domenica 25 maggio 2014

Ad urne ancora aperte, i due principali quotidiani d'Italia, Repubblica e Corriere sui loro siti internet non hanno mancato di "suggerire" tramite titoli quali: " Europee Merkel ok, Syriza vola", che sarebbe stato opportuno rafforzare quel partito sedicente anti austerità che in Italia è rappresentato dalla Lista Tsipras la quale, stando ai sondaggi avrebbe difficoltà a superare lo sbarramento.

Ma il terrorismo mediatico contro gli euroscettici era già partito giovedì, con un'Ansa che riporto sotto, avvisando che lo Spread era carico, soprattutto in Francia dove il partito euroscettico della Le Pen era probabile vincitore.

Le urne sono ancora aperte, ma già si profilano le tendenze, riassunte dal giornale Sole24ore:

Il Primo Ministro francese Valls ha decretato: "Questa sera è un momento grave".

Tradotto: Popoli, NON POTETE VOTARE CHI NON SVOLGE IL RUOLO DI SCIUSCIA' DELLA FINANZA

Come non dimenticare poi, il recente attentato a Bruxelles nei pressi del Museo ebraico ed in Sinagoga. Riporto integralmente sotto l'esaustiva quanto plausibile analisi di Enrico Galoppini a riguardo. Dal commento riportato da un membro della comunità ebraica sembra che in Europa sia in atto una violenta repressione contro gli ebrei. Vorrei ricordare che in Europa essi dispongono di un parlamento dedicato, cosa che non hanno musulmani o qualunque altra minoranza etnica o religiosa. 
Sarò diffidente, ma troppe volte nella storia si sono verificati episodi violenti che hanno visto vittime del fuoco amico le persone che il potere intendeva  proteggere per raggiungere scopi più alti.
Accadde quando ad esempio si "dovette" intervenire in Libia, vedi Siria ed Ucraina solo per citare i casi più recenti.

Il fatto è che il potere si è sempre comportato in questo modo, vive di inganni e mistificazioni.

Questa Ue delle banche e della finanza, vuole continuare a depredare e ammazzare senza soluzione di continuità e grazie all'euro che impone la morte. E' chiaro che si senta minacciato dall'euroscetticismo che intende DISARMARE il potere dell'elite, quell'1% cancellando l'euro ed i trattati.

Non sono bastati i servi sciocchi, quelli che fingono di contestare la Ue, che chiedono di "rinegoziare o rivedere" i trattati sapendo BENISSIMO che con i bari non si ha alcuna chance di spuntarla.
Quello che il Corriere vede come shock per il risultato (non ancora definitivo) francese, forse descrive meglio il loro shock nel constatare che gli europei NON SI SONO FATTI INCANTARE DA fumosi, vaghi, INFONDATI ANATEMI (sentirete ripetere fino alla paranoia parole come  rinascente nazismo, nazisti e fascisti ovunque e rei di ogni nefandezza ) rivolti contro chi contesta l'euro.

C'è da chiedersi, a beneficio di tutti coloro che tanto si indignano per "l'avanzata delle destre", COME mai le sinistre NON RAPPRESENTINO UNA MINACCIA PER IL POTERE.

Attenzione, nei prossimi giorni assisteremo ad una escalation della demonizzazione di questi movimenti. Si inventeranno le cose più assurde, già adesso, tali movimenti vengono descritti come "violenti" a prescindere, anche se l'unica colpa che si può loro attribuire, appunto è la volontà di INTERROMPERE il massacro e, date le reazioni scomposte ed irose della "società civile" per gli attacchi CONTRO L'EURO e la ferma volontà espressa da questi movimenti di uscire dalla moneta unica direi che hanno toccato il NERVO SCOPERTO, che l'euro è lo strumento principe con il quale viene annientato il futuro di milioni di persone. 
Come mai esprimono tanti timori per l'avanzata delle destre (mettendo nel calderone tutti coloro che detestano l'euro) MENTRE NON VERSANO MAI UNA LACRIMA ( a parte la Fornero nostrana) QUANDO DECIDONO DI TOGLIERE PENSIONI, SALARI, DISTRUGGERE IL LAVORO, NEGARE L'ASSISTENZA SANITARIA operando continui tagli alla sanità?????
Barbara



IL VECCHIO TRUCCO DELL'ATTENTATO ANTISEMITA ALLA VIGILIA DELLE EUROPEE
Postato il Sabato, 24 maggio 
DI ENRICO GALOPPINI

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Quale sia il “significato” di una sparatoria a Bruxelles nei pressi del Museo ebraico e della Sinagoga (1), che stando alle prime notizie avrebbe provocato almeno tre morti alla vigilia delle elezioni europee, è presto detto: “Europei, state attenti, comportatevi bene”. Cioè, “votate quelli giusti”.

I “media” riferiscono all’unisono ed ossessivamente di un “attacco antisemita” (questo deve stampigliarsi bene nella mente, anche se non si sa chi sono le vittime), ed i politici belgi per primi, tra cui il ministro degli Esteri che si trovava proprio nei paraggi a bere un caffè con la moglie, si sono detti “sconvolti”.

Renzi (2) non ha mancato di dire la sua, parlando di “barbarie nel cuore dell’Europa (3) in un momento così delicato per il nostro progetto comune”, citando “odio e violenza che covano”. Forse un nemmeno troppo velato riferimento al “violento” Beppe Grillo che rischia seriamente di farlo a brandelli - elettoralmente parlando - il giorno dopo?
Alcuni rappresentanti della locale “comunità ebraica” hanno fatto esplicito riferimento ad un altro comico con le idee molto chiare e senza peli sulla lingua entrato in politica ed additato come “antisemita” (Grillo non s’illuda: lo tengono d’occhio) (4): il “seminatore d’odio” Dieudonné, che nei giorni scorsi aveva suscitato il solito can can mediatico proprio in Belgio (5).

Intendiamoci, un atto del genere è sempre e comunque un gesto vile e criminale, chiunque ne sia il bersaglio, ma se vogliamo andare oltre l’aspetto emotivo (su cui punta il sistema) dobbiamo interrogarci sul luogo e la tempistica dell’accaduto, che sommati alla tipologia dell’obiettivo scelto non possono non destare inquietanti interrogativi.
Siamo infatti alla vigilia di elezioni europee (già cominciate per la verità in alcuni Stati) che stando alle previsioni danno gli “euro-scettici” in forte avanzata se non addirittura come vincitori in qualche Paese dell’Unione.

Quest’Unione Europea piace sempre meno alla gente: complici una moneta senza senso e l’afflusso sempre più massiccio ed irrazionale di “migranti”, la disoccupazione avanza, mentre il “rigore” soffoca la vita delle persone; così i decantati “diritti” che questa Europa avrebbe dovuto garantire ai suoi cittadini hanno lasciato il posto ad una “crisi” permanente che non sembra dispiacere affatto agli “eurocrati”, per i quali le “crisi” e le cessioni di sovranità sono passi avanti verso l’Europa, gli Stati Uniti d’Europa (Monti dixit).

Il Parlamento Europeo per il quale si è chiamati a votare conta poi come il famoso due di picche quando briscola è cuori, mentre “la Commissione” è intoccabile e sottratta ad ogni forma di controllo e di valutazione popolare. Siamo commissariati e non è un mistero. Comunque sia, veder salire la percentuale di europarlamentari dissidenti o in aperta rottura verso le linee dell’UE, col relativo significato politico di tale risultato elettorale e la prospettiva di defezioni dalla “zona euro” da parte di qualche importante Paese, non devono entusiasmare molto le élite europeiste.

Bisogna anche tenere bene a mente l’ideologia che sovrintende a tutto il “progetto europeista”: gli europei – oltre ad essere gli unici colpevoli d’ogni nefandezza in giro per il mondo – sarebbero solo buoni a scannarsi tra di loro, quindi va imposta loro una “pace perpetua” attraverso l’Unione Europea. Oltretutto, quando gli europei erano liberi di non essere “europeisti” si sono macchiati del crimine assoluto chiamato “Olocausto”.

Cerchiamo così di capire perché, proprio ora, un “attentato antisemita”.

Una cosa del genere, oltre a dare fiato alle trombe di chi mette costantemente in guardia dai “nazionalismi” e dai “rigurgiti fascisti e antisemiti” e  che adesso avrà buon gioco nel presentarsi come “moderato” e unico garante nei confronti di ogni “estremismo”, mira ad influenzare a livello inconscio gli elettori europei, che “educati” dalla scuola, dai media e dalla cultura all’autoflagellazione di sé e a considerarsi come eterni “colpevoli” (la “cultura della memoria”) subiranno un condizionamento subliminale, un ricatto moralistico, al momento di dire “no” a questa Europa delle banche e della camicia di forza chiamata “euro”.

Un’Europa, oltretutto, i cui Paesi sono stati ficcati a forza, uno ad uno , in una “alleanza” (la Nato) che con la “moneta unica” completa il carcere vero e proprio costituito da questa “Unione” che ora i suoi fautori vedono minacciata dal montante voto di protesta.

Ma non è tutto. Quest’attentato ad orologeria, arriva mentre il Papa sta accingendosi a rendere visita alle autorità israeliane e palestinesi, pertanto dovrà soppesare, più di quanto non avrebbe fatto, ogni sua affermazione, altrimenti verrà impallinato dai “media”, che tutto sono tranne che filo-cattolici.

Anzi, dovranno tutti, dai religiosi ai politici, fare atto di contrizione per non aver tenuto “alta la guardia”, non aver “vigilato” abbastanza su questa “deriva antisemita” che sta travolgendo l’Europa, al punto che un deputato ebreo belga ha affermato: “Per gli ebrei questo è un posto molto difficile dove vivere, non a caso molti giovani ebrei stanno lasciano il paese”.

Non si rende conto questa signora (nientemeno che “presidente della lobby europea delle donne”!) che è l’intero territorio dell’Unione Europea ad essere diventato “un posto molto difficile dove vivere” per tutti quanti? 
E lo è proprio perché quelli della sua combriccola spadroneggiano con una moneta di cui detengono l’assoluto potere e dettano legge con le loro fanfaronate ideologiche senza capo né coda. Ma lei – al contrario di noi “poveri cristi” - non avrà problemi, perché potrà sempre emigrare nella sua vera patria, esibendo il passaporto cortesemente concesso dalle stesse “autorità” che verosimilmente sono ben informate su questo recente “attentato antisemita”.

Come che vadano queste elezioni europee, la verità – al di là dei poveretti che ci hanno rimesso la pelle - è che gli eurocrati sono con l’acqua alla gola se devono ricorrere a questo consumato vecchio trucco. 

Enrico Galoppini

24.05.2014

1) http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2014/05/24/belgio-sparatoria-vicino-sinagoga-bruxelles-3-morti_ceefef66-abad-4771-a1eb-38e927997c1f.html

2) http://www.stampalibera.com/?a=27070

3) http://www.repubblica.it/esteri/2014/05/24/news/bruxelles_sparatoria_sinagoga-87078793/?ref=HRER3-1

4) http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45248

5) http://www.lemonde.fr/europeennes-2014/article/2014/05/04/belgique-un-congres-controverse-de-dieudonne-et-alain-soral-interdit_4411297_4350146.html

Spread a 200....e ti pareva
Eccovi un bel lancio ANSA, impegnata come tutti a fare terrorismo. L'arma? Il solito spread così bene utilizzato per fare fuori Berlusconi, quello che i registi di questo scempio non hanno compreso però è che l'arma spread è già carica. Non solo gli italiani si sono abituati al giochino ma li fa anche incazzare adesso...


(ANSA) - Mercati in fibrillazione, speculatori in azione, impennata degli spread verso nuovi picchi e borse in calo: la giornata odierna, complice l'inquietudine per l'approssimarsi delle elezioni europee, è iniziata così, all'insegna di brutti presagi sui mercati finanziari.  Così come quelli italiani anche tutti i bond dei paesi dell'Europa 'periferica' hanno oggi registrato forti pressioni, causate soprattutto, spiegano gli analisti, dai timori che se l'esito delle prossime elezioni mostrerà un dilagare delle forze anti europee questo potrebbe far deragliare la ripresa. L'aumento dello spread si è verificato ''in quasi tutti i Paesi, anche in Francia'', perché ''c'è un elemento di nervosismo sui mercati legato alla situazione europea e alle attese dei risultati elettorali'' ha spiegato in un'intervista il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. In Italia, in particolare, dopo due giorni di continua tensione, il differenziale tra il Btp e il decennale tedesco è tornato a scaldarsi anche questa mattina, arrivando addirittura a toccare i 200 punti base con un rendimento che ha superato il 3,30%. Ma dopo qualche ora la fiammata è progressivamente rientrata per finire con uno spread a quota 177,7 punti base in chiusura (rendimento al 3,198%). Il rialzo dello spread alla vigilia delle elezioni europee non preoccupa però i banchieri. Il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, ha spiegato infatti che "la speculazione è strutturale" anche perché "i grandi flussi finanziari si mettono in movimento in un secondo". Per cui ha invitato a mantenere "sangue freddo e testa fredda, la ragione non si stanca di combattere". Ma dal fronte politico da più parti la colpa della tensione sui titoli di stato è stata attribuita all'inquietudine per un'eventuale vittoria di Grillo.

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