giovedì 7 luglio 2011

"Il Punto", rubrica a cura di Monia Benini
In foto la cartuccia del Cs sparato sui manifestanti

a seguito:


- Giù le mani dalla Val Susa e dalle nostre tasche di Nando Rossi


- No Tav di Alessandria torturati dalla polizia

- Assassini della verità, ma pacifisti quando serve

Il governo vuole il TAV e anche l'opposizione quando era maggioranza sosteneva la necessità di un'opera inutile, costosa e dannosa. Dopo la manifestazione nazionale del 3 luglio, ministri, rappresentanti del PD e dell'IDV si sono subito profusi in encomi alle forze dell'ordine attaccando i criminali, i violenti e i ribelli della Val si Susa che si oppongono alla devastazione della loro valle e delle finanze pubbliche. Sì, perchè contrariamente a quanto spacciano i media, il finanziamento europeo è del tutto marginale rispetto ai miliardi che gli Italiani dovranno pagare per una nuova linea di trasporto merci, quando già oggi la capacità delle infrastrutture esistenti è ampiamente sottoutilizzata. Il popolo della Val di Susa e tanti Italiani sono per la vivibilità della valle e quindi si oppongono al TAV. In un paese democratico e civile, basato sulla sovranità popolare come beffardamente scritto nella Costituzione, questa volontà diventerebbe legge. Ma sisa...l'Italia è tutt'altra cosa.

Il Punto di Monia Benini


Riassunto audio e video della diretta da Chiomonte
Ecco come sono andate le cose alla manifestazione NO TAV del 3 luglio 2011 a Chiomonte. Oltre la mistificazione orchestrata e propinata dai media c'è una verità che i video di chi era presente testimoniano senza infingimenti.
 

Giù le mani dalla Val Susa e dalle nostre tasche

Due riflessioni sul 3 luglio in Val Susa:

Grillo ha sbagliato a parlare di "Guerra civile"e farebbe bene ad ammetterlo... anche perché ha l'attenuante... dello sdegno, poiché mentre lui iniziava il suo discorso di solidarietà con i diritti dei valsusini, ad alcune centinaia di metri le forze (per quel giorno) del DISordine, bombardavano i manifestanti (io stesso confesso di aver provato una rabbia enorme nel vedere le nubi azzurrine di gas lacrimogeno e quelle bianche, "irrespirabili", come personalmente verificato circa un'ora dopo, quando toccò anche a noi, e non mi vergogno di aver maledetto mandanti e sicari). Ancora a giustificazione della rabbia di Grillo, e nostra, sta il fatto che arrivavamo a Domenica in un clima già "caldo", prodotto: dalla militarizzazione della valle; dal mezzo militare che non avrebbe dovuto circolare su quella strada e che invece , due giorni prima, aveva travolto e ucciso una persona; dalle funzioni corporali che poliziotti e/o militari avevano lasciato "come ricordo" nelle tende dei valsusini che presidiavano i cantieri, e che erano stati assaliti e cacciati a forza di gas e manganellate; nonché dalle spudorate menzogne con cui i giornali e le TV delle lobby finanziarie e dei PRENDITORI di Stato continuavano, e tuttora continuano, a definire utile un'opera non solo
perfettamente inutile, ma addirittura dannosa per la salute e la qualità della vita dei cittadini che abitano nella "strettoia" della Val Susa, lavori affidati a società sospettate di legami con la criminalità organizzata. La manifestazione è stata un enorme successo di partecipazione popolare. In circa 100.000 persone, eravamo in Val Susa senza farci intimidire dal terrorismo precedentemente fatto dagli assalti della polizia e dalle funeste previsioni dei media. Ma, purtroppo, l'obiettivo di far sapere al paese la realtà della "TRUFFA TAV" non è stato raggiunto; quella frase di Grillo è stata presa a pretesto, insieme alla scientifica montatura del caso "Black Block" (alcuni soggetti "palestrati" non so se avessero il tesserino in tasca o l'avessero lasciato sul blindato), per continuare a non parlare nelle Istituzioni e nei media, nel merito della GRANDE OPERA, voluta da chi lavora per i comitati d'affari che succhiano denaro pubblico (e da chi ingenuamente "abbocca" alle "balle" moderniste ed efficentiste), ma destinata a produrre sfracelli e ad indebitare gli italiani di questa e delle prossime generazioni con cifre per ora cautamente stimate in oltre 20 miliardi di € (quindi rinunciando all'acquisto dei nuovi aerei cacciabombardieri americani "F 35" ed alla TAV, non ci sarebbe nemmeno bisogno della stangata finanziaria da 40 miliardi, di cui partiti e media parlano da mesi, se poi uscissimo anche dalle guerre Usraeliane, dell'Afghanistan e della Libia, ci rimarrebbero pure dei soldi ).
Mentre rivolgo un sincero e sentito ringraziamento agli amici co-manifestanti , sindaci, cittadini iscritti a partiti del CENTRODESTRASINISTRA, compreso quanti con orgoglio portavano le bandiere di Rifondazione e Verdi (anche se s'era detto di non portarle...), ritengo necessario porre in evidenza una contraddizione.

I loro partiti, insieme alle logge massoniche ed ai proprietari dei media, sono i pilastri del sistema del capitalismo totalitario, gestito dalle lobby finanziarie. Le prove sono infinite, ma questa della VAL SUSA è "da manuale". La grande finanza vuole che l'Italia, come gli altri Stati da lei gestiti si indebitino (per far lavorare le proprie banche e per lucrare sugli interessi di quel debito, che le loro agenzie di Rating hanno il compito di elevare continuamente) per infilargli il CAPPIO AL COLLO del debito con cui costringerli ad assentire alle proprie scelte geopolitiche, militari, culturali, economiche e commerciali. Non sono forse partiti per cui tifano i nostri amici "bravi cittadini"ad aver bisogno delle banche e dei media di proprietà della Lobby ? Che prezzi pagano per questi "favori" ? Non sono forse i loro partiti ad aver ora eletto Fassino che, con gli Elkan alle spalle, è il maggior sostenitore delle bande pro-TAV ? Non fu il Centrosinistra a nominare ministro delle Opere Pubbliche, il maggior fautore del TAV, Antonio Di Pietro ? (sì proprio lui!! Anche se Grillo solo ora si accorge di aver sbagliato a sostenerlo). La questione quindi...ulteriormente chiaritasi con i commenti pro TAV dei partiti del centrosinistra, solo in parte mascherati dalla priorità data al "tutti uniti contro i Black Block della Val Susa" (ancora oggi !!) , è che ...se tornasse Prodi o

Di Pietro o Vendola ...farebbero il TAV , con forse l'unica variante che ... sotto la spinta del movimento NO TAV( che, statene certi, non mollerà), raddrizzerebbero una curva o limerebbero qualche decimale o punto percentuale sulla grande ruberia organizzata dalle lobby finanziarie.

Tante "brave persone" libere o forzatamente impigliate nelle clientele dei partiti del CENTRODESTRASINISTRA, non sanno uscire dal labirinto del sistema, e continuano a cercare nuovi dirigenti e/o persone più o meno oneste e capaci, in questo o quel partito. Passano così anni della propria vita a fare un uso inadeguato ed improduttivo dei propri saperi,spendendosi nell'insquire qualche miraggio o a tentare di "conquistare la maggioranza dall'interno" della macchina organizzativa di questo o quel partito. Queste persone sono i "paraventi" del sistema, insieme a quanti alle elezioni scelgono di votare il personaggio "pulito" o "di sinistra" che i media (di proprietà delle lobby finanziarie e affaristiche) gli indicano come "meno peggio".

Il Gran Maestro della Massoneria ha dichiarato di avere adepti dentro le oligarchie di tutti i partiti. Nel PD hanno stabilito che non c'è incompatibilità tra essere massoni ed essere PD (figuriamoci l'altra banda, quella che gioca nella zona del centrodestra); per non parlare di socialisti, repubblicani e verdi di complemento (su massoneria e partiti ho una causa legale, ancora aperta, con il tesoriere e con il "segretario generale" del PdCI). Questi partiti sono irrecuperabili, col tempo si sono impigliati e saldati al sistema. Per uscirne dovrebbero poter non essere RICATTABILI e/o PERSEGUIBILI, dalla grande finanza e dai suoi "servitori" nei servizi segreti, italiani ed esteri, nella Finanza (intesa come guardia di...) e nella malavita organizzata.

Scritto da Fernando Rossi
Per il Bene Comune



Le forze dell’ordine minacciano e torturano psicologicamente in una caserma mediattivisti No Tav di Alessandria

Ieri pomeriggio quattro mediattivisti alessandrini si sono recati in Valle di Susa per proseguire un lungo lavoro di documentazione e inchiesta che da alcuni anni svolgono sulla lotta No Tav. L’intento era quello di raccogliere interviste fra la popolazione e di documentare se fossero ripresi i lavori all’interno dell’area della Maddalena dopo la manifestazione di Domenica 3 Luglio. Nei pressi di Sant’Antonio, dove si erano recati per verificare lo stato dei lavori del cantiere, sono stati intercettati da uomini dei Carabinieri Cacciatori “Sardegna” e invitati a seguirli nei pressi del “fortino” della Maddalena. In seguito, sono stati sottoposti a perquisizione personale ed è stata perquisita la macchina di uno dei 4 mediattivisti alla ricerca di armi e materiale esplosivo. L’unica pericolosissima arma che è stata rinvenuta è stata una delle videocamere della redazione di Alessandria in Movimento che è stata sequestrata. In seguito sono stati condotti al Commissariato di Bardonecchia, dove sono stati evidentemente visionati i filmati interni alla videocamera che conteneva i video della conferenza stampa del movimento No Tav tenutasi il 4 Luglio, la conferenza stampa dell’attivista bolognese che ha denunciato le violenze subite dalle forze dell’ordine e alcuni filmati del corteo partito da Chiomonte. Saranno rimasti sicuramente delusi di non aver trovato nessun filmato delle violenze commesse dalla polizia il 3 Luglio, dei lacrimogeni sparati ad altezza uomo e della legittima resistenza dei manifestanti. Sicuramente non hanno gradito la testimonianza di Fabiano ed hanno incominciato a insultare e minacciare ripetutamente i mediattivisti. “Zecche di merda”, “Intanto vi ammazziamo di botte come abbiamo fatto col vostro amico di merda”, “Adesso ve la facciamo pagare per i sassi che avete tirato il 3 Luglio” e, cosa gravissima, si sono rivolti all’unica ragazza con frasi di questo tenore:”Però sei carina per essere una zecca”, “Stasera passiamo la notte insieme nel mio appartamento di Bardonecchia”. Soltanto dopo ore di tortura psicologica e di interrogatorio i 4 mediattivisti sono stati rilasciati con in mano un foglio del sequestro della videocamera. Questi i fatti accaduti ieri a cui ci permettiamo di aggiungere alcune brevi considerazioni.

Fa male constatare che a 10 anni dalle violenze commesse dalle forze dell’ordine a Napoli e Genova, le caserme continuino ad essere luoghi di minaccia verbale e tortura psicologica e fisica a danno di persone inermi. La degna prosecuzione delle violenze che abbiamo visto durante la manifestazione del 3 Luglio e delle violenze subite dall’attivista bolognese che siamo orgogliosi di aver documentato con la nostra videocamera.

Ricordiamo a tutti che documentare dal basso le lotte del movimento No Tav è un diritto che dovrebbe ancora essere sancito dalla Costituzione e che questa è stata l’unica colpa di attivisti che da anni si occupano di comunicazione indipendente collaborando con diversi siti e blog fra cui alessandriainmovimento.info e globalproject.info. Non saranno certamente queste minacce e queste intimidazioni a fermare il prezioso lavoro di informazione che i quattro mediattivisti svolgono con passione e a titolo volontario.

6 Luglio 2011

Alessandria in Movimento

Assassini della verità, ma pacifisti quando serve

Chi ha avuto lo stomaco per riuscire a farlo, ha potuto godere in questi ultimi due giorni, della rappresentazione scenica “mandata in onda” dai media mainstream riguardo alla grande manifestazione  NO TAV di domenica 3 luglio in Val di Susa.
Dal fiume d’inchiostro dispensato a profusione e dal ragliare querulo dei mezzibusti in TV, tutti i lettori e gli ascoltatori che fossero stati all’oscuro dell’argomento, avrebbero potuto purtroppo cogliere solamente un vasto campionario di amenità assortite, finalizzate a rinchiuderli a doppia mandata all’interno dell’oscurità pregressa.
Non una testata o un TG che abbia ritenuto giusto contestualizzare quello che stava accadendo in Val di Susa, magari tentando di spiegare per quale ragione da 20 anni gli abitanti di una valle alpina stiano portando avanti una lotta che impegna le loro giornate e le loro notti, a detrimento degli affetti, della salute e del portafoglio.
Non una testata o un TG che si sia soffermato sui numeri straripanti di un corteo che raccoglieva aderenti da ogni angolo d’Italia e anche dall’estero, a dimostrazione di come sempre più persone stiano prendendo coscienza del senso di una lotta che riguarda gli interessi di tutti.
Non una testata o un TG che abbiano “posato gli occhi” sulla moltitudine eterogenea dei manifestanti, che comprendeva tutte le classi sociali, tutte le fasce d’età, tutte le sensibilità politiche, unite per l’occasione in un percorso comune che pennivendoli e cantastorie non sono assolutamente stati in grado di cogliere….

In compenso tutti i giornali e le TV, che quotidianamente tacciono in merito ai massacri compiuti dai nostri soldati in Libia ed in Afghanistan, per ordine di Washington, che fingono sistematicamente di dimenticare che l’Italia è un paese in guerra, che domenica non hanno visto le forze dell’ordine tirare pietre dai cavalcavia (nonostante in rete esistano filmati a profusione che documentano l’accaduto) e non si sono accorti dei poliziotti che lanciavano i lacrimogeni ad altezza uomo , colpendo in faccia i manifestanti, e non sono a conoscenza del fatto che in Val di Susa i cittadini sono stati gasati con un gas tossico vietato dalla convenzione di Ginevra (mentre in rete la cosa è documentata da almeno una settimana), e si sono scordati di raccogliere le testimonianze dei feriti, torturati dalla polizia prima e dopo il ricovero in ospedale, ed erano voltati dall’altra parte quando qualche teppista in divisa defecava sulle tende  del campeggio, o dormivano mentre il camper del movimento NO TAV veniva dato alle fiamme , e si appisolavano di fronte agli anziani che non respiravano e alle ragazzine che vomitavano in mezzo al gas.
Si sono scoperti improvvisamente pacifisti, scandalizzati e intrisi di “genuino” stupore, di fronte alle orde di black block che a loro dire avrebbero assalito selvaggiamente le forze dell’ordine, barricate da tutto il giorno all’interno di un fortino inespugnabile.
Pacifisti pronti, solo allora, a condannare fermamente qualche microgrammo di violenza, sopraggiunto come conseguenza delle tonnellate che erano passate dinanzi ai loro occhi quando pacifisti ancora non erano. Unici veri black block dell’informazione (gli altri allignano solamente nella fantasia della “buona stampa”) pronti ad assassinare la realtà per il tozzo di pane pietosamente lanciato dal padrone.
Pacifisti per una notte, passata a scrivere articoli spazzatura e montare servizi che trasudano vergogna, con l’intento di produrre indignazione nell’opinione pubblica ed incanalare il dissenso laddove esso non possa nuocere. 

E dal giorno dopo nuovamente guerrafondai, o ciechi, o colpiti da paralisi cerebrale, quando la vera violenza meriterebbe di essere raccontata.
Scritto da Marco Cedolin

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