Africa-Libia: La resa dei conti delle tribù
AFRIQUE – LIBYE. Compte rendu de la Conférence des tribus libyennes tenue à El-Azizia
Libia: El Azizia: L'informazione è stata intrappolata ( ndt catturata ) da tutte le agenzie di stampa. E per un buon motivo. La Conferenza delle tribù libiche che si è domenica 25-05-2014 e riunendo più di 2.000 capi tribù libici, fa paura. Infatti, riguardava la situazione che prevale attualmente in Libia. I Capi tribù hanno dietro loro oltre il 90 % della popolazione sotto la loro responsabilità. In questo momento, più della metà dei libici, quasi 3 milioni di persone, sono in esilio. Questo annuncio è uno shock per la famosa " comunità internazionale ", saccheggiatrice di beni libici. Nessuna sorpresa, AFP ha riferito,che gli Stati Uniti ha deciso di schierare una nave d'assalto anfibio, con mille soldati del Corpo dei Marines a bordo, vicino alla costa libica, per essere pronti a condurre una possibile evacuazione della sua ambasciata a Tripoli.
Prima di discutere i punti salienti di questa conferenza, abbiamo anche imparato che il nostra foulosophe ( ndt falsofilosofo ) nazionale, Bernard-Henri Lévy - Botul, il falsario che ha detto che " in quanto Ebreo " di aver " partecipato a questa avventura politica in Libia ", ci è ricaduto. Infatti, il più grande fantasista dei tempi moderni si è recato, il 22 maggio, molto discretamente, a Tripoli. E' rimasto per 2 ore all'aereoporto internazionale di Mitiga, dove ha incontrato il jihadista Ali Belhadj e alcuni responsabile. Si è trattato di negoziare il ritorno di Ali Zeidan l'ex Primo Ministro, per la spartizione del potere. La paura della riabilitazione morale e la presa di coscienza dei Libici gli ha fatto visibilmente paura.
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Il " Consiglio Supremo ", che si è riunito ad El Azizia, città commerciale di 300.000 abitanti situato a 55 chilometri a sud di Tripoli ha deciso:
1 - Scioglimento della Libyan National Congresso Generale.
2 - Abolizione di tutte le leggi approvate da questa struttura illegale ed anche quelle adottate sotto la minaccia delle armi dalle agenzie del governo.
3 - Abolizione di tutti i contratti e gli impegni sottoscritti dal governo, perché in contrasto alla sovranità del paese.
4 - Scioglimento delle milizie e divieto all'esercito ed alla polizia di distribuire armi. Ammettere che attaccare una regione od una tribù è come attaccare l'intero paese.
5 - Ritorno degli esiliati, instaurando un dialogo nazionale e l'amnistia per tutti coloro che non hanno il sangue libico sulle loro mani e che non hanno rubato beni o denaro.
6 - Rilascio di tutti i prigionieri e far decadere le accuse contro di loro.
7 - Sistabilire l'esercito la polizia ed il controllo alle frontiere.
8 - Aggiornamento dei documenti di identità per certificare la cittadinanza di chiuque si affermi legalmente libico.
9 - Indennizzo per tutte le vittime di guerra che avranno diritto a titolo di martiri.
10 - Si dà ordine ai militari ed ai poliziotti che si sono allontanati dalla loro missione di ritornare alle loro funzioni, di recuperare le armi delle milizia, e di assicurare la protezione delle zone tribali e di frontiera.
11 - Fare appello a tutte le organizzazioni internazionali affinché aiutino e proteggano la salvaguardia nazionale libica.
12 - Le tribù assicurano che rispetteranno gli interessi degli individui e delle nazioni in tutto il territorio libico.
13 - Le tribù rifiutano qualsiasi riunione o governo che agisca sotto qualsiasi bandiera, che non tenga in considerazione l'integrità territoriale e il fatto che la nazione è la prima tribù nel nostro paese nel quale noi fondiamo tutto.
14 - Il Consiglio Supremo augura il benvenuto a tribù, regione o istituzione civile che vorrà partecipare alla ricostruzione nazionale.
15 - Il Consiglio, in una fase di transizione, è pronto ad assumere il potere fino a quando il paese, dotato di una Costituzione, possa votare per un Parlamento ed un Presidente.
Trad.kefos93
Mi sembra molto strano che a questa riunione non sia esplosa una bomba salafita made in USrael. Fortunatamente a volte le cose vanno bene. Non vedremo probabilmente mai tornare una fazione gheddafiana al governo, ma comunque un'espressione di sovranità peraltro ben rappresentativa della realtà libica.
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