curioso. In Occidente i "nazisti" vengono
accusati di fare manifestazioni contro le banche e vengono
contestati mentre in Ucraina hanno collaborato ad instaurare un
governo per i banchieri e sono apprezzati (salvo alcune eccezioni
per le quali il dramma non è che ci siano i banchieri al potere,
ma che ci sono insieme ai nazisti, i quali hanno contribuito a salvare l'amata e venerata martire Tymoshenko dalla galera, amata dall'Occidente e da tutti i politically correct). Si sà, se non regna la tecnocrazia,
come profetizzato da Curzio Maltese, è un "male".
aiuta....sé, certo la troika è nota per "aiutare" i bisognosi così come gli americani "liberano" e "regalano" basi e scudi missilistici Kiev pronta a dire si a scudo missilistico USA(cambio aiuti)
e....Gli USA e la UE avevano preparato
una “Euromaidan” nella capitale dell'Ucraina da diversi anni,
ha dichiarato in un'intervista al canale internazionale "Press
TV" l'ex ufficiale dell'intelligence
statunitense Scott Rickard. CONTINUA QUI
di Kenneth Rapoza - 05/03/2014
Fonte: millennivm
Il Primo Ministro ad interim Ucraino,
Arseniy “Yats” Yatsenyuk, potrebbe rivelarsi un veleno nei
confronti della nazione assediata.
“Richiami la conversazione
telefonica avvenuta tra l’ambasciatore Ucraino e Victoria
Nuland (Vice Segretaria di Stato per l’Europa), conversazione
di cui è poi trapelata
un’intercettazione dove ella dice essenzialmente ‘noi vogliamo che Yats si insedi là’. A loro piace perché è filo-Occidentale”, afferma Vladimir Signorelli, presidente della esclusiva società di ricerca e investimento Bretton Woods Research LLC nel New Jersey. “Yatsenyuk è quel genere di tecnocrate che cerchi se vuoi austerity, con la patina della professionalità”, continua Signorelli. “Lui è quel tipo di persona che può entrare in confidenza con l’elite Europea. Una specie di Mario Monti: non-eletto e volenteroso di acconsentire alle richieste del Fondo Monetario Internazionale”.
un’intercettazione dove ella dice essenzialmente ‘noi vogliamo che Yats si insedi là’. A loro piace perché è filo-Occidentale”, afferma Vladimir Signorelli, presidente della esclusiva società di ricerca e investimento Bretton Woods Research LLC nel New Jersey. “Yatsenyuk è quel genere di tecnocrate che cerchi se vuoi austerity, con la patina della professionalità”, continua Signorelli. “Lui è quel tipo di persona che può entrare in confidenza con l’elite Europea. Una specie di Mario Monti: non-eletto e volenteroso di acconsentire alle richieste del Fondo Monetario Internazionale”.
Mario Monti è stato un tecnocrate
centrista Italiano, ha promosso un pacchetto di austerity che
richiedeva l’aumento delle tasse, la riforma delle pensioni,
insieme a misure per combattere l’evasione fiscale.
Durante le scorse settimane, in
Ucraina si sono combattute lotte intestine tra Ucraini
filo-Russi e filo-Europei. La scontro ha subito un drastico
incremento lo scorso autunno, quando il Presidente Ucraino
Viktor Yanukovych decise di orientare gli accordi commerciali
verso Mosca anziché verso Bruxelles. La scorsa settimana,
Yanukovych ha lasciato Kiev e si è diretto verso una località
segreta, ora si ritiene che sia tenuto nascosto in una base
navale Russa.
Dopo l’accordo tra Yanukovych e
l’opposizione per una ordinata transizione verso nuove
elezioni, l’opposizione ha rapidamente stracciato l’intesa ed
ha assunto posizioni strategiche intorno a Kiev. Molte voci
nella stampa occidentale riferiscono che il paese potrebbe
andare in pezzi.
Nonostante questi infausti presagi,
l’ambasciatore Ucraino Geoffrey Pyatt ha salutato la presente
crisi come “una giornata da libro di storia”. La maggior parte
dei mezzi di informazione è fermamente orientata verso la
campagna anti-Yanukovych.
Il nuovo parlamento Ucraino a 450
scranni, ha approvato la nomina dell’ex-banchiere centrale
Yatsenyuk lo scorso giovedì, con una votazione di 371 a 1. È
sorprendente che, precedentemente questo mese, il
filo-occidentale Yats non riuscisse a stare al passo con
l’opposizione, parliamo dell’ex pugile Viltali Klitschko e del
leader del partito Svoboda, Oleh Tyahnybok. Tuttavia, Yats ha
amicizie altolocate e, mentre non possiede un significativo
sostegno da parte dell’elettorato e non avrebbe alcuna
possibilità di vincere le elezioni, è invece a favore dell’austerity voluta
dal FMI, e apparentemente pare esserlo anche il grosso del
parlamento.
“Yatsenyuk ha affermato che, ciò
che i Greci hanno fatto a se stessi, noi lo faremo a nostra
volta” ha affermato Signorelli. “Lui vuole seguire il modello
economico Greco. Chi diavolo vorrebbe mai seguire un tale
modello?”
Anche oggi, Yatsenyuk ha promesso
di rendere effettive “misure impopolari” per stabilizzare il
bilancio finanziario del paese. Il Governo ha affermato che
necessita di 35 miliardi di Dollari per sostenere il paese
durante i prossimi 2 anni. Il linguaggio che ha usato in un
servizio trasmesso oggi da Bloomberg suggerisce che egli si
stia dirigendo verso una campagna di austerity potenzialmente
destabilizzante:
“Il Tesoro è vuoto. Faremo il
possibile per non andare in default. Se riceviamo
supporto finanziario dal FMI e dagli Stati Uniti possiamo
farcela. Sarò il Primo Ministro più impopolare nella storia
del mio paese” ha affermato. “Tuttavia questa è l’unica
soluzione. Non prometterei mai grossi risultati. La questione
prioritaria è quella di stabilizzare la situazione”.
Ha affermato inoltre, “Vogliamo che
la Russia abbia relazioni trasparenti ed imparziali con
l’Ucraina. Noi vogliamo essere partner con la Russia… noi
crediamo fermamente che non interverrà mai con l’esercito in
Ucraina”.
Sotto la trama di una crisi
politica – “divide et impera” - giacciono i problemi
economici dell’Ucraina. La valuta Ucraina, la Grivnia, ha
perso negli ultimi dodici mesi più del 16%, un declino record
se confrontato con il Dollaro.
Non è chiaro quali misure tollererà
Yatseniuk, ma sembra che l’austerity possa essere il
sentiero percorribile. Questa include anche un regime di
aumento delle imposte, tassi di interesse alle stelle e
ulteriore svalutazione.
Yanukovych ha resistito alle
richieste del FMI riguardo un incremento delle tasse e la
svalutazione della moneta. Yatseniuk sembra indifferente. Per
gli economisti che considerano l’austerity un
disastro, l’Ucraina è sulla strada per il fallimento.
“Abbiamo visto negli anni 90 ciò
che ha conseguito il FMI in Russia con Yeltsin. Lo faranno
anche all’Ucraina” ha riferito Signorelli. “Ricordate Slobodan
Milošević in Yugoslavia? Dopo che il FMI portò a termine il
compito in Yugoslavia è stata solo questione di tempo prima
che il movimento dei separatisti conseguisse adesioni”
continua. “Credo che la situazione in Ucraina possa diventare
davvero molto, molto negativa”.
Da Forbes.com.
Traduzione di Rossano Artioli.
Arianna Editrice
Informazione acquisite dal blog di Luciano Davì al quale consiglio di iscrivervi per ricevere la newsletter giornaliera, inviando mail a davi.luciano@libero.it
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