mercoledì 3 luglio 2013


Il governo italiano, per salvare le banche, intende abbassare le pensioni già erogate. Anche quelle su cui gravano già mutui e prestiti. L’unica eccezione saranno probabilmente quella più basse, le sociali o poco più.E’ quanto si evince dalla risposta data giovedì alla Camera dei deputati dal sottosegretario al Lavoro Carlo Dell’Aringa (Pd) ad un’interpellanza del deputato Andrea Giorgis, anch’esso democratico.Con una palese violazione della Costituzione (riscrivere ex post le regole con le quali i lavoratori sono già andati in quiescenza), l’economista-ministro ha preventivato una cosiddetta “rimodulazione” delle pensioni già in corso.Evidentemente livellare verso la povertà la gran parte del popolo italiano è un atto “democratico”. I redditi d’oro non soffriranno granché. 

29 Giugno 2013 Rinascita

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