sabato 25 febbraio 2012

Seguono quattro ottimi articoli, il primo da Libre  Idee, il secondo di  Eugenio Orso, il terzo di Sergio Cori Modigliani ed infine Alessio Mannino.
Buona lettura con l'auspicio di un immediato risveglio...
Barbara

Siamo in recessione, Draghi: scordatevi la pace del welfare

L’Europa scivola verso la recessione, e Mario Draghi è contento: vede «buoni segnali», beato lui. E’ impazzito? Tutt’altro: si limita a constatare che l’inaudito piano di sequestro della sovranità nazionale dei paesi europei a beneficio delle potentissime lobby finanziarie di Bruxelles procede a tappe forzate. Prima mossa: dare ossigeno alle banche ma non alle aziende, per indebolire l’Europa del Sud. Seconda: impedire agli Stati, attraverso il “Fiscal Compact”, di spendere a deficit per i propri cittadini, rilanciando l’occupazione. Obiettivo finale, testualmente: «Riforme strutturali per liberalizzare il settore dei beni e dei servizi e rendere il mercato del lavoro più flessibile». L’unica soluzione parrebbe dunque la privatizzazione dei beni comuni: quelli che gli italiani hanno tentato di difendere coi referendum del giugno scorso.
Il declassamento dello Stato, secondo l’uomo che la Germania ha voluto alla guida della Bce, darebbe più «equità» al sistema, aprendo spazi meno precari ai giovani attualmente privi di garanzie: per Draghi, la causa della disoccupazione non è la crisi mondiale della crescita, ma l’eccesso di tranquillità di chi invece il posto fisso ce l’ha (e se lo tiene stretto). Tutto da rifare: «Il modello sociale europeo è oggi superato», dice il super-banchiere di Francoforte. In una intervista al “Wall Street Journal”, l’ex dirigente strategico della Goldman Sachs getta alle ortiche oltre mezzo secolo di pax europea,Continua su Libre Idee

Le vittime predestinate, l’invidia e il massacro sociale

La Marcegaglia, rampolla di una famiglia di sfruttatori, corrotti e imbroglioni, più elegantemente definiti imprenditori, ha nuovamente insultato i lavoratori, sostenendo che il sindacato tutela assenteisti e ladri, e sottintendendo che dopo l’abolizione, o la neutralizzazione, dell’articolo 18 ci sarà mano libera per licenziare, per fare “piazza pulita” nelle aziende e creare altre centinaia di migliaia di disoccupati cronici.

Secondo Emma Marcegaglia, le multinazionali non verranno in Italia, regalandoci a piene mani investimenti e lavoro (è il loro scopo!), «finché non si è in grado di licenziare un fannullone».
Questo è ciò che vuole la vampira di Viale dell’Astronomia, perché le vittime designate per il massacro devono preventivamente essere criminalizzate, onde giustificare il massacro che è in arrivo e farne cadere la
responsabilità interamente sulle loro spalle.
Le parole inequivocabili della Marcegaglia si combinano con la debole reazione dei sindacati collaborazionisti, disposti a qualsiasi compromesso pur di “restare a galla”, e si armonizzano con la “fermezza” dimostrata della ministra Fornero, che ha il compito di demolire integralmente le tutele dei lavoratori ed è disposta, per raggiungere l'obbiettivo in tempi brevi, ad andare avanti anche senza accordi con le parti sociali.
E' chiaro che tali dichiarazioni annunciano un bagno di sangue senza precedenti per i dipendenti privati ed anche per quelli pubblici.
Libertà di licenziamento, eccezion fatta per i licenziamenti discriminatori in ossequio alle inutili “libertà” liberaldemocratiche (con le quali non si mangia), riforma peggiorativa o abolizione della cassa integrazione, per privare di ogni sostegno economico i licenziati, mantenimento ed estensione della precarietà sono gli obbiettivi non soltanto della Marcegaglia, ma anche della ministra Fornero e di Mario Monti, che devono rendere conto del loro operato al grande capitale finanziario, al servizio del quale operano.
Le vittime predestinate forse intuiscono di non avere più alcuna difesa, davanti al Libero Mercato che avanza, preda come sono del Salva-Italia e del Cresci-Italia di Monti, Continua su Pauperclass

IL FONDO MONETARIO E L'INTERO MONDO ECONOMICO BOCCIA MARIO MONTI. MA PERCHE' LA SINISTRA DEMOCRATICA LO APPOGGIA?

Ormai, cominciano a capirlo anche i ciechi e i sordi, gli scettici e gli indifferenti, quelli a digiuno della politica, quelli che non seguono ciò che accade. Se non altro, lo capiscono (quelli che sono sani) per istinto. Eh già! Per fortuna esiste l’istinto, che –com’è noto- si attiva automaticamente in presenza di un pericolo o di una emergenza.
Se va avanti così, finirò per dar retta a mia zia Maria che ha sempre cercato di fare appello al vecchio e sano “buon senso”.
Tutto ciò per definire l’attuale stato politico, economico ed esistenziale come “insensato”.
Ma che, trasferito e tradotto in termini mediatici corrisponde a “truffa”.
Il che aumenta il campanello d’allarme dell’istinto. Un po’ come quando uno guarda un film (magari un poliziesco) e all’inizio, mentre i vari personaggi cominciano ad agitarsi sullo schermo, entra un attore che dice una battuta e uno pensa (proprio perchè lo sceneggiatore vuole che così accada) “questo qui, mi sa proprio che prima della fine del film farà una pessima fine”.
Abituati alla narcolessia di Stato, non siamo ancora al punto in cui ritorna di moda la Verità o, quantomeno (almeno tra le persone un minimo decenti) la verifica-raffronto tra una affermazione pronunciata il 12 gennaio, seguita da una negazione pronunciata dalla stessa persona il 14 gennaio, da cui il buon senso imporrebbe di esigere dall’interlocutore una spiegazione “scusi lei ha detto il 12 che questo va bene, poi ha detto il 13 che questo va male, insomma….lei che cosa pensa esattamente?” dopodiché, qualunque sia la risposta, stamparla per bene e poi rinfacciarla quando è di dovere, per poi, infine, pretendere che il malcapitato ammetta che A) ero in stato di confusione, B) sono un bugiardo e adoro mentire C) parlo a vanvera D) ero in buona fede ma mi sono sbagliato E) dico la prima cosa che mi salta in mente F) in realtà questo non è il mio lavoro……ecc,ecc.
Tutto ciò per commentare le ultime uscite internazionali e nazionali relative all’attuale governo, a Berlusconi, alla sinistra e allo stato dell’economia.
Io spero ardentemente (mi auguro che venga compreso il mio, diciamo così, paradosso emotivo) che Mario Monti non sia una persona né limpida né onesta. Già questa sarebbe “relativamente” una buona notizia. Perché, nel caso opposto, invece, e cioè il nostro premier è un individuo onesto e sincero, allora siamo davvero nel mezzo di una tragedia totale. Vuol dire che l’assoluta mancanza di capacità raziocinanti di comprendonio guidano la carcassa della nostra amata Italia.
Perché gli ultimi e recenti raffronti ci indicano che ciò che lui è andato dicendo dal settembre 2011, e che ha poi teorizzato seducendo Napolitano,  Continua sul sito di Sergio Di Cori Modigliani
 

VOGLIO ESSERE GRECO

Mentre la Grecia brucia, a Roma impera il fatalismo idiota dei servi. In Italia gli indignati sono spariti, i forconi si sono ammosciati, le destre e le sinistre istituzionali banchettano al centro, Napolitano sermoneggia senza limiti, Monti fa gli inchini alla comunità finanziaria di Wall Street e si fa dire quando pisciare all’imperialista di velluto Obama, e lei, nostra signora Bce, con il grande sacerdote Mario Draghi domina incontrastata.

Teppisti e pecoroni

I pochi, sparuti “teppisti”(1) politici e intellettuali che s’azzardano a far stecca sul coro gregoriano - laude, laude al dio mercato e alla divina Eurolandia - e cioè i soliti revanscisti rossi e neri, gli antagonisti, i signoraggisti, Grillo, Chiesa, i decrescisti, ribelli e cani sciolti vari sono oscurati o ridicolizzati, come da prassi. La masse tace, imbelle, pronta al taglio della gola, già essiccata e afonizzata dalle mazzate torturatrici note come decreto salva-Italia e decreto cresci-Italia.

Per quale motivo non scoppiano non dico rivolte, ma almeno focolai di protesta, come sarebbe naturale aspettarsi contro una tecnocrazia bancaria che aumenta le tasse, fa strame di diritti sociali e per giunta agita il ditino spiegandoci che la merda liberista è oro? Lo ha scritto come meglio non si potrebbe il sempre corrosivo Marco Cedolin (2), e perciò lascio volentieri la parola a lui: «La ragione in fondo è di una semplicità disarmante. Avete mai visto dei cittadini andare a protestare, senza essere stati chiamati a farlo da qualcuno? Che si trattasse di un partito, di un sindacato, di un’organizzazione, di un movimento o di un comitato, alla base di qualsiasi protesta c’è sempre stato un soggetto che chiamava il popolo a raccolta. … Ogni soggetto potenzialmente pericoloso è stato cooptato, affinché si prodigasse per tenere la gente ermeticamente chiusa in casa, magari davanti alla Tv, di fronte a qualsiasi decisione venisse presa».

La favoletta della “medicina amara” Continua su Asso di Picche

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