martedì 13 agosto 2013

Volete mettere essere presi per i fondelli e rapinati da un esponente dei presentabili della "società civile"? Nella foto, il Pres della Regione Puglia ritratto felicemente assieme con il giudice preposto a stabilire la sua innocenza o colpevolezza. Con buona pace di chi sostiene la magistratura sia immune da conflitti di interessi. In democrazia si sa, si perseguita poi chi denuncia le nefandezze dei "Presentabili".

RAPINA FINALE DI IDROCARBURI IN PUGLIA. GRAZIE A NICHI VENDOLA e CO.

rapina legalizzata di idrocarburi in Puglia - fonte: ministero Sviluppo Economico

di  Gianni Lannes

Da Vendola un secco no alle trivellazioni di idrocarburi: «La nostra terra non sarà svenduta»!
Bravo, bene, bis. Frasi indimenticabili del governatore Nicola Vendola da Terlizzi, al secolo Nichi.
In realtà demagogia a tutto spiano: parole vuote, chiacchiere al vento, nauseanti menzogne a ruota libera.

Ma forse, l'ecologista Vendola si riferiva soltanto all'effimera e tardiva difesa del mare, ormai già svenduto alle multinazionali internazionali, perché sulle terraferma appula va anche peggio. O sarebbe meglio dire esclusivamente in Capitanata (provincia di Foggia).

Nell'antica Daunia - anche in aree naturalistiche e zone archeologiche - attualmente, grazie anche al via libera della giunta regionale con tanto di firma di Nicola Vendola e dei suoi degni compari e allegre comari, incombono secondo i dati ufficiali del ministero dello Sviluppo Economico, aggiornati al 31 luglio 2013, i seguenti titoli minerari:

ben 14 concessioni di coltivazione idrocarburi che si estendono su di un'area di 1.207,91 chilometri quadrati.

A cui va aggiunta: 1 concessione di coltivazione idrocarburi di 41,75 chilometri quadrati ed un recente permesso di ricerca accordato con il parere favorevole della Giunta Vendola alla Cygam Energy, ovvero alla Vega Oil. I beneficiati sono principalmente: Eni, Edison, Medoilgas, Petrex, Canada NW, Cygam, e appunto la straniera Vega Oil.

Non è tutto: su questo martoriato territorio incombono altre 8 istanze per permessi di ricerca idrocarburi che distruggerenno quanto non hanno ancora devastato dagli invasivi impianti industriali eolici e fotovoltaici, realizzati strappando sovente la terra ai contadini. Dietro a tutti questi progetti speculativi ci sono potentati onnipervadenti, in particolare banche nazionali ed estere.

Diritti, royalties agli autoctoni? Neanche gli spiccioli. Eppure, il direttore generale del ministero dello Sviluppo Economico, Franco Terlizzese, ha inviato una nota - certo non l'unica - direttamente al presidente Vendola in cui si legge:

"... per le produzioni di idrocarburi dell'anno 2009 risulta da erogare direttamente a codesta regione la somma di euro 1.896.091... Tale importo è finalizzato a benefici per i residenti del territorio della provincia o del comune interessato alle attività di estrazione".

Per la cronaca in Capitanata ci sono comuni che non sono stati ancora coperti dalla rete di metanizzazione, anche se il gas naturale - ironia della sorte - viene estratto da questo sottosuolo. Addirittura la popolazione locale paga una salata bolletta del gas ai francesi di EDF e non ha mai beneficiato né di sconti e nemmeno di prezzi calmierati. In altri termini, una ruberia legalizzata dallo Stato e dalla Regione, grazie anche alla tacita connivenza di chi controlla - dal punto di vista amministrativo - i Comuni e dalla stessa Provincia di Foggia, retta dal destrorso Pepe (Pdl, ex An).

Da circa 60 anni lo Stato italiano, col favore della cosiddetta rappresentanza politica locale che ha imbonito la gente per tenerla buona o costringerla tuttora alla forzata emigrazione, sottrae a questa terra ed alla sua gente, miliardi di metri cubi di metano, convogliati al nord.

Mister Vendola, dal 2005 (anno in cui è salito al potere in quel lungomare di Bari) ad oggi, quanti milioni di euro sono confluiti nella casse della Regione, destinati alla popolazione della Daunia? Che fine hanno fatto quei soldoni?

Quando il trasversalismo affaristico dei politicanti si sposa al colonialismo a buon mercato, si arriva, come in questo caso ad aprire illegalmente due centrali turbogas (una a Candela della Edison, e l'altra a San Severo dell'En Plus già Mirant).

In fondo non fiata anima viva: tutti, ma proprio tutti a cuccia con l'osso in bocca: alla voce contributi assistenziali dell'Europa. Ogni tanto si ode il frastuono di qualche comitatuccio eterodiretto o non all'altezza della situazione, quando la protesta si infiamma un pò, e poi basta.

Al popolo di Capitanata non vanno neanche le briciole ma soltanto l'inquinamento - compresi gli inceneritori fuorilegge - che annovera fra le prime vittime, proprio gli esseri più indifesi, vale a dire i bambini.

Altri, alti livelli. Questa è mafia o non è mafia - di colletti e grambiulini apparentemente immacolati - legalizzata dallo Stato? O forse, si ritiene che la criminalità organizzata sia soltanto quella bassa manovalanza che si vede per strada e finisce nella cronaca nera?

Post scriptum:
Nichi Vendola VERGOGNA!

numerofasi=4

3 commenti:

  1. quella foto la dice lunga...

    molto lunga...

    lelamedispadaccinonero.blogspot.it

    ciao Barbara (:

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  2. Ciao Davide,

    la foto è una perfetta sintesi dell'imparzialità della magistratura, ma essa, protegge i "giusti" no? ;)

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