Obama firma un altro ordine esecutivo dittatoriale, imponendo le politiche per affrontare il cambiamento climatico già screditate
Un altro atto di arrogante violazione dell'articolo I sezione I della Costituzione
Kurt Nimmo
Infowars.com
November 2, 2013
L'amministrazione Obama venerdì ancora una volta ha mancato di rispetto alla Costituzione, firmando un ordine esecutivo che elude il Congresso ed il popolo americano.
L'ultima mossa ignora bellamente la decisione presa dal Congresso nel 2009 di non introdurre un sistema "cap-and-trade" (ndt un sistema che fissa dei limiti alle soglie di inquinamento e stabilisce una serie di "ricompense" alle aziende virtuose le quali possono poi commerciare le licenze ad "inquinare") che avrebbe presumibilmente scoraggiato l'emissione di gas serra. La proposta di legge Waxman-Markey è passata alla Camera ma è stata sconfitta al Senato. A quel tempo, i democratici controllavano entrambe le aule del Congresso.
L'ultimo ordine esecutivo, incostituzionale, stabilisce che una task force composta da agenti statali e locali sia incaricata di " indicare all'amministrazione le modalità di risposta a gravi tempeste, incendi, inondazioni e altri potenziali effetti del cambiamento climatico" secondo quanto riferito da Fox News.
L'ordine esecutivo riunisce i più svariati eventi climatici estremi sotto la screditata rubrica del cambiamento climatico. Autorizzerà la costruzione di nuovi codici federali sotto la dicitura sostenibilità "Agenda21" e promette di "affrontare impatti climatici e bisogni infrastrutturali". Il provvedimento è stato lodato dall'EPA e dal suo amministratore, Gina McCarthy, che ha dichiarato che servirà come "linea guida per il lavoro dell'agenzia" e obbliga la nazione ad affrontare quelle che si ritiene possano essere "sfide del clima".
L'ordine esecutivo tratterà i trasferimenti dal governo federale agli stati, qualora questi si rifiutino di firmare le ultime proposte ingannevoli sul clima. "Diffonderà nuovi cambiamenti sull'uso della terra e sulle politiche di risorse", "riportare l'attenzione sulle informazioni sul cambiamento climatico ed il loro uso al fine di spingere una nuova agenda all'interno di ogni priorità del governo federale", e, cosa estremamente importante, renderà immuni queste politiche da ogni impugnazione stabilendo "una nuova organizzazione interna per coordinare gli sforzi durante un sequestro governativo ed eventuali futuri shutdown"
Uno studio dello scorso anno smonta il grafico a "mazza da hockey" di Al Gore sul riscaldamento e conclude che i risultati statistici sul cambiamento climatico prodotti dal Pannello intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC) e associazioni correlate sono "abbastanza sbagliati".
I dati elaborati agli inizi di quest'anno dal Centro ricerche della Nasa di Langley, scrive Ethan A.Huff per Natural News, rivelano che "tutti quei gas serra che Al Gore e gli altri imbroglioni del riscaldamento globale imputano come causa del surriscaldamento e della distruzione del pianeta stanno in realtà raffreddando quest'ultimo".
L'articolo I Sezione I della Costituzione stabilisce senza ambiguità che il Congresso, non l'esecutivo, detiene il potere legislativo. Un ordine esecutivo non costituisce legislazione legittima.
" Un ordine esecutivo è una politica o procedura emessa dal Presidente, un regolamento che si applica solo ai dipendenti della componente esecutiva del governo", nota il Centro Decimo Emendamento. "Quando un presidente emette un Ordine Esecutivo incostituzionale ed il Congresso permette a tale ordine di rimanere in vigore violano il giuramento di preservare, proteggere e difendere la Costituzione"
Traduzione a cura di Barbara Notav
LINKS originali nell'articolo di INFOWARS
E pensare che i nostri eruditissimi giornalisti di regime citano gli USA come esempio di democrazia e libertà e non osano pensare che sono il peggior sistema politico criminale di tutti i tempi al punto che Hitler,secondo me,era addirittura un gentiluomo.
RispondiEliminaCiao Piero,
RispondiEliminasono d'accordo con te, ma i pennivendoli nostrani sono solo dei leccaculo e disonorano la professione del giornalista. Sono semplicemente ripugnanti