mercoledì 31 luglio 2013

ATENE – In segno di protesta contro i licenziamenti dei dipendenti delle amministrazioni comunali che rientrano nell’ambito della drastica riforma del settore pubblico varata dal governo per risanare il bilancio dello Stato, 25 dei 38 sindaci della regione della Macedonia (Grecia settentrionale) si sono dimessi.
I primi cittadini hanno rassegnato le dimissioni con una lettera firmata congiuntamente ed inviata al premier Antonis Samaras, al vicepremier Evanghelos Venizelos e ai ministri competenti, come estrema espressione di salvaguardia delle Autonomie locali.
crisi greca
Nella missiva, tra l’altro, si legge: “Le Autonomie locali, per mezzo di una serie di
ordinamenti contrari alla Costituzione, all’istituzione delle Autonomie locali e ai principi dell’Unione europea, subiscono dei colpi umilianti che le portano direttamente alla distruzione”.
Secondo il presidente dell’Unione dei Sindaci della Macedonia centrale, Simos Daniilidis, presto seguiranno le dimissioni di altri sindaci che vogliono esprimere cosi’ la loro contrarieta’ ai tagli dei fondi e agli accorpamenti dei comuni decisi dal governo. Da parte loro, i sindaci di 21 isole greche hanno scritto al parlamento chiedendo ai deputati di non votare a favore di un disegno di legge teso a rendere piu’ facili gli insediamenti turistici e che danneggerebbero irrimediabilmente il paesaggio.


1 commenti:

  1. arrivati a questo punto i Greci possono solo insorgere fisicamente e cacciare l'invasore, ci saranno gravi perdite ma è l'unica soluzione possibile...

    lelamedispadaccinonero.blogspot.it

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