mercoledì 12 febbraio 2014

Segnalo da non perdere, ma ne estraggo le parti salienti per semplicità ma ovviamente meritano di essere letti per intero:

Da Cogito Ergo Sum/ ripreso a sua volta da Capire davvero la crisi:

UNA MINIERA INUTILE, A SPESE NOSTRE. Anche nell’articolo 1 del decreto Destinazione Italia, dal comma 12 al comma 14, il Governo mostra il suo volto più “generoso”, e quindi in realtà minaccioso per il contribuente che è chiamato a pagare il conto le sue tasse. Ecco cosa si legge: “La Regione Autonoma della Sardegna, entro il 30 giugno 2016, ha la facoltà di bandire una gara per realizzare una centrale termoelettrica a carbone, dotata di apposita sezione di impianto per la cattura e lo  stoccaggio  dell’anidride  carbonica  prodotta,  da realizzare sul territorio del Sulcis Iglesiente, in  prossimità  del giacimento carbonifero”La Regione faccia il bando, poi il Governo s’impegna – come ha sintetizzato l’Istituto Bruno Leoni analizzando tutto il dispositivo – a comprare “tutta l’energia prodotta”, con “un sussidio quantificato in 30 euro/MWh fino a una produzione di 2100 GWh/anno, per vent’anni. Viene cioè prevista una elargizione pari a oltre 60 milioni di euro/anno per un impianto inutile,
alimentato da carbone di pessima qualità, e per sostenere una produzione del tutto insostenibile”Insomma, con 60 milioni all’anno per 20 anni, cioè 1 euro richiesto a ogni cittadino italiano da qui al 2034, si continuerà a finanziare un’opera ambientalmente dannosa e anti-competitiva, mentre – come ha scritto Carlo Stagnaro sul quotidiano Il Foglio, “sarebbe più sensato distribuire i 60 milioni corrispondenti al primo anno di incentivazione a ciascuna di loro 60 mila euro a testa! in modo da metterli nella condizione di trovare un altro lavoro”. Un altro messaggio incomprensibile indirizzato agli investitori stranieri.


NIENTE TREGUA CON IL FISCO........
fine estratto

Ora da L'Infiltrato che riprende da Dagospia:

Il progetto dei Bankster e' il seguente: prendiamo tutti i crediti problematici che abbiamo elargito in questi anni a palazzinari, amici degli amici e falliti vari e avariati e su progetti sballati e li mettiamo in una scatola (società di scopo). Successivamente lo Stato Italiano garantisce che questi crediti non siano effettivamente esigibili pagherà il conto. In questo modo le banche italiane si scaricheranno delle sofferenze creditizie e chi paghera' il conto, nel corso degli anni, saranno tutti i contribuenti.


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