G. Orwell dal romanzo 1984 "La guerra è pace"
Quando il mondo che ama qualificarsi come pacifista e "società civile" offre il sostegno alle aggressioni imperialiste lo slogan di Orwell non potrebbe essere più reale.
La Cgil ha voglia di scendere in piazza, ma non trova alcun motivo per farlo, devono proprio piacerle tutte le misure di Monti e non vedere alcuna ragione di preoccupazione per i futuri pensionandi, per l'attacco all'art 18 (a proposito non voleva estenderlo a tutti?), per i precari, per il reddito minimo garantito, solo per citare alcuni esempi.Deve esserle diventato noioso perfino fingere di interessarsi alla tutela dei lavoratori, pensionati e sfruttati in generale. Allora ecco che tale sindacato insieme alla Tavola della Tavola della Pace, Arci ed altre siglette fregiatesi del titolo "società civile" che sono tanto antirazziste (i bombardamenti umanitari non si negano a nessuno) e contro le guerre quando la NATO chiama scattano subito sull'attenti convocando per il 19 febbraio "una manifestazione in solidarietà del popolo siriano". La Tavola della pace ha fatto proprie le istanze del Consiglio Nazionale Siriano (che ha già una sezione italiana a quanto pare) eletto dalle potenze coloniali quale legittimo portavoce del popolo siriano e riconosciuto come tale subito dall'omonimo CNT libico che ordinò e tutt'ora compie la pulizia etnica contro i neri subsahariani. Devo credere che a soggetti tanto attenti ai diritti umani siano sfuggiti questi d"ettagli" come i rapporti di Medici senza Frontiere che denunciano torture sistematiche?
Forse la Cgil restituisce il favore, quando a settembre 2011 mentre l'italia bombardava la Libia in quella marcia per la pace Perugia-Assisi per dissimulare il pieno sostegno al massacro si è parlato di lavoro fingendo che la guerra non esistesse, sicuramente considerata dagli organizzatori come "ripristino" della giustizia affidato alla "umanitaria" e "civile" NATO.
Non tutti fortunatamente a sinistra hanno venduto la propria coscienza al demone della guerra, la Rete dei Comunisti è ben conscia dei retroscena guerrafondai che alimentano l'aggressione in Siria e prende le distanze da quel mondo ipocrita intriso solo di alti proclami (disarmo, pace, diritti umani ma solo in salsa Nato).
Fulvio Grimaldi è stato di recente a Damasco ed ha scritto il suo reportage
La rosa purpurea di Damasco che è sufficente per far arrossire di vergogna quel mondo guerrafondaio detto società civile, tanto il rosso sangue che si materializzerà sarà quello dei siriani.
Mi chiedo se la "società civile" accetti di buon grado l'ipotesi di una false flag e mi domando come si esprimerà in merito alle armi chimiche che stanno arrivando in Siria a tale scopo come rivelato dal Dr. Taleb Ibrahim in una intervista ad al-Manar TV del 23 gennaio 2012.
Forse le è "sfuggito" anche questo "particolare", come l'intenzione sia degli Usa che della Turchia di continuare a rifornire di armi (quello che la società civile chiama corridoio umanitario) il CNS che da bravi democratici non si sono mai chiesti chi rappresenti e come sia stato "eletto".
Gli "antirazzisti" avranno letto il rapporto della Lega Araba su Peacelink?
Estraggo questi punti:
"Ecco cosa hanno visto gli Osservatori internazionali in Siria: "Atti di violenza perpetrati da forze governative". Ma anche: "La Missione ha visto gruppi armati commettere atti di violenza contro le forze governative".
A. Monitoraggio e osservazione della cessazione di ogni violenza da tutte le parti in città e residenziali aree
25. All’assegnazione delle loro zone di lavoro e come punto di partenza, gli osservatori sono stati testimoni di atti di violenza perpetrati da forze governative e ad uno scambio di fuoco con elementi armati a Homs e Hama. Come risultato delle insistenze della missione per una totale fine della violenza e il ritiro di veicoli e attrezzature dell'esercito, questi sono stati ritirati. I rapporti più recenti della missione indicano una situazione considerevolmente più calma su entrambe le parti in campo.
26. A Dera'a e Homs, la Missione ha visto gruppi armati commettere atti di violenza contro le forze governative, causando morti e feriti nelle loro file. In certe situazioni, le forze governative hanno risposto agli attacchi condotti con forza contro di loro. Gli osservatori hanno notato che alcuni dei gruppi armati stavano usando razzi e proiettili perforanti.
27. A Homs, Hama e Idlib, le missioni degli osservatori hanno assistito ad atti di violenza commessi contro Forze governative e civili, che hanno causato diversi morti e feriti. Esempi di tali atti includono il bombardamento di un autobus di civili, che ha ucciso otto persone e ferito altri, tra cui donne e bambini, e il bombardamento di un treno che trasportava gasolio. In un altro incidente a Homs, un autobus della polizia è stato fatto saltare in aria, uccidendo due ufficiali di polizia. Sono stati bombardati anche una conduttura di carburante e alcuni piccoli ponti.
28. La Missione ha osservato che molti partiti hanno riferito falsamente di esplosioni o di violenze si erano verificate in diverse località. Quando gli osservatori sono andati in quei luoghi, hanno scoperto che quei rapporti erano infondati.
29. La Missione ha inoltre osservato che, secondo le squadre in campo, i media hanno esagerato la natura degli incidenti, il numero di persone uccise in incidenti e le proteste in alcune città."
A. Monitoraggio e osservazione della cessazione di ogni violenza da tutte le parti in città e residenziali aree
25. All’assegnazione delle loro zone di lavoro e come punto di partenza, gli osservatori sono stati testimoni di atti di violenza perpetrati da forze governative e ad uno scambio di fuoco con elementi armati a Homs e Hama. Come risultato delle insistenze della missione per una totale fine della violenza e il ritiro di veicoli e attrezzature dell'esercito, questi sono stati ritirati. I rapporti più recenti della missione indicano una situazione considerevolmente più calma su entrambe le parti in campo.
26. A Dera'a e Homs, la Missione ha visto gruppi armati commettere atti di violenza contro le forze governative, causando morti e feriti nelle loro file. In certe situazioni, le forze governative hanno risposto agli attacchi condotti con forza contro di loro. Gli osservatori hanno notato che alcuni dei gruppi armati stavano usando razzi e proiettili perforanti.
27. A Homs, Hama e Idlib, le missioni degli osservatori hanno assistito ad atti di violenza commessi contro Forze governative e civili, che hanno causato diversi morti e feriti. Esempi di tali atti includono il bombardamento di un autobus di civili, che ha ucciso otto persone e ferito altri, tra cui donne e bambini, e il bombardamento di un treno che trasportava gasolio. In un altro incidente a Homs, un autobus della polizia è stato fatto saltare in aria, uccidendo due ufficiali di polizia. Sono stati bombardati anche una conduttura di carburante e alcuni piccoli ponti.
28. La Missione ha osservato che molti partiti hanno riferito falsamente di esplosioni o di violenze si erano verificate in diverse località. Quando gli osservatori sono andati in quei luoghi, hanno scoperto che quei rapporti erano infondati.
29. La Missione ha inoltre osservato che, secondo le squadre in campo, i media hanno esagerato la natura degli incidenti, il numero di persone uccise in incidenti e le proteste in alcune città."
Come mai la società civile antirazzista ignorò completamente il volere della Unione Africana contrarissima ai bombardamenti come adesso ignora la "perizia" della Lega Araba?
Devo dire che è uno "strano modo" di mostrarsi pacifista e antirazzista. Perfino su un quotidiano come il Sole24ore che non si autodefinisce società civile rende noto che, come accade in Libia, da mesi in Siria vi sono mercenari britannici, del Qatar ed altri servizi segreti occidentali, utilizzati per "addestrare" i ribelli. Ma niente, nessun dubbio distoglie i "pacifisti" di cui sopra dal buon proposito "umanitario".
Altri riferimenti e informazioni che è davvero difficile supporre siano sconosciuti a chi si proclama paladino dei diritti umani, come la guerra è pace tale società civile pare essere molto simile ad un ufficio di propaganda guerrafondaia contigua al Pentagono:
Le menzogne mediatiche preparano un altro intervento umanitario tradotto da Sensa Soste del 25 dicembre 2011
La saggezza della Duma approva delibera all'unanimità per fermare ogni ingerenza straniera e chiede che l'Onu non si presti ad un altro massacro, come avvenuto in Libia.
Queste ingerenze esterne hanno spinto intanto la Siria a chiedere aiuto all'Iran.
E' consapevole la società civile di soffiare sul fuoco della Terza Guerra Mondiale?
Temo proprio di sì.
Mia cara,è la solita vecchia e triste storia che abbiamo imparato a conoscere benissimo.
RispondiEliminaIl mainstream farà quello che deve fare, cioè disinformare senza ritegno; la gente, anche se non ci crederà, farà finta di farlo...Del resto non si preoccupano del fatto che rischiano di non mettere più il pane a tavola tra un pò, figuriamoci dei siriani!?
Dalle mie parti si direbbe: "Chest'è!(questo è quanto)".