Chi è in cerca di lavoro, o lo vorrebbe cambiare come me, si è ritrovato sicuramente a dover scorrere i vari siti che offrono (?) il lavoro.
Oltre alla tristezza degli annunci ove non “ci resta che piangere” non si può non notare un particolare, sintomo della crisi senza precedenti: innumerevoli annunci dove cedono la propria attività. Magari scappa anche un sorriso quando scrivono i loro guadagni “certi” : ovvio che se fossero stati “certi”, col piffero che avrebbero ceduto il proprio capitale. Un disastro. Pensate che io dovrei in teoria lavorare nel campo sociale o sanitario, e immaginate il dramma quando ci sono solo cooperative che come sciacalli utilizzano i contratti “a chiamata” o a progetto per fare solo sostituzioni.
Immaginate anche che il settore in questione è quello più colpito. Chiudono gli ospedali, le
varie comunità chiudono per i pagamenti in ritardo da parte dei comuni e per adempire alle emergenze (soluzione del ministro “tecnico”), gli ospedali utilizzano lo stesso numero degli operatori facendo i famigerati “turn-over”.
Poi passeggiando per la città, avreste sicuramente notato un altro particolare: spuntano come funghi tante attività del “Compro oro”.
Un settore in crescita, e di fatto negli ultimi anni questo genere di attività è quadruplicato. In pratica si ricorre ai “gioielli di famiglia” pur di racimolare denaro per far fronte a qualsiasi tipo di spesa, dal pagare la bolletta a comprare generi di prima necessità al supermercato. Chi vende è quasi sempre in forte difficoltà economica e ha ben poco da contrattare per alzare il prezzo, quindi finisce per accettare prezzi molto bassi.
Un business in tempo di crisi. E tralascio il fatto che molto spesso, queste attività, sono anche un ottimo riciclaggio per il denaro sporco: in tempo di crisi la criminalità organizzata trova linfa vitale.
Eppure non molto tempo fa, il Presidente non eletto Monti disse che stiamo finalmente intravvedendo la luce in fondo al tunnel e che la crisi è agli sgoccioli. Poi però leggiamo i dati emessi dalla BCE (quindi da loro stessi) e scopriamo che nel 2014 la disoccupazione aumenterà di molti punti. In pratica la percentuale dei senza lavoro toccherà l’11,3% nel 2012, l’11,6% nel 2013 e l’11,2% nel 2014 e rispetto alle attese, si tratta di un peggioramento di 0,1, 0,2 e 0,4 punti percentuali.
Di quale luce starà parlando quindi Monti? Non si riferirà al quel famoso tunnel verso la luce, ovvero quella che vediamo prima di morire?
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