autore conclude riponendo fiducia nella bozza in elaborazione, volta a fermare la cementificazione. Già, se non fosse per i vari decreti sviluppo del Passera e decreto salva Ilva (art oltretutto del collega Travaglio) si potrebbe quasi pensare di essere governati da estremisti ambientalisti e non dai banchieri di Goldmans Sachs .

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