domenica 1 settembre 2013

L'Onu riporta un ridicolo sunto della situazione, da far impallidire Kafka, leggi

I curdi vengono massacrati da Al Nusra e non dal fu perfido Saddam per cui non importa, ora i curdi sono scalati di un gradino nella classifica delle vittime da compatire ed "aiutare", a riconferma dell'innato senso di eguaglianza dell'Occidente.

Una coraggiosa giornalista raccoglie le testimonianze dei ribelli che ammettono di essere loro la causa dell'esplosione di armi chimiche SAUDITE e naturalmente non solo viene "censurata" dalla testata per la quale lavora,
ma il suo lavoro non viene neppure preso in considerazione.
Come mai quando si tratta di mistificazioni le parole dei ribelli sono valutate come oro colato, senza verifiche, mentre in questo caso  nessuno si sente in dovere di menzionare l'assunzione di colpa?
Come mai le prove da lei raccolte non sono prove e non meritano di essere inserite nel fascicolo di presentazione al Congresso?
E' vero che il resoconto della coraggiosa giornalista, degna di questo nome, Dale Gavlak, stranamente non è apparso per l'agenzia per la quale è corrispondente da 20 anni, che strano eh? Cosìcché il Sig. Kerry, (il "pacifista" degli Skulls&Bones  che ha confessato aver commesso atrocità in Vietnam ma "stranamente" a piede libero) possa vantarsi di avere tutte le fonti che raccontano le stesse balle come un gregge di pecore?

O forse questo accade perché le testimonianze da lei raccolte, sbugiardano ancor di più la faziosità di certi ispettori Onu? O perché minano la credibilità di una istituzione che deve riferire quanto comandatole?

Malafede?
BARBARA

I "ribelli" jihadisti ammettono "le armi chimcihe le abbiamo usate noi"
I ribelli siriani a Ghouta nel sobborgo di Damasco hanno ammesso ad Associated Press, corrispondente Dale Gavlak che loro sono i responsabili dell'attacco chimico della scorsa settimana, incidente che le potenze occidentali hanno attribuito alle forze di Bashar Al-Assad, rivelando che gli effetti sono stati causati da un incidente a seguito di maneggiamenti errati da parte dei ribelli che stavano armeggiando con le armi chimiche fornite loro dall'Arabia Saudita.

"Da numerose interviste con i dottori, i residenti di Ghouta, i ribelli e loro famiglie....molti credono che alcuni ribelli abbiano ricevuto armi chimiche dal capo dell'intelligence saudita, il principe Bandar Bin Sultan e che fossero incaricati di portare a termine l'attacco mortale con il gas£ scrive Gavlak. 

I ribelli hanno detto a Gavlak che non erano stati istruiti adeguatamente su come maneggiare le armi chimiche, non li avevano nemmeno infromati su cosa fossero. 

Sembra che le armi fossero destinate inizialmente ad Al Qaida, alla distrutta Jabhat al-Nusra. "Eravamo curiosi riguardo a queste armi. Ma sfortunatamente, alcuni combattenti, hanno maneggiato le armi incautamente ed innescato l'esplosione", così riferisce un militante, chiamato "J" a Gavlak.

La stessa affermazione viene riconfermata da una combattente donna, chiamata "K", che ha riferito a Gavlak, "Non ci hanno detto che cosa fossero queste armi e come usarle. Non sapevamo fossero armi chimiche. Non lo avremmo mai immaginato che fossero armi chimiche"

Abu Abdel-Moneim, il padre di una fazione di oppositori, ha ancora riferito a Gavlak, " Mio figlio è arrivato da me due settimane fa chiedendomi quali armi gli fosse stato richiesto di trasportare", descrivendole come "simili a strutture di tubi" mentre altre erano come "una enorme bottiglia di gas". Il padre fornisce il nome del militante saudita che ha fornito le armi come Abu Ayesha.
Secondo Abdel-Moneim, le armi sono esplose nel tunnel, uccidendo 12 ribelli.
"Più di dodici ribelli che sono stati invervistati riferiscono che i loro stipendi vengono erogati dal Governo saudita", scrive Gavlak

Se quanto riferito è corretto, questa storia potrà far deragliare la corsa degli  Usa per un attacco alla Siria che si fonda esclusivamente sulla "innegabile" giustificazione che Assad sia dietro l'attacco con armi chimiche. La credibilità di Dale Gavlak è impressionante. E' stato corrispondente sul Medio-Oriente per Associated Press per due decadi ed ha lavorato inoltre per la National Public Radio ed ha scritto articoli per la BBC News.

Il sito che per primo ha pubblicato la storia, -Mint Press (che è inaccessibile a causa dell'elevato traffico causato dallo stesso articolo) è una società legale con sede in Minnesota. Il Minnesota Post ha scritto un profilo su di loro lo scorso anno.

Il presunto coinvolgimento dell'Arabia Saudita nel fornire armi chimiche ai ribelli, che vengono pesantemente sostenuti ad ogni occasione, non è una sorpresa alla luce delle recenti dichiarazioni di questa settimana, secondo le quali i sauditi avrebbero minacciato la Russia di attacchi terroristici duranti i giochi olimpici invernali che si terranno a Soci se non smettono di sostenere il Presidente siriano.

"Posso garantirvi la protezione durante i giochi olimpici invernali il prossimo anno. I gruppi ceceni che minacciano la sicurezza delle olimpiadi sono controllati da noi," dichiara il principe Bandar a Vladimir Putin, secondo quanto riportato dal Telegraph.

L'amministrazione Obama si sta preparando per presentare le prove fornite dall'intelligence oggi, in uno sforzo di provare che le forze di Assad sono la causa dell'attacco chimico della scorsa settimana, nonostante gli ufficiali americani amettono al NYTimes che non c'è una "pistola fumante" che collega direttamente il Presidente Assad all'attacco.

Gli ufficiali dell'intelligence americana hanno riferito inoltre alla Associated Press che le prove della colpevolezza di Assad non sono affatto schiaccianti.

Come riferito all'inizio della settimana, da telefonate intercettate del Ministero della Difesa, telefonate cariche di panico intercorrevano tra il ministero ed il dipartimento delle armi chimiche chiedendo spiegazioni nelle ore immediatamente successive all'attacco, suggerendo che tale attacco non sia stato ordinato dalle forze di Assad.

Aggiornamento: Associated Press ci ha contattato per confermare che Dave Gavlak è un corrispondende della AP, ma che la sua storia non è stata pubblicata per Associated Press. Noi non abbiamo sostenuto che fosse questa la situazione, abbiamo semplicemente sottolineato le credenziali di Gavlak per rendere noto che lei è una fonte credibile, non è infatti solo una corrispondente della Ap, ma ha anche scritto per PBS, BBC e Salon.com.

UPDATE: Associated Press contacted us to confirm that Dave Gavlak is an AP correspondent, but that her story was not published under the banner of the Associated Press. We didn’t claim this was the case, we merely pointed to Gavlak’s credentials to stress that she is a credible source, being not only an AP correspondent, but also having written for PBS, BBC and Salon.com.

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ARTICOLO ORIGINALE

1 commenti:

  1. http://falco82it.blogspot.it/2013/09/alcune-considerazioni-sulla-siria.html

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