lunedì 30 dicembre 2013

E' il terzo giorno che campeggia sul Corriere la foto di Caterina. Si suggerisce in maniera subdola e fraudolenta che grazie alla vivisezione sia stata trovata una cura per la SLA, una menzogna ben più grave delle offese rivoltele. Naturalmente, anni ed anni di ricerca senza vivisezione, le testimonianze dei numerosi ricercatori e biologi contro questa pratica medievale, non sono certo state riportate dal quotidiano di cui la moglie di Letta è caporedattore. Vengono riportate solo le scuse degli animalisti. C'era bisogno di torturare migliaia di beagels inalando nei loro polmoni il fumo di sigaretta 24 ore su 24 per comprendere che questo nuoce alla salute??? Questo è solo un piccolo esempio della serietà di questa scienza serva di Big Farma. Il Corriere dovrebbe anche riportare le parole del premio Nobel Randy Scheckman che ha dichiarato che la scienza è in mano ad una casta. Ne vogliamo parlare Corriere o facciamo solo marchette?
Barbara

Dal blog di Luciano Davì
perché i cuccioli degli altri esseri viventi devono essere trattati come mercanzia senza valore per la nostra specie? (per big farma il valore c’è ed è un bel business la vivisezione, vedi Green Hill) La sperimentazione animale è sadismo che si basa sulla frode. Il 98% dei tests su animali con esito positivo fallisce sull’uomo. Le loro vite non valgono? E’ incredibile come si possa cadere nella trappola della facile strumentalizzazione di una studentessa malata COME NON FOSSE CHIARO CHE DIETRO CI SONO LE CASE FARMACEUTICHE che impongono quali medicine possono essere concesse e quali no (SOPRATTUTTO quelle che la natura offre). E’ una bieca campagna di marketing per difendere interessi economici. E gli animalisti dovrebbero accettare lezioni morali da questi speculatori della salute? Come non pensare ai vaccini o aifarmaci approvati e poi ritirati dopo decenni che hanno causato danni gravissimi????? O ai pazienti oncologici, cosa dice Big Farma ora che perfino la OMS ha dichiarato CANCEROGENA LA CHEMIOTERAPIA???? Ma non era stata sperimentata anche quella su animali???
COMUNICATO EQUIVITA
29/12/2013
 
Una risposta per Caterina
 
Il Comitato Scientifico Equivita esprime profondo rammarico per gli insulti giunti alla studentessa Caterina – che aveva difeso i test su animali - da parte di persone inqualificabili, incapaci di rispetto, finanche per la sua sofferenza.
 
Equivita esprime inoltre rammarico e stupore nel constatare che decine di anni impiegati nell’informazione dell’opinione pubblica sembrerebbero non avere lasciato traccia, a giudicare dai commenti dei quotidiani, che scrivono “si deve trovare un compromesso tra i due fronti opposti degli animalisti e degli scienziati”.
 
L’errore più grave che si possa fare è quello di parlare di un conflitto tra i diritti della scienza e quelli degli animali. L’unico conflitto esistente è quello tra una ricerca ben poco scientifica perché basata su di un presupposto errato (che vede nella prova effettuata su di una specie delle indicazioni utili per un’altra specie)  e una ricerca scientifica, ben più aggiornata e avanzata, che le straordinarie nuove conquiste della scienza - nella genetica, nella biologia, nell’informatica, nella chimica, ecc. ecc. - ci permettono di utilizzare.
 
E necessario capire che siamo fortunati perché sia il rispetto dei diritti degli animali, sia il progresso scientifico, tanto necessario per sconfiggere le gravi patologie come quella di Caterina, vanno nella stessa direzione: il superamento dei test su animali.
 
Il cambiamento epocale auspicato negli USA dall’Accademia Nazionale delle Scienze con il documento “Toxicity testing in the 21st Century” (ricordiamo che i test di tossicologia rappresentano il 75% delle prove su animali) consiste nel mettere da parte, in quanto non predittivi per la nostra specie (ogni specie può essere modello soltanto di se stessa) gli animali da laboratorio e nel sostituirli quanto prima possibile con la ricerca in vitro su cellule e tessuti umani, che, oltre a ridurre i costi, fornisce risposte assai più predittive, complete e veloci. Questa rivoluzione è già in corso negli USA dal 2007con un importante programma federale di tossicologia cellulare, mentre l’Europa continua ad abbarbicarsi ai vecchi e inutili test su animali, non tutelando a dovere la nostra salute e tanto meno l’ambiente (che urge invece tutelare perchè l’inquinamento è causa del pauroso aumento di tumori, in particolare nei bambini, di malattie neurodegenerative, malformazioni, sterilità, ecc. ecc.).
 
Herman Koeter, già direttore dell’EFSA ha scritto: “Le nuove tecnologie generano una mole di conoscenza mai raggiunta né individuata. L’uso degli animali diverrà obsoleto in un futuro assai vicino”. Usare le prove su animali, disponendo oggi di metodi di valutazione di gran lunga più affidabili, significa sperperare immense risorse, causare sofferenze inutili e un ritardo irrecuperabile nella ricerca.
 
 
Comitato Scientifico EQUIVITA
www.equivita.it
equivita@equivita.it
tel:06.3220720 – 06.3225370 – 335 8444949
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VIVISEZIONE, NO AGLI INSULTI, NO ALLE STRUMENTALIZZAZIONI

No agli insulti e alle minacce, “perché educazione e civiltà sono valori imprescindibili”, ma no anche alle “strumentalizzazioni di qualsiasi genere”.

Questo il commento della biologa Susanna Penco, ricercatrice presso il dipartimento di Medicina sperimentale dell’Università di Genova, ma anche malata di sclerosi multipla da vent’anni, sul caso della studentessa di Padova che si è dichiarata “viva grazie alla sperimentazione animale” e perciò è stata offesa su Facebook.
Il futuro, afferma Susanna Penco, è “la medicina personalizzata, che sfrutta le differenze genetiche interindividuali per capire il funzionamento delle malattie umane”.

“Ho appreso – scrive la dottoressa Penco - del clamore suscitato in rete dalle affermazioni di una studentessa malata, con la quale condivido la sfortuna di non aver avuto la salute in dotazione. Anche io convivo con una malattia che mi ha costretta a flebo di cortisone, a terapie pesanti, a rinunciare, per esempio, a vivere un sereno Capodanno, o la vigilia di Natale (se mi devo fare una puntura che mi scatena sintomi come la peggiore delle influenze è ovvio che me ne debba stare a casa), in quanto devo sottopormi cronicamente ad una cura fastidiosa, di cui alcuni lavori scientifici, tra l’altro, mettono anche in dubbio l’efficacia.

Mi sconfortano le parole offensive verso la studentessa, poiché educazione e civiltà sono valori imprescindibili. Tuttavia, contrariamente a lei, troverei umiliante per me stessa farmi fotografare con una flebo attaccata alla vena: pertanto metto in rete una foto in cui appaio sorridente, anche se molto spesso sono tutt’altro che serena o in salute. Detesto le strumentalizzazioni di qualsiasi genere. Siccome sono malata mi informo, e leggo ad esempio che non ci sono ancora cure per le forme progressive di sclerosi multipla: è un dato di fatto (fonte: AISM).”

“Grazie alle mie conoscenze scientifiche – prosegue la specialista– sono persuasa che, anche per le malattie più agghiaccianti, ossia delle quali non si conoscono le cause e che riducono fortemente la qualità della vita, sia proprio lasperimentazioni sugli animali ad allontanare le soluzioni e la guarigione per i malati. Sono spesso malattie croniche, che costringono i pazienti e le loro famiglie ad una vita drammatica. Inoltre, le terapie sono molto costose per il SSN. Se si abbandonasse un metodo fuorviante – sottolinea la ricercatrice -  e ci si concentrasse sull’uomo, i progressi della scienza sarebbero più rapidi ed efficaci: io spero risolutivi”.

Una via per arrivarci è la donazione degli organi per la ricerca. “D’accordo con i miei parenti – racconta Susanna Penco - ho donato il cervello affinché sia studiato dopo la mia morte. Se c’è un modo di capire le cause, e di guarire anziché curare (guarire gioverebbe ai malati, e anche al bilancio dello Stato, della Sanità, in definitiva dei contribuenti!), dovremmo cominciare a studiare tessuti umani e anche gli organi post mortem. La soluzione migliore è sempre la prevenzione che, finché non sono note le cause, non è attuabile. La dott.ssa Candida Nastrucci, biochimico clinico (DPhil, Università di Oxford, Grant Holder Fondazione Veronesi) , aggiunge che per quanto riguarda le malattie genetiche, non è possibile determinare quali tipi di terapie avremmo potuto sviluppare usando tessuti o cellule derivati da esseri umani o dallo stesso paziente. L’uso di animali potrebbe anche aver rallentato il progresso della ricerca per trovare cure per malattie umane. Il futuro è la medicina personalizzata, che sfrutta le differenze genetiche interindividuali per capire il funzionamento delle malattie umane”.

Per queste ragioni negli altri Paesi si investe sui metodi alternativi: per esempio, il National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti ha finanziato con 6 milioni di dollari un progetto rivoluzionario per la mappatura del toxoma umano, con l’obiettivo di sviluppare test tossicologici per la salute umana e ridurre i test su animali”.

Insomma, conclude la ricercatrice,”non credo che i rimedi ai mali umani stiano nello studio fatto su esseri viventi diversi da noi: e tutto questo lo vivo sulla mia pelle. La sperimentazione animale può essere anticamera di cocenti delusioni. Ve ne sono molti esempi, anche riguardanti farmaci in commercio”.

6 commenti:

  1. La questione è esasperata per qualche imbecille che posta commenti sui social network col solo scopo di rompere i coglioni si metteno sotto accusa gli animalisto o chi a cuore la sofferenza delle altre specie, ognuno ha diritto ad avere le proprie opinioni e vanno rispettate quindi non entro nel merito ma leggere parole come animalisti nazisti o talebani mi sembra troppo, non è possibile sapere se chi ha postato quei commenti siano animalisti o solamente idioti.
    Sappiamo i denari che girano intorno alla ricerca animale e qui la cosa mi sembra esagerata quasi pilotata per gettar discredito sulla lotta alla vivisezione.
    Mi dispiace per caterina e le auguro ogni bene, che si curi come meglio crede ma non chiamarci nazisti.

    http://www.romadailynews.it/rassegna-stampa/repubblica-nellospedale-dove-lotta-caterina-i-nazi-animalisti-non-mi-fermeranno-la-mia-e-una-battaglia-per-la-vita.php

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  2. Vivisezione e sperimentazione animale SONO DUE COSE DIVERSE lo volete capire disinformatori e capre ignoranti??!

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  3. @matteo cicaloni capra ignorate sarai te maleducato CIALTRONE informati prima di fare il saccente. Vai a ritirare l'assegno da Big farma. Dopo decenni di fallimenti di farmaci, tanto ci rimettono anche gli uomini ma questo a voi non importa, l'importante è che la falsa scienza FACCIA LUCRARE I VOSTRI PADRONI

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  4. Infatti si é scoperto chi sono i signori che postarono i commenti incriminati, animalisti? nooooooo, soltanto poveri mentecatti.

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12738

    Buon anno Barbara.

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