lunedì 5 novembre 2012

Susanna Camusso, una donna (perciò "migliore" perché più buona dei maschi come vuole la vulgata politically correct) a capo del principale sindacato italiano, considerato elemento portante della cosiddetta società civile che tanto sostiene di lottare e difendere senza se e senza ma la classe debole ed oppressa non trova di meglio che esprimere il suo apprezzamento per il governo Monti. Chissà dove saremmo senza il "salvatore" Monti, si chiede. Se lo chiedono anche gli esodati ed i milioni di disoccupati, considerati inutili choosy. Tale sindacato non ha mai ritenuto opportuno
ricorrere allo sciopero generale contro i provvedimenti del regime, palesando il gradimento per i massacri sociali in nome della partita doppia della contabilità.
Barbara

La Camusso: «Bene il governo sull’Irpef»

05 novembre 2012 videoservizio di Alberto Maria Vedova Genova - Con le modifiche alla Legge di Stabilità , «credo che il governo abbia agito nel senso giusto», ha detto Susanna Camusso, leader della Cgil, durante la visita di questa mattina nel capoluogo ligure.
Ancora: «Come abbiamo detto sin dall’inizio, l’aumento dell’Iva, sommato alle detrazioni Irpef, avrebbe determinato per lavoratori e pensionati, e in particolare per le fasce più deboli, un grande problema di aumento del costo della vita e di difficoltà».
La Camusso ha affrontato anche la delicata questione della detassazione delle tredicesime: «Gli studi che nei giorni scorsi ha fatto anche la Cgia di Mestre dicono che avremo un “peso” sulle tredicesime che andrebbe evitato. Torniamo all’idea che si faccia una seria detassazione sulle tredicesime, ma intanto la Legge di Stabilità si è incanalata meglio di come è partita».
La Camusso: «Bene il governo sull’Irpef» La leader della Cgil nel capoluogo ligure: «Le scuse di Berlusconi? Chissà dove saremmo, col suo programma...»
Dalla Camusso, anche una battuta sulle “scuse” di Silvio Berlusconi agli italiani per non essere riuscito a realizzare il suo programma a causa della crisi: «Ho visto una vignetta che diceva che se Berlusconi avesse realizzato il suo programma, chissà dove saremmo. Mi pare la risposta giusta».
La Camusso era a Genova per l’elezione del nuovo segretario ligure della Cgil: alla fine è stato nominato il 41enne spezzino Federico Vesigna, che ha ottenuto 64 voti su 91 votanti e sostituisce Renzo Miroglio.
 
Ecco il miracolo del Salvatore Mr Bancomat Goldman Sachs Monti, di cui la Camusso pare entusiasta:

Istat, recessione anche nel 2013 "Calo del Pil sarà dello 0,5%"

Secondo le stime dell'Istituto di statistica, i segnali di ripresa non sono sufficienti a ribaltare il segno negativo. Quest'anno l'economia si contrarrà del 2,3%. Sarà ancora l'export a sostenere il paese, mentre i consumi non ripartiranno

ROMA - Il Pil italiano scenderà del 2,3% quest'anno e dello 0,5% il prossimo, "nonostante l'attenuazione degli impulsi sfavorevoli e un moderato recupero dell'attività economica nel secondo semestre. La caduta del Pil iniziata nel terzo trimestre del 2011 dovrebbe proseguire, con intensità sempre più contenute, fino al secondo trimestre del 2013", si legge ne 'Le Prospettive per l'economia italiana nel 2012 e 2013'. "La durata della crisi attuale - evidenzia l'Istat - supererebbe così sia quella del biennio 2008-09 (5 trimestri) sia quella del periodo 1992-93 (6 trimestri)".

Crescita Il Pil diminuirebbe del 2,3% in media d'anno, "a causa di un contributo marcatamente negativo della domanda interna (-3,6%, al netto delle scorte), solo in parte compensato da quella estera netta (pari a 2,8%, circa il doppio rispetto al 2011). La stima è dell'Istat, secondo cui "la domanda estera netta risulterebbe, in entrambi gli anni, la principale fonte di sostegno alla crescita, con un contributo rispettivamente pari a 2,8 e a 0,5 punti percentuali nei due anni considerati, mentre il contributo della domanda interna al netto delle scorte è previsto rimanere negativo sia nel 2012 (-3,6 punti percentuali) sia nel 2013 (-0,9 punti percentuali).

Consumi La spesa privata per consumi dovrebbe registrare quest'anno una contrazione del 3,2%. Nel 2013, la spesa dei consumatori risulterebbe ancora in calo (-0,7%), per "le persistenti difficoltà sul mercato del lavoro e della debolezza dei redditi nominali". "La caduta del reddito disponibile,
il clima di incertezza percepito dai consumatori e l'attuazione di misure di politica economica volte al consolidamento dei conti pubblici penalizzerebbero la spesa per consumi", spiega l'Istat, sottolineando che "la crescente situazione di disagio finanziario dichiarata dalle famiglie porterebbe, in un primo tempo, ad un proseguimento nell'utilizzo del risparmio, cui potrebbe seguire una evoluzione in negativo dei modelli di consumo".

Disoccupazione L'Istat prevede un "rilevante incremento" del tasso di disoccupazione per quest'anno, al 10,6%. Mentre nel 2013 il tasso continuerebbe a salire raggiungendo il 11,4% "a causa del contrarsi dell'occupazione", unito all'aumento dell'incidenza della disoccupazione di lunga durata. "La crescita delle persone in cerca di lavoro iniziata alla fine del 2011, è alla base del rilevante incremento del tasso di disoccupazione previsto per quest'anno (10,6%) - spiega l'Istat - Per il 2013, il tasso di disoccupazione continuerebbe ad aumentare (11,4%) sia a causa del contrarsi dell'occupazione, sia per l'aumento dell'incidenza della disoccupazione di lunga durata. Le retribuzioni per dipendente mostrerebbero una dinamica moderata (0,9%, nel 2012 e 1% nel 2013). La produttività del lavoro diminuirebbe nel 2012 per poi stabilizzarsi nel 2013. Il costo del lavoro per unità di prodotto tenderebbe a crescere in entrambi gli anni".

Inflazione "Nell'ultima parte dell'anno è probabile che si concretizzi un più evidente rallentamento del ritmo complessivo di crescita dei prezzi, non solo per le minori spinte provenienti dall'estero, ma anche per il confronto con l'analogo periodo del 2011 caratterizzato dall'aumento dell'aliquota ordinaria dell'Iva". Lo prevede l'Istat. Nel 2012 il tasso di crescita del deflatore della spesa delle famiglie residenti è stimato al 2,7%, mentre nel 2013 "il processo di rientro dall'inflazione dovrebbe rafforzarsi" (2%). In presenza di una domanda debole, e
dell'aumento di un punto percentuale previsto per luglio sia dell'aliquota ordinaria dell'Iva (dal 21% al 22%), sia di quella ridotta (dal 10% all'11%), "nel 2013 l'incremento del deflatore dei consumi delle famiglie è previsto pari al 2,0%, mentre la crescita del deflatore del Pil si confermerebbe all'1,4%".

(05 novembre 2012) Repubblica

Sopra i 355 punti lo spread Btp-Bund di Edoardo Fagnani 5 nov 2012 ore 15:01 ...

Leggi tutto: http://www.soldionline.it/notizie/obbligazioni-italia/sopra-i-355-punti-lo-spread-btp-bund?cp=1

Titoli Stato: spread Btp/Bund sale a 355 punti

Roma, 5 nov. - Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi e' nettamente sopra la soglia dei 350 punti, a quota 355. Il rendimento e' al 4,98%. Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli si attesta a 431 punti per un tasso del 5,74% .

(05 novembre 2012) Repubblica

3 commenti:

  1. Che bel quadretto da incorniciare!
    ;(

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  2. Ciao Alba,

    già....da brividi in che mani siamo finiti....dei veri boia!

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  3. I sindacati sono morti dai tempi di lama. Hanno svenduto tutte le conquiste dei nostri padri per una carriera in politica. Sono facce della stessa medaglia. Con la differenza che la camusso vuol passare da proletaria a piccolo borghese, il robot monti da borghese a intoccabile. Fanno schifo allo stesso modo. Anzi lei e' peggio, perché finge di stare con gli operai mentre lecca il culo al potere che li vorrebbe morti. Che un alluvione se li porti.

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