domenica 25 novembre 2012

La stampa rappresenta la fogna della strumentalizzazione partitica ed ha raggiunto dei livelli davvero disgustosi, indegni di una società che ama definirsi civile.
Un ragazzino di 15 anni, Andrea si toglie la vita. Non sembra abbia lasciato alcun biglietto per spiegare tale gesto disperato. Ma i media, meglio di qualsiasi investigatore conoscono e diffondono la ragione alla base di tale scelta: omofobia. Per giorni questa meschina società politically correct si è gettata sul "corpo" del ragazzo usandolo come simbolo di una lotta che ha come fine l'approvazione di una legge contro l'omofobia, fino ad oggi respinta. Una delle tante leggi volte a considerare un reato più grave qualora siano presenti elementi oggetto della proposta legislativa. E tanti saluti all'eguaglianza. Siamo anche sotto elezioni, ci sono le primarie e tutto fa brodo, per travestirsi da buon samaritano. La malafede emerge mano a mano che emergono dettagli tutt'altro che insignificanti, volutamente non diffusi fin da subito per non "smontare" il caso mediatico. Il "piccolo" dettaglio consiste nel fatto che Andrea non fosse affatto omosessuale. Il punto ovviamente non è questo. Una scelta privata non deve  diventare oggetto di pubblico ludibrio, ma nella società che si nutre di gossip purtroppo non è
mai così.  Perché non hanno appurato come stavano esattamente le cose, prima di inventare una caccia alle streghe? Gli scherni tra ragazzini, piaccia o no, sono sempre esistiti. Piuttosto, questi media da comare e da parrucchiera perché non si interrogano su come mai una presa in giro oggigiorno sia diventata come un marchio indelebile che può pregiudicare l'intera esistenza della vittima? Chi affibbia etichette con tanta faciloneria? Proprio i media che si lanciano in crociate politically correct. 

Come non notare una orribile discriminazione in corso nei confronti di  una ragazzina albanese morta suicida a Genova il giorno dopo? Esiste una graduatoria stilata dai media per decidere quale morto suicida "onorare" e quale far cadere nel dimenticatoio? Solo poche righe per la ragazza di Genova, nessuna ipotesi al vaglio e nessun "mandante morale" da ricercare. 
I media che tanto si indignano per una "sospetta" omofobia se ne fregano altamente della ragazza albanese.
I motivi che spingono una persona a suicidarsi possono essere molti, soprattutto quando non vi sono messaggi alla famiglia.  Come si permettono i media di stabilire a tavolino chi deve essere considerato "il mandante morale"? Sulla base di quali criteri? 
Sono gli stessi media e partiti al seguito che hanno deciso di ignorare il suicidio di una ragazza albanese, magari perché non c'era il fidanzatino da sbattere in prima pagina come mostro forse? Sono gli stessi media che non battono ciglio di fronte al  suicidio di un artigiano di Maerne (il secondo suicida in pochi giorni nel Veneto) morto a causa della pensione rinviata? Perché i media non indicano la Fornero quale mandante del suicidio di Flavio Loreggia di 61 anni? Perché i media hanno taciuto?
Paura del governo Monti e delle riforme tanto apprezzate dai mercati? Che importa se mietono vittime, sono da ritenersi "effetti collaterali" di una guerra? Vite di serie B quindi. Quando vennero divulgati i suicidi per crisi economica subito, i soliti strumentalizzatori di professione tanto utili al Sig. Monti Goldman Sachs, hanno buttato acqua sul fuoco.Ipocrisia vuole  che siano i primi strillatori nelle giornate contro l'omofobia o la violenza sulle donne. Forse questo è il problema, i "suicidati" per crisi sono prevalentemente uomini e la società politically correct  che si professa contro le discriminazioni NON RITIENE degna di nota la prematura ed indotta scomparsa di esseri umani appartenenti al sesso maschile. Pierpaolo Boetto, di 39 anni, elettricista di Padova non ha potuto far fronte ad un debito (che strano in tempi di crisi, alla faccia di chi sostiene che non vi sia un nesso tra crisi economica ed aumento dei suicidi) di 25mila euro con un fornitore, pur VANTANDO UN CREDITO CON DUE COMUNI. Come mai nessun media dall'indignazione a comando CHIEDE CHE I DUE SINDACI VENGANO INCRIMINATI PER ISTIGAZIONE AL SUICIDIO? Eppure, per Andrea è stata aperto un'inchiesta.
Si precisa che nemmeno la ragazza di Genova, così come Pierpaolo e Flavio hanno lasciato niente di scritto a motivare il gesto disperato. Come mai per Andrea ci hanno pensato i media a colmare "quel vuoto" avviando un processo mediatico? Perfino per il venerabile matusalemme del Quirinale è stato facile intervenire sulla "vicenda": 

"per il persistere di intollerabili atteggiamenti omofobi che ledono i diritti e la dignità della persona e ai quali bisogna opporre un fermo rifiuto"?

Sembra che il Presidente della Repubblica abbia un cuore, commosso davanti alla scomparsa di Andrea, quanto assolutamente indifferente verso gli assassinati dal governo delle banche. Come mai questo doppiopesismo, Mr Napolitano?
La crisi economica innescata per salvare le banche non lede la dignità di migliaia di persone che si trovano esodate, licenziate, disoccupate, indebitate, situazione che spinge moltissimi a togliersi la vita?

Oppure dovremmo semplicemente rallegrarci perché in fondo non ci suicidiamo poi così in tanti come i greci? 

I media della società politically correct come i nuovi savonarola. Lo stesso squallido e vile giochetto lo hanno fatto per lo scontro tra le tifoserie del Tottenham e quelle della Roma e del la Lazio, trasformato a parole in un raid antisemita. Dopo giorni di bieca strumentalizzazione, utile per chiedere condanne ed inasprire normative volte a reprimere l'espressione della solidarietà verso la Palestina (il cui esercizio è diventato sinonimo di antisemitismo) viene a galla la verità:

E Giovanni Bianconi, che sulla cronaca nera e giudiziaria è per me Cassazione (con Carlo Bonini l'unico collega che prendo per buono a scatola chiusa), ci spiega che all'azione non hanno partecipato né estremisti di destra né di sinistra ma semplicemente ultras animati da odio identitario. Nelle perquisizioni domiciliari, infatti, non sono emersi elementi riconducibili a qualche forma più o meno vaga di militanza e nemmeno di appartenenza politica. 
Esce quindi fortemente ridimensionata l'ipotesi del movente antisemita. Fonte


Chi processerà i media per istigazione all'odio e per la stesura di liste di proscrizione?
Devo dire che adempiono molto bene al compito da Ministero della Verità, come descritto da Orwell. Come potrebbero esimersi d'altronde? La stessa società civile per cui lavorano ha accettato di buon grado il provvedimento del regime Monti che prevede il carcere per i giornalisti colpevoli di esprimere un'opinione contraria a quanto stabilito dalla stessa.
E pensare che per molto meno, scesero in piazza popoli viola ed agende rosse contro il nano di Arcore, il censore. Il carcere, forse perché vede come prima "vittima" Sallusti considerato uomo dell'"odiato" nemico ecco che ora insieme alla repressione va bene.
Monti ci ha "ridato credibilità internazionale", dovrà pur essere appoggiato. Con buona pace dei suicidi.



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