giovedì 31 gennaio 2013


di G.Colza
Mariuccio Bce che ci dice che lui ha la situazione sotto controllo e sa perfettamente come sono messe le banche in Europa, quanti sono i derivati eccetera. Cosa mai potrebbe andare storto?

In effetti, siamo tutti più ottimisti, finalmente. Lo spritz scende e ci solleva, i tiggì ci propinano l’oroscopo della ripresa, con i vari esperti e le loro previsioni: fra tre mesi, forse quattro…la crisi è quasi finita, bla bla. Blob.

I mercati salgono e confermano. Una noia mortale. Negli Usa si mettono d’accordo per evitare il fiscal cliff. E noi dove siamo? Siamo fritti, lo ricordate? Yes, noi abbiamo il fiscal blob.

Siamo il paese più tassato d’Europa. La ripresa? Facciamoci una risata. Una bella risata, che almeno fa bene alla salute. Ecco a voi la pressione fiscale sulle aziende, in Europa[1].

(VEDI FOTRO SOPRA)
Buon divertimento:
In Italia la tassazione media di un’azienda sfiora il 70% (68,3%), contro il 43% medio in Europa. Chi l’avrebbe mai detto. Roba che ti vien voglia di darti da fare e contribuire
alla ripresa. E nel mondo, dove siamo? Nella speciale classifica[1] che tiene conto sia del carico fiscale (45% la media mondiale), che del numero di adempimenti e del tempo perso necessario per adempiere, l’Italia svetta al 131° posto su 185 paesi.
Un trionfo.
Con un po’ di sforzo la prossima volta potremo acciuffare i paesi che ci precedono in classifica: Bielorussia e Iran (129). Più difficili da raggiungere invece Haiti (123) e Guyana (118), che come tutti sappiamo hanno una struttura di governo più evoluta e basata sulle semplificazioni burocratico amministrative. Irraggiungibili esempi di efficienza il Bangladesh (97) e il virtuoso e notoriamente business friendly Afghanistan, al 94° posto.

Quale imprenditore non vorrebbe metter su un’azienda laggiù?

Per fortuna ci possiamo consolare, che siamo posizionati un po’ meglio di Tanzania (133), Zimbabwe (134), Romania (136) e Paraguay (141).

Come dite? Ma i mercati salgono e quindi la ripresa è dietro l’angolo? Oh, certo. Ne parliamo la prossima volta. Ora scusate devo sentire i tiggì con le dichiarazioni della gente che conta, quella che vede una luce in fondo al tunnel.

fonte: Bassa Finanza

lunedì, gennaio 28, 2013
Dimenticate la bolla immobiliare, le obbligazioni o i derivati ??… La frode è la più grande bolla di tutti i tempi
La bolla immobiliare, che è scoppiata più o meno nel 2007  è stata la più grande bolla di tutti i tempi .
Molti sostengono che la bolla delle obbligazioni degli Stati Uniti ha superato la bolla immobiliare essendo la più grande di tutti i tempi.
Naturalmente, poiché il mercato dei derivati ??vale più di mille miliardi di dollari, e questi sono garantiti da beni reali  migliaia di volte inferiori, si può sostenere che i derivati ??sono la più grande bolla.
Ma se ci pensate sul serio, la più grande bolla della storia è la frode, perché comprende tutto quello che è stato citato sopra e anche di più.
In particolare, la crisi degli alloggi è stata causata dalla frode. Il governo ha incoraggiato la frode, e ha contribuito a nasconderla.
Vasti settori del mercato dei derivati ??sono manipolati dalla frode. Vedi questoquestoquesto e questo . Ma invece di reprimere la frode, il governo la sta sostenendo.
E la bolla delle obbligazioni è stata causa da tassi di interesse super-bassi. Vedi questoquesto e questo.
I bassi tassi di interesse – a loro volta – sono causati dalla politica di tasso d’interesse zero del governo e dalquantitative easing (alleggerimento quantitativo).
E come ha fatto il governo a vendere questi programmi? Dicendo che erano necessari per aiutare l’economia e creare nuovi posti di lavoro.
Ma in realtà, la politica dei tassi di interesse pari a zero è solo un altro piano di salvataggio occulto delle grandi banche. E il quantitative easing  aiuta solo la super-élite … e serve a danneggiare l’economia e i piccoli (Bernankesapeva già nel 1988 che il QE non funziona per gli scopi dichiarati).
In altre parole, la politica governativa dei bassi tassi di interesse si basa su una falsa dichiarazione sul loro scopo e sull’effetto probabile.
Infatti, gli esperti dicono che tutte le bolle sono attivate ??per frode.
Ma ci sono segnali che la bolla frode sta crollando.
La fiducia in molti governi e  istituzioni private sta crollando ai minimi storici. Perché? Perché la corruzione istituzionale è così dilagante che sta diventando evidente a tutti, da Joe Sixpack agli investitori dilettanti eprofessionali sofisticati.
Mentre i liberali tendono a diffidare delle grandi aziende e i conservatori tendono a diffidare del governo federale, siamo tutti d’accordo sul fatto che il malvagio rapporto simbiotico tra i due è il problema alla radice. In effetti, quando il governo e il corporativismo si fondono, è difficile per chiunque fidarsi di ciò che sta accadendo.
Quando i funzionari del governo sono corrotti esattamente come le imprese criminali che dovrebbero regolamentare, anche i media mainstream non possono più ignorarlo.
Non importa quanto duramente i servi lavorano per coprire i loro continui misfatti, la bolla frode alla fine scoppierà …
Fonte: Washington’s Blog 24 Gennaio 2013
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.it

ECCO LA RIPROVA di come si alimenta una bolla, e poi dobbiamo pagare le tasse 
Bravi Bravi keynesiani, 7+: Pil Usa Negativo con l’8% di Deficit. Sbooom, PIL USA N-E-G-A-T-I-V-O
30 gennaio 2013 Di 
Della serie l’avevamo detto noi!
Con buona pace dei keynesiani nostrani, nonostante la stampa di dollari a manetta il mega deficit pubblico all’8%, il debito esploso dal 60% al 105% del PIL. Gli Stati Uniti nel quarto trimestre 2012 hanno avuto una crescita del PIL N-E-G-A-T-I-V-A.
Accidenti vuoi vedere che ancora una volta è colpa dei tedeschi?
Signore e signori, per incominirae vorrei visualizzare quanto sono serviti gli stimoli keynesiani (cioè il deficit e il debito da piantare nel c**o ai propri figli)

oooops.
Bene, ma non vi preoccupate il denaro iniettato dalle banche centrali in questi 4 anni sta facendo il suo lavoro con la mega rotazione, ora vi spiego cosa significa: I triliardi che hanno gonfiato la più grande bolla di tutti i tempi, ovvero la bolla sui debiti sovrani si stanno trasferendo in borsa ma ooooops, l’economia reale va male e quindi non c’è da aspettarsi molto dagli utili societari.
Indovinate cosa resta?
Commodities.
La rotazione finale avverrà sulle commodity. Il petrolio ha già prezzi assurdi visto che se ne produce sempre di più (in america non sanno letterlamente più dove stoccarlo, non sto scherzando) e se ne consuma sempre di meno, poi toccherà a tutto il resto,  e indovinate alla fine quale sarà l’ultimo asset su cui si butteranno tutti.
Che cosa da sempre è riserva di valore, moneta di ultima istanza, rifugio sicuro ancestrale.
Eh su dai, che ci arrivate.
 da AGI

(AGI) – Washington, 30 gen. – Nel quarto trimestre il Pil Usa subisce una contrazione dello 0,1%, a fronte di un atteso incremento dell’1,1% e dopo il +3,1% del terzo trimestre.
  Si tratta della prima contrazione dell’economia Usa dal secondo trimestre del 2009. Nonostante il passo indietro nel trimestre conclusivo il Pil statunitense nel 2012 e’ cresciuto del 2,2%, contro il +1,8% del 2011. Nel quarto trimestre i consumi sono cresciuti del 2,2% e gli investimenti sono saliti dell’8,4%, mentre l’export e’ sceso del 5,7%, registrando la prima flessione dal primo trimestre del 2009. Giu’ del 3,2% anche le importazioni. (AGI) .

A coronamento di quanto sopra, riporto un estratto dall'articolo di Andrea Cavalleri IL MOSTRO (non è l’inflazione ma il bilancio delle banche) pubblicato su Stampa Libera che consiglio di leggere integralmente:

 Dunque tutto il denaro che esiste, esiste in forma di debito su cui si paga un interesse. Ma lo stipendio che si percepisce, la vendita di un immobile, gli affari dei commercianti…come è possibile dire che sono soggetti a interesse? L’interesse si paga senza vederlo, sotto forma di tasse, oppure nascosto nei prezzi al consumo (NOTA 1) Perciò, globalmente, il sistema funziona così: la banca emette tutto il denaro, lo chiamiamo 100. E vuole l’interesse (supponiamo) del 5%. Se tutto il denaro che esiste è 100, come fa la società a restituire 105? Semplicemente non può. Se la banca accettasse come quota interessi un chilo di pane, un cesto di fragole, due schiavi nubiani che arieggiano l’ufficio del direttore con i loro larghi flabelli, allora si potrebbe. Ma la banca non li accetta, no, no, la banca vuole proprio e solo il denaro, che è l’unica cosa che, per legge, nessun membro della società civile può produrre. Se un cittadino stampasse un po’ di denaro da gettare come offa agli insaziabili trangugiatori di interessi, sarebbe un falsario, perché il denaro è l’unica cosa che può produrre la banca e può produrlo soltanto lei. Per questa ragione si crea il paradosso che persino la crescita economica aumenta il debito. 

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