giovedì 6 marzo 2014

Lobby straniere in manovra sull'Italia
05 MAR 2014 19:39
LOBBY STRANIERE IN MANOVRA SULL’ITALIA – NUOVA GRANA PER RENZIE: DA UN DOCUMENTO INTERNO DI CONFINDUSTRIA L’ATTACCO ALL’INSTABILITA’ DEL PAESE DA PARTE DI ALCUNI INVESTITORI ESTERI

Un documento interno del Comitato investitori esteri di Confindustria attacca l’Italia e lamenta l’assenza di misure efficaci nel Destinazione Italia. Dietro ci sono gruppi come Coca-Cola, American Express, British American Tobacco, McKinsey, Huawei, Google e via dicendo CONTINUA QUI
Dagospia si chiede cosa farà Renzi. Penso sia pura domanda retorica, è lì come gli altri per esaudire i desiderata dei poteri forti, siamo in democrazia si dice....
vedi anche IL PRINCIPALE QUOTIDIANO TEDESCO: ”L’ITALIA E’ SULL’ORLO DELLA BANCAROTTA, E’ UN PAESE SENZA LAVORO E SENZA FUTURO”

Gli unici a gioire sono gli italiani, che "confidano" in Renzi e ...clap and jump come scimmie ammaestrate, in fondo si dice che ci darà il reddito di cittadinanza a chi lavora ma è "svantaggiato"......

segnalo importante evento a Pescara il prossimo 8 Marzo, anche in streaming
Convegno: ”La povertà dell`Italia” Conferenza a Pescara sull`incostituzionalità dei Trattati europei 


La Commissione Europea mette l’ultimo chiodo nella Bara per l’Italia. La ricetta e’ quella Greca: riduzione Salari, piu’ Disoccupazione, Patrimoniale e Privatizzazioni
Vi faccio notare, testualmente alcuni passaggi.
La Commissione ritiene che 14 Stati membri presentino squilibri: Belgio, Bulgaria, Germania, Irlanda, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Ungheria, Paesi Bassi, Slovenia, Finlandia, Svezia e Regno Unito. Nel caso di Croazia, Italia e Slovenia, tali squilibri sono considerati eccessivi.

Notate, con estrema attenzione, che dalla Lista dei Paesi  la SPAGNA ha squilibri non eccessivi, mentre e’ presente l’ITALIA. In pratica per la Commissione Europea, “Squilibri” significano “Produttivita’ e Competitivita’ nel settore privato”, ergo CLUP (Costo del Lavoro per Unita’ di Prodotto). Infatti, la Grecia e la Spagna hanno ridotto il CLUP aumentando a dismisura i disoccupati e riducendo i salari , e quindi hanno “fatto i compiti a casa“, e non l’Italia. Lo squilibrio, per la
Commissione Europea, non e’ nell’aver aumentato il Debito Pubblico a Dismisura o nell’avere la Disoccupazione maggiore a livello mondiale (26% nei 2 paesi citati), ma sta, appunto, nel ridurre il CLUP.

Altro passaggio dedicato all’Italia, da leggere parola per parola:

L’Italia deve contrastare un debito pubblico molto elevato e una competitività esterna debole. Entrambi gli aspetti sono ascrivibili in ultima analisi al protrarsi di una crescita deludente della produttività e richiedono un intervento urgente e risoluto per ridurre il rischio di effetti negativi per l’economia italiana e per la zona euro.

Ci dicono che abbiamo Alto Debito e bassa Competitivita’, e che ambedue le cose sono legate a bassa produttivita’, ergo va ridotto il CLUP.
Ragioniamo ora insieme. Il Compito a casa e’ chiarissimoL’ITALIA DEVE RIDURRE IL COSTO DEL LAVORO ED IL DEBITO PUBBLICO.

Come aumentare la PRODUTTIVITA’ nel settore privato?

Come sapete l’Italia ha perso il 23% sulla Germania in CLUP. Per ridurre il CLUP, non si puo’ far affidamento su una politica di intervento sul Cambio (siamo nell’Euro), ne’ su una crescita dei consumi interna (sanno anche i sassi che sono asfittici, e fare nuova spesa contrasterebbe col richiamo all’alto debito), ne’ sulla benevolenza di un aumento impetuoso dell’export (la Germania se ne guarda bene dal fare una politica espansiva, nonostante la Commissione glielo solleciti), ne’ su una crescita della produttivita’ per investimenti (che sarebbe tra l’altro folle, in presenza di un tasso di utilizzazione degli impianti straordinariamente basso). Pertanto, l’unico modo per aumentare la produttivita’ realistico sta nel RIDURRE IL COSTO DEL LAVORO.
Grecia e Spagna l’hanno fatto, triplicando i disoccupati (mandi a casa 1 occupato su 5, e voila’…. aumenta la produttivita’ e si riduce il CLUP). Altro modo e’ ridurre i Salari (cosa avvenuta, specialmente in Grecia). Altro modo e’ ridurre il Cuneo Fiscale finanziandolo con tagli di spesa pubblica, ma un taglio del cuneo di 10 miliardi integralmente a vantaggio delle aziende (es. IRAP) ridurrebbe il CLUP appena dell’1,5%, cifra lontana anni luce dal 23% perso con la Germania.
Traduciamo. L’Italia deve ridurre la forza lavoro (e quindi aumentare la disoccupazione), attraverso una Riforma del Mercato del Lavoro che agevoli il licenziamento. Cio’ ridurrebbe la Forza Lavoro, ma anche i Salari. Il tutto da fare in simultanea con una riduzione del Cuneo Fiscale a vantaggio delle Imprese. Il Film s’e’ gia’ visto in Grecia ed in Spagna, coi noti risultati (esplosione Debito Pubblico, esplosione Disoccupazione) e la Commissione Europea, sara’ contenta (noi un po’ meno).
Per cui Renzi, se svolgera’ bene il compitino datogli, nella Job Act ci proporra’ esattamente questo.

Passiamo alla seconda parte del Compitino: va ridotto o contenuto il Debito Pubblico, come fare?

In presenza delle misure di cui sopra (che tra l’altro hanno un costo e riducono gli introiti per lo stato), il Denominatore del Debito Pubblico, il PIL, non sara’ particolarmente arzillo, ed il Numeratore, il Debito Assoluto, non potra’ che aumentare per inerzia.
Dunque, nel mondo reale, fintanto che la riforma sul Lavoro non da’ frutti (e qui si parla di 3-5 anni) come fare a Contenere o ridurre il Debito in rapporto al PIL?
L’unico modo possibile per ridurre o contenere l’aumento del Debito e’ attraverso Misure straordinarie, quali una Patrimoniale, oppure Privatizzazioni massive.
Per cui Renzi, se svolgera’ bene il compitino datogli, ci proporra’ esattamente questo.

Preparatevi. Il FILM l’abbiamo gia’ visto in Grecia. A meno di un improbabile boom economico mondiale, o break up dell’Euro, il destino e’ quello sopra descritto. Non si scappa.

GPG

un'idea quotidiana per comprendere di cosa parla il giornale tedesco, molto consapevole della realtà a differenza dei media italiani troppo impegnati ad adorare Renzi

Roma, strage di senzatetto: bevono liquido antigelo per vincere il freddo
mercoledì, 5, marzo, 2014
Una lenta strage di barboni sta interessando negli ultimi mesi la Capitale. Sono già una decina infatti i senzatetto trovati senza vita in strada dalle forze dell’ordine tra i mesi di gennaio e febbraio. Morti che secondo gli inquirenti potrebbero essere in molti casi riconducibili ad una nuova terribile abitudine che sta diventando molto diffusa tra i barboni, bere liquido antigelo per autoveicoli. Un’abitudine assunta ovviamente per riuscire a superare in strada il gelo dei mesi invernali, e ritenuta molto più veloce ed economica rispetto all’alcol, altra abitudine dei diseredati.
Per difendersi dal freddo, infatti, molti barboni si rivolgono ai ricambisti per auto per acquistare liquido antigelo senza rendersi conto di andare incontro ad una morte rapida e dolorosissima. In effetti vicino ai corpi senza vita di diversi clochard ritrovati in questi mesi a Roma sono stati trovati contenitori di liquido antigelo parzialmente vuoti.
Su questa pista si stanno orientando le indagini della Polaria dell’aeroporto internazionale di Fiumicino che indagano sulla morte di un barbone di origini romene, il cui corpo è stato trovato senza vita nei giorni scorsi nei pressi del parcheggio multipiano. Il suo infatti sarebbe il terzo caso di barboni morti con accanto il liquido antigelo dopo il ritrovamento dei corpi di due suoi connazionali di 46 e 47 anni. Maggiori sicurezze ovviamente arriveranno dalle autopsie e dagli esami tossicologici che accerteranno la causa di morte. Dai primi accertamenti degli investigatori però pare che in effetti tra i clochard romani si fosse diffusa la voce che quel liquido potesse aiutare a sopportare meglio il freddo a chi vive in strada.
fanpage.it

Tarquinia: Imprenditore nautico 67enne si suicida impiccandosi nella propria azienda
5 marzo 2014
Un imprenditore nautico di 67 anni si è impiccato all’interno della propria azienda con una catena di quelle usate per lavorare sulle barche. Un gesto probabilmente dettato da motivi economici.È successo stamattina a Tarquinia, in provincia di Viterbo, dove l’imprenditore di origini romane aveva un capannone in cui riparava imbarcazioni. A trovarlo, intorno alle 14,30,un suo collaboratore.I carabinieri hanno rinvenuto un biglietto che potrebbe fare luce sulla vicenda.L’uomo era separato, lascia un figlio.
Fonte Ansa

Acerra: Inceneritore, disoccupati bloccano i cancelli e salgono sulla ciminiera, «Assumeteci o ci buttiamo»
6 marzo 2014
Nelle prime ore del mattino una quindicina di disoccupati hanno bloccato due cancelli esterni dell’inceneritore di Acerra. Poi, in tre, sono saliti sulla ciminiera chiedendo di essere assunti. Si tratta di persone aderenti alla nuova sigla Nda, i Nuovi disoccupati autorganizzati. Provengono dalle case popolari del rione Madonnelle di Acerra. “Un mese fa i responsabili dell’inceneritore ci hanno fatto inviare i nostri curriculum con le relative richieste di assunzione nell’impianto. Poi però si sono rimangiati tutto”, sostengono i senza lavoro. Intanto le attività dell’inceneritore proseguono regolarmente. Ma i camion che conferiscono i rifiuti sono rimasti bloccati davanti all’ingresso della grande struttura.(…)
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Parma: Perdono il lavoro, costretti a vivere in un casolare a rischio crollo
6 marzo 2014
Perdere il lavoro a quarant’anni, non riuscire a trovarne un altro, finire col perdere tutto e trovarsi in mezzo a una strada. Quella di Maurizio è una storia comune a un numero crescente di persone che anche a Parma vivono in condizioni di estrema difficoltà. Stando ai dati raccolti dall’associazione Pane e Vita attraverso una sorta di censimento nel corso dell’ultimo anno, a Parma e nel territorio, la maggior parte dei senza dimora a Parma sarebbe composta da uomini di età media di 38 anni, 50 le donne, il 67% sarebbe originario dell’Europa dell’Est, Moldavia, Ucraina, Romania, Albania, il 20% dal Nord Africa e dall’Africa centrale e il 13% sarebbe costituito da italiani, un dato in costante aumento e che costituisce le cosiddette nuove povertà. Un quadro che, seppur parziale anche a causa delle difficoltà a ottenere informazioni approfondite in casi di particolare disagio, è significativo per comprendere la portata del fenomeno. Al di là dei numeri, sono significative le storie come quella di Maurizio che, alle soglie dei quarant’anni e dopo un lungo periodo di difficoltà economiche, si è ritrovato a vivere in un rudere fatiscente chiuso perchè a rischio crollo, assieme a un altro italiano e a un romeno, in via Roma, nella zona San Pancrazio.(…)

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Ravanusa: 26enne senza lavoro si suicida impiccandosi. Lascia moglie in attesa del primo figlio
5 marzo 2014
Sarebbero state la crisi e la mancanza di lavoro le cause che hanno spinto Gianpaolo Zaia, 26 anni, di Ravanusa, a togliersi la vita. L’uomo si è impiccato utilizzando un cavo elettrico appeso al soffitto di un’abitazione vicina alla sua. Zaia lascia la moglie, sposata circa otto mesi fa, in attesa del loro primo bambino.(…)
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Macerata: Quattro dirigenti di banca rinviati a giudizio per usura
5 marzo 2014
Il Gup del Tribunale di Macerata ha rinviato a giudizio oggi quattro dirigenti della sede centrale di Firenze della Findomestic Banca con l’accusa di usura. La vicenda risale agli anni 2008-2009 quando un privato cittadino maceratese per un prestito di 1.500 euro si sarebbe sentito chiedere da Findomestic interessi del 27,24%. I dirigenti sotto processo respingono oggi accusa, e si dicono certi di poter dimostrare «di aver sempre operato con correttezza, rispettando in pieno la legge e tutte le normative appositamente emanate dalla Banca d’Italia.(…)

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1 commenti:

  1. Numero verde findomestic, istituto di credito italiano fondato nel 1984 da importanti istituti bancari italiani e francesi. Servizio clienti Findomestic. findomestic contatti

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