lunedì 7 aprile 2014


L'Italia povera? I poveri non esistono, infatti se non hai un reddito per gli "umanisti, solidali caritatevoli" camerieri al potere NON ESISTI. COME SE FOSSI CANCELLATO ALL'ANAGRAFE. Avete letto qualche proposta in favore dei disoccupati negli ultimi decenni? Hanno anche rimesso la tassa di eredità, per cui un disoccupato che dovesse ereditare la casa dei genitori se entro 6 mesi non PAGA IL PIZZO -una casa le cui tasse sono state pagate al tempo della costruzione o dell'acquisto dai genitori) allo stato VIENE REQUISITA. RUBATA. C'è tanta gente in arrivo da accogliere, forse, meglio così.
Una selezione "Indotta" ....
I buonisti al caviale si sono mai chiesti come vive quasi metà della forza lavoro italiania? Eppure, il tasso di occupazione è del 55% vi è quindi un 44% che vive SENZA REDDITO. O si presume siano tutti vincitori all'enalotto?

"La povertà diverrà norma da qui a dieci anni". A svelare la drammatica realtà un rapporto della Commissione Europea che lo ammette nero su bianco...Ovviamente oscurato dai media

Nell'ultimo rapporto trimestrale dell'Unione Europea sull'euro redatto dalla Commissione europea e pubblicato alcune settimane fa, c'è un passaggio sfuggito a vari commentatori. A un certo punto c'è una previsione a 10 anni.
Si legge: "Presumendo che l’area euro e le previsioni sugli Stati Uniti sostengano che questo scenario sia accurato, è previsto che l’area euro finisca nel 2023 con degli standard di vita che potrebbero essere più bassi di quelli di metà anni 60relativamente agli Stati Uniti. Se questo accadesse nel 2033 gli standard di vita dell’area euro (PIL pro capite) sarebbero circa il 60% di quello degli Stati Uniti, con una differenza di quasi 2/3 nello standard di vita a causa dell’abbassamento dei livelli di produttività del lavoro e col rimanente terzo dovuto alle differenze nell’utilizzazione del lavoro".
Se ad alcuni non spaventerà lo scenario "materiale" - per molti versi sarebbe un bene tornare ad avere una macchina a famiglia come negli anni '60, a riciclare gli oggetti e ad essere meno ferocemente consumisti - è sicuramente da temere lo scenario politico.
Qui infatti non si parla di una decrescita felice scelta (e spiegata ai cittadini) dai governi. Ma di un impoverimento a brevissimo termine di milioni di persone. Questi poi chi voteranno? Il trend apparente è che negli stati che stanno accusando di più l'impoverimento crescono i partiti populisti. Tenedo conto che il rapporto è su scala decennale forse siamo solo all'inizio...

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