Obama chiede carta bianca per una guerra in tutto il Medio Oriente
Tutte ( http://www.moonofalabama.org/2013/08/syria-obamas-climb-down.html ) le risoluzioni di Guerra approvate dal Congresso sono di solito interpretate dall’esecutivo come una licenza per poter far qualsiasi cosa, sia in Guerra che oltre.
Ma nella Prima bozza ( http://apps.washingtonpost.com/g/documents/politics/president-obamas-draft-legislation-regarding-the-syrian-conflict/555/ ) di Risoluzione rilasciata oggi dall’Amministrazione Obama la cosa e’ addirittura peggiore. In essa infatti vi troviamo scritto questo:
Il Presidente e’ autorizzato ad utilizzare le Forze Armate degli Stati Uniti nel modo che ritiene necessario ed appropriato in connessione all’uso di armi chimiche ed altre armi di distruzione di massa nel conflitto in Siria in ordine a:
1. Prevenire o utilizzare misure atte a impedire o dissuadere dall’uso o dalla proliferazione (incluso il trasferimento di esse a gruppi terroristici o ad altri Stati o attori) entro o dalla Siria, di qualsiasi arma di distruzione di massa, incluse quelle chimiche o biologiche o componenti di esse o materiali usati in tali armi
2. Proteggere gli Stati Uniti ed i suoi alleati e partners contro la minaccia di queste armi.
Questa bozza e’ piu’ o meno ampia quanto l’autorizzazione data dal Congresso (https://en.wikipedia.org/wiki/Authorization_for_Use_of_Military_Force_Against_Terrorists ) all’uso della forza militare contro il terrorismo che il Congresso approvo’ il 14 Settembre 2001 e che e' stata (ab)usata dai governi Bush ed Obama per arrestare senza motivazione e senza limiti di tempo, uccidere o torturare chiunque e dovunque, a piena discrezione del governo.
Le parole chiave di questa bozza ed il loro significato sono:
· “Che ritiene necessario ed appropriato” ==>; Senza alcun limite
· “In connessione al” ==>; Tutto, chiunque e qualunque Stato puo’ essere considerato “connesso”
· “A impedire o dissuadere dall’uso o dalla proliferazione ” ==> Puo’ significare tutto (e lascia quindi amplissima liberta’ all’esecutivo di attaccare chiunque e qualsiasi sito o luogo).
· “O ad altri Stati o attori” ==> Cioe’ il vero target e’ l’Iran ma si chiede carta Bianca per attaccare anche la Russia
· “Componenti di esse o materiali usati in tali armi” ==> Cioe’ viene chiesto il permesso di poter distruggere negli Stati presi di mira tutti I depositi di benzina, acciaio, materiale elettrico, elettronico, fabbriche di auto e cantieri navali etc. Praticamente tutto)
· “Proteggere gli Stati Uniti ed i suoi alleati e partners” ==> Cioe’ gli USA entrerebbero in Guerra perche’ chiesto loro dai sionisti di Israele.
· “Contro la minaccia di queste armi” ==> Cioe’ anche se le armi non esistono in base a questa risoluzione uno Stato puo’ essere comunque attaccato e bombardato perche’ in futuro, potenzialmente, forse potrebbe produrle.
E’ chiaro che dalle parole di questa risoluzione l’Amministrazione Obama chiede di poter utilizzare l’esercito senza limiti non solo contro la Siria ma anche per motivi che vanno ben oltre una missione “punitiva” che comprende il lancio di alcuni missili da Guerra contro Damasco come ad un primo momento il Presidente USA lasciava credere. Essa infatti e’ una richiesta al Congresso di poter iniziare una Guerra senza limiti contro Siria, Iran e quasiasi altro Stato agli USA o ad Israele possa essere sgradito.
E’ un tutto o niente ( http://www.independent.co.uk/voices/comment/in-syria-its-a-case-of-all-or-nothing-8792975.html ) : o la pace o una Guerra senza limiti ne’ di tempo ne’ di Stati che possono essere invasi e/o bombardati.
Chiunque sia in buona fede e con la pace nel cuore dovrebbe impegnarsi al fine di prevenire che una simile risoluzione NON sia approvata dal Congresso USA. L’abuso di qualsiasi risoluzione di Guerra da parte di questo o prossimo esecutivo e’ praticamente garantita.
Ed in ogni caso, anche con l’approvazione di tale risoluzione, qualsiasi attacco degli Stati Uniti contro la Siria (o l’Iran) rimarrebbe illegale e da considerate una Guerra di aggressione secondo la Legge internazionale.
Nei prossimi giorni potrebbe arrivare un aiuto dal Parlamento Francese. Il Presidente Hollande e’ infatti sotto pressione (http://www.reuters.com/article/2013/08/31/us-syria-crisis-france-idUSBRE97U0EN20130831 ) ed anche lui ha chiesto al suo Parlamento di esprimersi riguardo alla Guerra in oggetto. Il voto dovrebbe avvenire prima di quello del Congresso USA ed il popolo francese e’ fermamente contro la Guerra. Un suo voto “no” aumenterebbe le pressioni sul Congresso USA al fine di rifiutare questa risoluzione e la Guerra che ne deriverebbe.
Durante la discussione che si avra’ nelle prossime settimane sara’ importante notare che i servizi segreti USA riguardo all’attacco chimico in Siria nella loro ricostruzione hanno ancora da riempire molti tasselli e per ora la loro e’ solo una ricorstruzione piena di buchi. Tra i molti ricordiamo che lo scorso Venerdi’ Cameron ha mostrato al Parlamento inglese un documento (https://www.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/235094/Jp_115_JD_PM_Syria_Reported_Chemical_Weapon_Use_with_annex.pdf) proveniente dai servizi segreti inglesi in cui si parlava di 350 morti. Lo stesso giorno il Segretario di Stato Kerry parlava (http://www.washingtonpost.com/world/national-security/running-transcript-secretary-of-state-john-kerrys-remarks-on-syria-on-aug-30/2013/08/30/f3a63a1a-1193-11e3-85b6-d27422650fd5_print.html ) di 1.429 morti.
L’amministrazione Obama negli stessi giorni ha parlato di 1.000 morti citando fonti dell’intelligence. 350, 1.429 o 1.000? Quali sono I numeri esatti?
Non solo il governo Assad ma gli stessi ribelli respingono questi numeri e li considerano propaganda. Essi parlano di 502 morti, quasi 1.000 in meno di quanto dichiarato dai Servizi segreti USA.
Rami Abdel-Rahman, il capo dell’Organizzazione, ha dichiarato di non essere neanche stato contattato dagli USA per avere informazioni riguardo a cio’ che successe lo scorso 21 Agosto.
Gli USA infatti lavorano solo con una parte dell’opposizione che e’ solita fornire numeri e dati propagandistici piu’ che reali. Sarerbbe pertanto interessante sapere da dove provengono le informazioni ed i dati citati dall’Amministrazione Obama.
E se gli USA non hanno neanche idea di quanti morti ci siano stati se non per sentito dire come possono sapere cosa e’ realmente successo ? E su dati tanto incerti e’ possibile iniziare un’altra Guerra dalle conseguenze del tutto imprevedibili?
A presto
Versione italiana:
1.09.2013
Liberamente tratto da Moonofalabama.org
Traduzione a cura di UMBERTO ZORZI
speriamo che questo commentatore abbia ragione
”Washington Post” (noto giornale guerrafondaio) ha dovuto ingoiare il rospo dopo aver fatto la “conta ufficiosa” dei membri del Congresso americano, che verranno chiamati a breve ad esprimersi circa l’uso della forza in Siria.
Difatti, Il suo sondaggio ha dato il seguente esito:
1) – CAMERA DEI RAPPRESENTANTI –
- SÌ all’intervento militare in Siria : 26 delegati
- NO all’intervento militare in Siria : 253 delegati
- “Indecisi” : 154 delegati
2) – SENATO -
- SÌ all’intervento militare in Siria : 23 senatori
- NO all’intervento militare in Siria : 40 senatori
- “Indecisi” : 37 senatori
http://www.washingtonpost.com/wp-srv/special/politics/where-lawmakers-stand-on-syria/
http://www.washingtonpost.com/blogs/the-fix/wp/2013/09/02/where-the-votes-stand-on-syria/
Tiro le somme.
“U.S. CONGRESSO” – Totale generale : 49 SÌ alla guerra / 293 NO alla guerra / 191 “Indecisi”.
Conclusione.
Se il Congresso americano andasse a votare, il presidente Obama andrebbe incontro ad una catastrofe formale e sostanziale.
Tanto più considerando che in un precedente sondaggio ”Reuters/Ipsos” soltanto il 9% degli americani intervistati si era dichiarato favorevole all’intervento militare in Siria.
ottimo post, ripostato sul mio blog, ciao
RispondiEliminati rigrazio per l'apprezzamento ciao
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