sabato 30 giugno 2012

Gli USA tengono colloqui ad alto livello con i ribelli siriani in cerca di armi a Washington di Peter Foster e Ruth Sherlock



I ribelli siriani hanno tenuto incontri con alti funzionari del governo USA a Washington mentre cresce la pressione nei confronti degli Stati Uniti affinché autorizzino una spedizione di armi pesanti, tra cui missili terra-aria, per combattere il regime di Assad, ha appreso il «Daily Telegraph».

WASHINGTON (15 giugno 2012) - Un alto rappresentante dell'Esercito Siriano Libero si è incontrato la scorsa settimana presso il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti con l'ambasciatore Usa in Siria, Robert Ford e con Frederick Hoff, coordinatore speciale per il Medio Oriente, secondo conferma delle fonti interpellate.
Gli emissari dei ribelli, equipaggiati con un iPad che mostrava i piani dettagliati su Google Earth che identificano le postazioni dei ribelli e gli obiettivi di regime, si sono inoltre incontrati con i massimi componenti del Consiglio di Sicurezza Nazionale, che consiglia il presidente Obama sulle politiche di sicurezza nazionale.
I rappresentanti dell’ESL a Washington hanno compilato una "lista mirata" di armamenti pesanti, tra cui missili anti-carro e mitragliatrici pesanti con l’intento di presentarla ai funzionari del governo USA nel corso delle due settimane successive.
Le consultazioni hanno preceduto la riunione del G20..




Adesso qualche nota per chi invoca l'ingerenza straniera (Usa-Israele) nelle nazioni sovrane al di fuori della sfera di controllo dell'impero, naturalmente per il
bene di tali popoli s'intende. La Clinton minaccia e promette ritorsioni contro chi non rispetterà le sanzioni che il suo paese ed i vari servetti europei al seguito hanno imposto in maniera dispotica all'Iran, vedi Sanzioni Usa-Ue all'Iran: Cina ed India non ci stanno
Riguardo all'intromissione negli stati sovrani ecco qui spiegato uno dei tanti strumenti che i gendarmi del mondo usano: USAID, spie travestite da volontari di Fabrizio Casari


Una testimonianza che parla dei 10 anni di occupazione/democrazia USA in Afganistan su Come Don Chisciotte di Afgani per la pace.
Peccato che i pacifinti di casa nostra amino tanto le guerre "in difesa dei popoli ribelli", è talmente romantica questa "versione" dei fatti, da far pensare che testimonianze come questa sia meglio nasconderle sotto al tappeto.


Dove hanno già nascosto da tempo anche le preoccupazioni dei migranti subsahariani massacrati dai "ribelli" del Cnt libico. Già, il dittatore inviso a Washington è stato ritenuto "colpevole" di eccidi mai ordinati e mai provati nei confronti sia del proprio popolo che nei confronti dei migranti, ma i signori delle "Brigate per la pulizia etnica della Libia", mercenari degli Usa non sono mai stati messi sotto accusa da coloro che generalmente si stracciasno le vesti in difesa dei"migranti". I neri, sia a Tawerga che ovunque arrivassero le brigate di razzisti assassini, venivano sistematicamente sterminati dai briganti che combattevano Ghedafi. Esecuzioni giustificate come necessarie in quanto costoro erano al soldo del Raiss. Certo, è molto probabile che sostenessero il Colonnello che aveva dato loro un lavoro, una casa e la possibilità di usufruire delle stesse condizioni di benessere offerte ai libici. Ecco una delle tante storie raccapriccianti, come è disgustoso che la cosiddetta "società civile" promuova lo stesso trattamento anche per i siriani, appoggiando il Free Syrian Army che palesemente si dedica a massacrare donne e bambini alawiti. Ci sono certe discriminazioni che piacciono a codesta società civile, poi dovrei credere alla buona fede quando organizzano marcette a Bruxelles in favore dei "migranti"? Perché piuttosto non smettono di sponsorizzare le guerre di Washington se ambiscono ad essere tanto "civili" e superiori? O piuttosto, cercano semplicemente di mascherare la propria vigliaccheria e lo squallido servilismo verso i propri padroni angloamericani?

Ecco un esempio della  nuova demoNcratica Libia    

Stava dormendo quando delle urla lo svegliarono, quindi si precipitò fuori ed aspettarlo vi erano 40 criminali armati fino ai denti, i quali iniziarono a picchiarlo e a ferirlo con i coltelli...


E tutto questo semplicemente perchè un parente che aveva avuto un problema con lui, ha ingaggiato dei criminali (coloro che dalla propaganda occidentale furono ribattezzati "ribelli" e che protetti della NATO distrussero la Libia) per dargli una lezione.


Benvenuti nella nuova demoNcraticissima Libia dove a comandare sono ora i democratici mercenari che, per soldi, terrorizzano la popolazione. Leggetevi pure l'articolo:



La Libia “liberata”…su Stampa Libera


Stranded immigrants detained in ‘racist’ Libyan camps

[...]


Immigrants are held in deplorable conditions. The right to go out into the yard, like all the other camp rules, depends entirely on the militiamen’s moods. In one of the camps in Tripoli, the guards never opened the windows of a hangar in which more than 80 people were held. The heat was unbearable and I simply can’t imagine what it will be like there this summer.
At night, the detainees get a limited number of very thin foam mattresses to put on the floor to sleep on. The rest of them sleep on hard mats, and this includes women – even pregnant women – and children.


[...]


Even if the detainees decided to riot against their living conditions, they would be easily repressed – some of them showed us markings they’d gotten from beatings. The militiamen insulted them right before our very eyes, and their attitude toward their wards was always threatening. They were armed at all times with Kalashnikovs. We also came to believe that there was some sort of arrangement between the guards and the women in the camp, who exchanged favours for food or the right to go outside.


[...]



In America latina i gendarmi del mondo, con la solita tecnica di infiltrazione sono riusciti a riprendersi un pezzo del loro cortile, il Paraguay. Gli Usa ci "lavoravano" dal 2009, come ci informa Wikileaks. La stampa msm asservita ovviamente  descrive Lugo come un assassino e "finalmente" l'opposizione (che è sempre tanto civile) tira un sospiro di sollievo.

Lugo è stato destituito con un golpe "bianco", i sinistri di casa nostra, di cui una parte ha copiato il nome di ALBA, la cooperazione tra stati sudamericani, sono lontani dal mostrare solidarietà o indignazione per questa ennesima ingerenza atlantica nella vita di migliaia di persone. ALBA, l'originale ha denunciato con forza il golpe in Paraguay e chiede l'immediata estromissione di tutti gli organi funzionali all'ingerenza di Washington nella vita locale, espellendo USAID dai paesi membri. Lo chiederanno anche i loro "compagni" italiani, così intensamente come chiedono una no fly zone per la Siria (domanda ovviamente retorica)?

Paraguay: Il secondo colpo di stato di Obama in America Latina su Cori in Tempesta


Un colpo di Stato “parlamentare” che segna un punto d’inflessione su Rivista Geopolitica





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