giovedì 21 novembre 2013

una cosa è certa, pare che il progresso sia sempre più contro la VITA (umana e non). Splendido il messaggio di Gianni Tirelli e Roberto Ruggeri nell'articolo sotto riportato UN DOLOROSO INFINITO RIMPIANTO.
Consiglio anche  In tutto il mondo avanza il rifiuto degli alimenti OGM  
Barbara

La “Monsanto”, figlia prediletta di Satana

di Gianni Tirelli

Da una parte c’é l’industria chimica in forte espansione – dall’altra la natura, in forte estinzione!! Questa equazione fa rabbrividire!! L’industria della chimica è la peggiore fra le moderne calamità, e i suoi effetti sull’ambiente tutto e sulla salute dell’uomo sono a tal punto devastanti, da essersi resa necessaria una chiusura forzata di tutte le fabbriche e il loro sistematico smantellamento.
La contaminazione del territorio, delle acque e dell’aria, hanno raggiunto livelli apocalittici che sono causa delle più svariate forme di patologie tumorali, neurologiche, e di una lunga serie di altrettante malattie, disfunzioni organiche, allergie, e disturbi di varia natura, che la moderna
scienza non è in grado di codificare, di comprendere, ne tanto meno curare – Tutto questo “moderno dolore”, è di fatto il prodotto della ricerca e
dell’innovazione scientifica, le cui controindicazioni, interazioni ed effetti collaterali, superano di gran lunga i benefici promessi, propagandati e garantiti come miracolosi, innovativi, ed esclusivi. Un imbroglio galattico, un’impostura infernale che ci perseguita da decenni, architettato e pianificato in nome della logica del profitto ad ogni costo e con ogni mezzo, e che non tiene in nessun conto il diritto alla salute dei cittadini, ma si accanisce con sadico piacere sulle loro speranze.
Il primo passo verso il cambiamento di una metamorfosi rivoluzionaria radicale della società dei consumi, sta nel riconvertire “l’industria agro alimentare”, nella semplice locuzione, “agricoltura biologica”. In realtà, “industria agroalimentare”, non significa nulla – una vera bestialità; quel subdolo esercizio di illusionismo, oggi molto in voga, che in veste di ossimoro, intende sdoganare il concetto di Male, affiancandolo al suo opposto.
Nel nostro caso, l’Industria rappresenta la morte e, “agro alimentare”, la vita. Parlo di due dimensioni distinte, opposte e contrapposte che, per logica e natura, si respingono e si combattono. Ogni sforzo finalizzato a fonderle fra loro (in virtù di perverse logiche volte all’interesse particolare e al potere), produce come risultato ultimo, l’azzeramento di ogni punto di riferimento e oggettivo parametro di giudizio e di comparazione, in mancanza dei quali, ogni confine etico e morale, viene superato, azzerando in noi la capacità di separare la libertà dalla licenza, il progresso dalla catastrofe ambientale e, in fine, la luce dalle tenebre.

La “Monsanto”, figlia prediletta di Satana, si pone a paradigma supremo di quel concetto di distruzione e di degenerazione, che lo stesso capital-liberismo condivide nel suo DNA, come eccellenze genetiche. E’ la rappresentazione plastica di come il “maligno”, da eccellente trasformista, pianifichi il suo progetto di sterminio, mascherandosi subdolamente sotto le vesti di un cognome dall’etimologia spagnola (Monsanto = Monte Santo), che all’apparenza interpreta un non che di sacro, di puro, incontaminato da ogni intrusione di natura malefica.
Diversamente, questa fucina del male, commercia quanto di più ingannevole si possa tramare, produrre, acquistare e consumare. Una fabbrica di morte e di dolore per definizione che, in pochi decenni, ha infettato in forma virale tutta la catena alimentare, dalla semina al raccolto. I breve, tutto il ciclo della nostra esistenza.
Monsanto è dunque un’impresa criminale, più volte condannata per la sua perversa attività industriale, in ragione di un composto tossico (PCB) miscela chimica ora proibita, ma che continua a contaminare il pianeta. Per 50 anni il PCB fu impiegato come liquido refrigerante dei trasformatori. Monsanto, che fu condannata per questo motivo, conosceva essere un prodotto altamente cancerogeno, però nascose le informazioni corrompendo e minacciando di morte. Così nasconde i dati a riguardo dei suoi prodotti, mente e falsifica i resoconti; ma non solo questo. Ogni volta che scienziati indipendenti tentano di fare il loro lavoro di ricerca sui transgenici, ricevono pressioni, minacce o perdono il posto di lavoro.
La stessa storia si è ripetuta con due erbicidi prodotti da Monsanto, che formarono il cocktail chiamato “agente orange” (agente arancio) utilizzato nella guerra del Vietnam. Sapevano della sua tossicità ma lo usarono ugualmente. Non solo, alterarono gli studi fatti per nascondere la relazione tra diossina e cancro. È il modus operandi ricorrente della Monsanto. Alcuni dicono che questo avveniva nel passato, però non è così! E’ un modo di ottenere profitti, ancora uso. L’azienda non accettò mai il suo passato e le sue responsabilità. Negò sempre tutto. Questa è la sua linea di condotta. Oggi la stessa cosa accade con i cibi transgenici e il Roundup.

Tutti i semi transgenici esistenti sono controllati da sei imprese: Monsanto, Syngenta, DuPont, Dow, Bayer e Basf. Sono multinazionali del settore chimico che si impadroniscono delle compagnie di grani per controllare il mercato agricolo, vendendo semi che si legano ai pesticidi che esse producono (erbicidi, insetticidi, ecc.).
Oltre a Monsanto, tutte hanno una storia criminale che include, tra gli altri reati, gravi disastri ambientali e contro la vita umana. Tutte, una volta scoperte, hanno cercato di rifuggire le proprie colpe, tentando di deformare la realtà con menzogne e/o con la corruzione. Il fatto che tutti gli OGM siano omologati e che la contaminazione è un delitto efferato premeditato, significa che qualunque paese autorizzi gli OGM, di fatto consegna la propria sovranità alle decisioni di alcune multinazionali che agiscono secondo loro esigenza di lucrare. Inoltre, trattandosi di queste imprese, autorizzare la semina di OGM vuol dire consegnare i semi, i contadini e la sovranità alimentare, a un pugno di criminali in grande scala.

L’obiettivo di Monsanto è controllare la catena alimentare globale. I cibi trasngenici sono il mezzo per raggiungere questo obiettivo. I brevetti la via per ottenerlo. La prima tappa della “rivoluzione verde” già si è conclusa – fu quella delle piante ad alto rendimento con l’utilizzo di pesticidi e relativo inquinamento ambientale. Ora siamo nella seconda fase di questa “rivoluzione” dove la chiave sta nel far valere i brevetti sugli alimenti. Questo non ha niente a che vedere con l’idea di alimentare il mondo. L’unico fine è aumentare gli introiti delle grandi coorporation. Monsanto guadagna in tutto e su tutto. Ti vende il pacchetto tecnologico completo, i semi brevettati e l’erbicida obbligatorio per quel seme.

La Monsanto è l’avamposto strategico di Satana, in marcia lungo la strada tracciata dal Capital/liberismo che ha fatto terra bruciata di quell’impianto etico connaturato all’origine, in modo di facilitare la sua escalation e sgombrare dal campo ogni ostacolo di natura morale che potesse rallentare la su avanzata verso il dominio sul mondo.

La Monsanto e sorelle, andrebbe immediatamente bombardata, ma nessuno al mondo si prenderà mai questa briga.
Al punto in cui siamo (di non ritorno) non ci resta che attendere il giorno della fine, comodamente seduti sul divano delle libertà irrise e perdute.
Oltre la coltre

UN DOLOROSO INFINITO RIMPIANTO
Posted By Gianni Tirelli On 18 novembre 2013 

Anche il concetto di fortuna è diventato relativo, allineandosi a tutto il resto. C’è chi si reputa fortunato ad abitare in città, avere un lavoro in fabbrica e poterci andare in automobile percorrendo ogni giorno un ora di strada – abitare in un condominio di trentasette piani e avere sotto casa un centro commerciale, avendo così la possibilità di acquistare tutto ciò che serve, considerato che ogni minima cosa ha un costo in denaro. C’è chi si reputa fortunato, di poter acquistare cibi confezionati, surgelati, liofilizzati, “perché ti fanno risparmiare tempo”si afferma, e spendere un po’ di più, perché “sono di marca “, e sul cibo non si deve risparmiare!!!

C’è chi si reputa fortunato di crescere i figli in un ambiente “civile”, poterli educare a vivere in una società evoluta, tecnologica e caotica, ringraziando ogni giorno il “progresso” che ci ha portato a vivere una vita più lunga!!! e poter arrivare alla pensione!!!, così da godersi gli ultimi anni in santa pace, coltivando un hobby, sempre se la salute lo consentirà.
Ma niente di tutto questo banale organigramma, sarà capace di produrre felicità e speranza.
Se nel tuo cuore non è radicato un profondo e passionale amore verso la natura, consapevole di tutti gli effetti straordinari che un tale sentimento produce, il tuo, è un cuore vuoto. Potrai quindi credere di amare i tuoi figli, immaginare di poterli proteggere e decidere per loro il meglio di ogni cosa, di saperli educare e consigliare, ma niente che sia il loro bene, troverà conforto.
Potrai credere di amare la tua donna, il tuo uomo, di programmare un futuro, di fare le scelte giuste, pensando di sapere discernere il bene dal male, il falso dal vero, e la libertà dalla licenza, ma niente che sia qualcosa vagamente vicino alla felicità, potrai mai ottenere.
Se nel tuo cuore non è radicato un profondo e passionale amore verso la natura, tutto ciò che otterrai dalla vita, non sarà, che un doloroso e infinito rimpianto.

GJTirelli/Roberto Ruggeri

3 commenti:

  1. grazie a te per l'apprezzamentio, ma io non ho fatto niente, non avrei mai saputo scrivere bene come i due autori ......

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  2. Anche il fatto di metterli sul blog e un cosa importante. Ho trovato il tu blog per caso e adesso, traduco le notizie che trovo qui per i rumeni. Dovresti mettere qualcosa che parla della stronzzata che vogliono fare a Rosia Montana in Romania. http://www.youtube.com/watch?v=anmmpAhD3Ig

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