Bernanke per "sviluppo" intende le iniezioni di liquidità della FED per salvare le banche "troppo grandi per fallire". La Bce per statuto non può fare altrettanto, ed ecco che il protettore delle banche accusa il collega Draghi e pure la Merkel (che hanno inaudite responsabilità per lo sfacelo europeo in atto) di ostacolare "la crescita". La crescita di cosa? Della truffa dei cosiddetti piani di Quantitave Easing che altro non sono che soldi pubblici (sotto forma di DEBITO) regalati alle banche? O c'è qualcuno che pensa che tali soldi siano stati usati per creare posti di lavoro, o che tali soldi le banche li abbiano usati per cancellare le insolvenze alla gente? Ad aumentare le pensioni o garantire gli stipendi delle persone?
Banche, ma quale giustizia?
Leggo sul Fatto Quotidiano questo titolo: “Banche, JP Morgan pagherà agli Usa 410 milioni per manipolazione del mercato”, poi sul Sole 24 ore un altro articolo secondo cui Obama “starebbe regolando i conti con le banche” infliggendo multe miliardarie. Segue elenco dei reati commessi da diversi grandi istituti bancari, prevalentemente anglosassoni:
-JPMorgan è accusata di aver manipolato il mercato elettrico di California e Midwest, in particolare “la banca avrebbe speculato su alcuni derivati, spacciando in California e in altre zone del Midwest degli Usa “centrali elettriche in perdita per incredibili fonti di profitto”, e causando così un sovrapprezzo di “decine di milioni di dollari in tariffe, molto oltre i prezzi di mercato”. Ovvero truffa.
-altre banche come Bank of America, Ubs, Wells Fargo, Citigroup, Credit Suisse, Hsbc, Deutsche Bank, Barclays oltre alla stessa JP Morgan sono accusate e giudicate colpevoli per reati del calibro di manipolazione dei mercati, riciclaggio, truffa ai danni di clienti, informazioni ingannevoli, eccetera. Nel 2010 Goldman Sachs aveva patteggiato per aver ingannato i propri clienti.
Trattasi di reati molto gravi, reati penali. E noi tutti sappiamo quanto sia severa la Giustizia americana. In teoria. O perlomeno non per tutti. Già perchè se a commettere i reati di cui sono accusati i grandi istituti bancari sono singoli cittadini o aziende normali o altre piccole banche l’esito è quasi scontato: carcere per i responsabili.
Invece i processi avviati contro i summenzionati istituti si concludono con una multa. E tutto viene dimenticato. Non è un caso che siano gli stessi istituti a rallegrarsi per l’esito dei processi, come JP Morgan che afferma: “Siamo lieti di metterci questa vicenda alle spalle”. In fondo le multe, per quanto milionarie e talvolta miliardarie, possono essere facilmente assorbite con accontamenti o riducendo gli utili in periodi di crescita come questi.
Ben per loro. Resta però un mistero: perché chi appartiene alla superlobby delle grandi banche internazionali gode di fatto dell’immunità? E che garanzie ha l’investitore che questi reati non vengano reiterati? Basta la parola?
Fonte: Capire davvero la crisi
visto su Cogito ergo sum
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