Terrificanti
dettagli dal nuovo reportage del Washington Post sul programma
dell’amministrazione Obama di uccisioni contro obiettivi determinati dai
droni, e sulla lista di omicidi - pardon, la “scheda degli smaltimenti“
(“disposition matrix” nell’originale, NdT) - approvata da Obama che ne
indica gli obiettivi. Abbiamo una lista di omicidi mirati con un nome
orwelliano: «Nel corso degli ultimi due anni, l’amministrazione Obama ha
segretamente sviluppato un nuovo programma per la caccia ai terroristi,
una lista di obiettivi di nuova generazione definita “scheda degli
smaltimenti”. La matrice contiene i nomi dei sospettati di
terrorismo all’interno di un elenco che tiene anche conto della scheda delle risorse da mettere insieme per rintracciarli, inclusi capi d’accusa occulti e operazioni clandestine. I funzionari USA hanno affermato che questo database è stato progettato per andare oltre le attuali liste di omicidi mirati, attraverso la mappatura di piani per lo “smaltimento” di sospetti che sono fuori dalla portata dei droni americani.»
terrorismo all’interno di un elenco che tiene anche conto della scheda delle risorse da mettere insieme per rintracciarli, inclusi capi d’accusa occulti e operazioni clandestine. I funzionari USA hanno affermato che questo database è stato progettato per andare oltre le attuali liste di omicidi mirati, attraverso la mappatura di piani per lo “smaltimento” di sospetti che sono fuori dalla portata dei droni americani.»
La lista
attuale è intesa come un punto di partenza, e ci accompagnerà per lungo
tempo: «Nonostante la matrice sia un work in progress, lo sforzo per
realizzarla riflette una realtà in via di consolidamento fra i ranghi
delle forze antiterroristiche della nazione: le guerre convenzionali
degli Stati Uniti sono agli sgoccioli, ma il governo prevede di
continuare ancora per anni ad aggiungere nomi sulle liste delle
uccisioni mirate o delle catture da effettuare.»
Abbiamo già ucciso molta gente con i droni:
«Il numero di
militanti e di civili uccisi nella campagna aerea dei droni negli ultimi
10 anni, secondo alcune stime, supererà a breve le 3000 unità,
superando il numero di persone uccise da Al-Qa’ida negli attacchi
dell’11 Settembre.»
Noi non
sappiamo come fermare l’eccidio perpetrato per mezzo dei droni: Gli
esperti di antiterrorismo dicono che l’affidamento agli omicidi mirati
tende ad autoperpetuarsi, perché riesce a ottenere innegabili risultati a
breve termine in grado di oscurare i costi a lungo termine. «Il
problema dei droni è che sono come il vostro tosaerba,» ha detto Bruce
Riedel, un ex analista della CIA e consigliere di Obama per
l’antiterrorismo. «hai sempre la necessità di tosare continuamente
l’erba. Nell’attimo in cui non la tosi più, l’erba rincomincia a
crescere».
Stiamo
costruendo una grande e radicata burocrazia intorno alle nostre
operazioni di uccisioni mirate: «Le uccisioni mirate sono diventate
ormai così di routine che l’amministrazione Obama ha trascorso gran
parte dell’anno passato a codificare e razionalizzare le procedure che
le sostengono».
Il presidente
Obama partecipa settimanalmente a delle allarmanti riunioni per
discutere della minaccia terroristica: «Obama approva i criteri che
guidano gli elenchi e controfirma gli ordini per gli attacchi con i
droni fuori dal Pakistan, dove le decisioni su quando bombardare sono
appannaggio del direttore della CIA. Ma a parte la presenza di Obama
alle riunioni del “Martedì del Terrorismo” - che sono generalmente
dedicate alla discussione sulle minacce terroristiche e alle tendenze in
atto piuttosto che all’approvazione degli elenchi di obiettivi - il
coinvolgimento del Presidente è molto più mediato.»
Obama approva
personalmente anche i nomi inclusi negli elenchi degli omicidi mirati:
«Le liste sono rivisitate a intervalli regolari di tre mesi durante le
riunioni al quartier generale del NCTC che coinvolgono analisti
provenienti da altre organizzazioni, inclusa la CIA, il Dipartimento di
Stato e il JSOC. I funzionari pongono l’accento sul fatto che queste
sessioni non sono abilitate all’approvazione di aggiunte di nomi agli
elenchi degli omicidi, una facoltà che rimane in capo esclusivamente
alla Casa Bianca.»
Leggi l’intera vicenda sul Washington Post: qui.
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