Lettura vivamente consigliata CON LA SIRIA NEL CUORE di Joe Fallisi
SENATORI USA CONTRO BANCHE RUSSE
DI VALENTIN KATASONOV
strategic-culture.org
Qualche tempo fa Washington era impaziente di cominciare una
guerra contro la Siria con la scusa che Damasco fosse il mandante
dell’attacco condotto con armi
chimiche contro i civili . Ora sono apparsi fatti inconfutabili che dimostrano quanto quelle accuse fossero false. Così la Casa Bianca ha rallentato il ritmo.
chimiche contro i civili . Ora sono apparsi fatti inconfutabili che dimostrano quanto quelle accuse fossero false. Così la Casa Bianca ha rallentato il ritmo.
Subito dopo un gruppo di senatori americani ha scritto una lettera
in cui chiedeva di
prendere azioni punitive nei confronti di certe banche russe probabilmente coinvolte in operazioni di cooperazione con il regime di Assad.
prendere azioni punitive nei confronti di certe banche russe probabilmente coinvolte in operazioni di cooperazione con il regime di Assad.
Quelli che hanno scritto la lettera sono chiaramente gente rimasta
frustrata per la sconfitta diplomatica di Washington, subita da
Mosca , quando è stato impedito un intervento occidentale contro
la Siria.
Un gruppo bipartisan di quattro senatori ha chiesto al segretario
al Tesoro Jack Lew, di imporre delle sanzioni alle banche russe
che hanno aiutato il regime di Bashar al-Assad in Siria.
I Senatori Kelly Ayotte (New Hampshire), Richard Blumenthal
(Connecticut), John Cornyn (Texas), e Jeanne Shaheen (New
Hampshire) hanno chiesto a Lew di impedire che quelle banche russe
facciano ancora affari negli Stati Uniti. Questo quanto scrivono i
senatori :
«Le banche russe appoggiano la violazione alle sanzioni
internazionali, consentendo alla Siria di pagare le spese per
importare prodotti e per incassare i pagamenti per le esportazioni
effettuate » - « Questo sostegno allevia molto il regime di Assad
dall'onere finanziario imposto con le sanzioni e gli permette di
poter continuare a fare acquisti militari e a pagare l’esercito,
quindi a continuare la guerra in Siria ... E' ora più importante
che mai che si individuino subito quali sono le istituzioni
finanziarie che hanno tratto profitto, violando le sanzioni
economiche imposte al regime siriano» .
Gli autori della lettera vogliono che le banche siano tagliate
fuori dal circuito finanziario degli Stati Uniti. Come ha
affermato il senatore Richard Blumenthal « Noi possiamo congelare
i loro beni . Siamo in grado di impedirgli di fare affari negli
Stati Uniti , di impedire ai loro dipendenti di venire negli USA
e, concretamente, di fare veramente molto male, finanziariamente,
ai russi » . Un portavoce del Dipartimento del Tesoro USA ha detto
di non poter commentare la lettera dei senatori, ma ha difeso
tutte le azioni che l'amministrazione Obama ha adottato per
schiacciare il governo di Assad. Tutti gli istituti di credito
russi menzionati nella lettera agiscono sotto il diretto controllo
del governo : la VEB è una banca statale al 100% e lo Stato russo
possiede anche i pacchetti di controllo di VTB e di Gazprombank.
Questo significa che la lettera dei senatori è una chiamata
diretta alla guerra economica contro la Russia ... e come dice
l'esperienza del passato, l'escalation per arrivare alla guerra,
in Occidente, prima si espande progressivamente sul sistema
finanziario del paese caduto in disgrazia, poi arriva alla sua
banca centrale . Non stiamo parlando di una guerra economica
perché, informalmente, questo tipo di guerra contro la Russia è
già stato combattuto per tanto tempo.
Il punto vero è che i senatori, nella lettera, scrivono una
spudorata bugia, nello stesso identico modo in cui Barack Obama ha
mentito sull'uso delle armi chimiche fatto a Damasco .
I senatori stanno mentendo sul fatto che le banche russe abbiano
violato il regime di sanzioni che avrebbero imposto le Nazioni
Unite ...
Veramente solo in casi molto rari, l'ONU ha preso la decisione di
imporre sanzioni economiche ad un paese . E’ stato fatto solo 14
volte negli ultimi 60 anni. Le sanzioni imposte contro il Sud
Africa sono il caso più noto e più eclatante. E’ vero che, con
l’appoggio dei suoi alleati e vassalli, Washington ha cercato di
spingere, attraverso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni
Unite, l’approvazione di una risoluzione che imponesse sanzioni
contro la Siria, ma l'iniziativa è stata bloccata da Russia e Cina
nell'estate del 2012. E’ vero che l'ONU abbia adottato risoluzioni
sulla Siria , ma solo volte alla gestione pacifica della crisi ,
senza nessuna sanzione economica . Quindi il motivo che ha spinto
i senatori a scrivere la lettera sta solo nella loro
immaginazione, o meglio rimane un loro pio desiderio.
Per dirla più semplicemente, è una bugia .
Per USA & UE l'imposizione di sanzioni economiche contro la
Siria è un fatto compiuto . Le sanzioni contro la Siria furono
imposte nel lontano 11 maggio 2004 dall'ex presidente USA George
Bush Jr. che accusò Damasco di essere coinvolta in attività
terroristiche e in programmi volti ad accrescere le capacità delle
armi di distruzione di massa e del potenziale missilistico, nonché
a minare gli sforzi degli Stati Uniti per stabilizzare e riportare
l’ordine in Iraq . In particolare, l'ordine esecutivo del
Presidente (USA) prevedeva il divieto per gli Stati Uniti di
esportare e di importare dalla Siria qualsiasi tipo di merci
(tranne medicinali e alimentari ) che, per essere comprate o
vendute a livello internazionale, dovessero passare sotto il
controllo statale.
Di volta in volta la Casa Bianca ha prolungato e rimodellato le
sanzioni, ma non ha mai annullato completamente le misure
punitive.
Il regime di sanzioni contro la Siria è diventato molto più duro
dall'autunno del 2011, pochi mesi dopo l’inizio delle attività
terroristiche per spodestare Bashar Assad dal potere. Questa volta
le sanzioni arrivarono anche al sistema bancario-finanziario del
paese .
Parlando dell'Unione europea , le sanzioni contro la Siria sono
state imposte nel maggio 2013, dureranno fino al 1° giugno 2014 e
comprendono una lunga lista di divieti di esportazione -
importazione, in particolare sul petrolio, sulle limitazioni degli
investimenti, sulle attività finanziarie e sui trasporti .
La reazione delle banche russe alla lettera scritta dai senatori è
stata sconcertante . La VEB ha dichiarato in una sua comunicazione
scritta che, a parte il ruolo che la banca svolge come servicing
per il debito siriano con la Russia, « non intrattiene nessun
rapporto commerciale con la Banca Centrale Siriana, né con il suo
governo, né con società controllate dallo stesso ». La banca ha
aggiunto anche di essere pienamente in linea con le sanzioni
imposte contro la Siria dall' Unione Europea e dalle Nazioni
Unite.
Una risposta ufficiale delle banche deve lasciare sorpresi, perché
le banche dovrebbero cercare di dimostrare la propria innocenza ?
In primo luogo , l'ONU non ha mai imposto sanzioni contro la
Siria.
In secondo luogo , la Russia non è una colonia USA e non è membro
della UE, per cui le decisioni prese da Washington o da Bruxelles
sulla Siria non possono incidere in nessun modo sulla Russia ...
Da tempo i signori di Washington e di Bruxelles cercano di far
rispettare le loro risoluzioni, direttive , leggi e altri atti
come se questi avessero vigore extraterritoriale, nel senso che
vorrebbero che fossero vincolanti per tutti gli stati del pianeta,
senza nessuna esclusione .
I tentativi degli Stati Uniti e di Bruxelles di far rispettare
anche alle banche russe le sanzioni imposte da Washington contro
la Siria, sono una grave violazione del Diritto Internazionale ed
una sfacciata ingerenza negli affari interni della Russia , che è
uno stato sovrano .
Ci sono delle regole comuni da rispettare nel Diritto
Internazionale, una di queste regole è il principio di non
ingerenza negli affari interni di altri Stati. Tutte le banche
autorizzate ad operare in suolo russo svolgono le loro attività in
conformità a quanto previsto dalla Costituzione della Federazione
Russa .
Come ho già accennato , l'aggressione di Washington contro la
Siria ha in ultima analisi, come destinazione la Russia, Damasco è
solo un altro bersaglio su questa strada.
La lettera dei senatori può essere considerata come una proposta
per iniziare una guerra diretta contro la Russia.
Finora il problema era stato solo un guerra economica .
Valentin Katasonov
23.09.2013
la quarta parte è appena stata pubblicata
RispondiEliminacara Barbara se trovi errori non esitare a segnalarmeli
ultimamente sono molto distratto causa problemi personali...