sabato 7 settembre 2013

La troika agli ordini dei banchieri che ovviamente non possono fare altro che apprezzarla. Tal CEO di Intesa, ci credo che consideri migliorati i conti dei paesi dove le sanguisughe del trio si sono recate a fagocitare tutti gli averi della popolazione. I banchieri chiedono le riforme, mica a vantaggio loro, che andate a pensare? E non è certo necessario che i contabili per conto di Bankenstein si spostino, sono stati capacissimi di imporre i loro diktat a distanza, basta munirsi di una classe politica serva e se non ne disponesse basta alzare lo spread. O inventarsi che la politica mette a rischio la ripresa, una figura mitologica....

E poi il buon Letta si è dato alla preveggenza, vede il ritorno del segno più davanti al PIL entro fine dell'anno, smentito dallo stesso Mario Draghi (per quanto valgono le sue opinioni, dal momento che ogni giorno "ritratta" quanto detto in precedenza), G20 e
compagnia vampiresca al seguito.
Quando Mr B vaneggiava di crisi inesistente, i pennivendoli ed "opionisti" scrissero tomi e parlarono per ore indignati. Riguardo alle esternazioni del  buon Letta nessuno fiata. Quel segno più è solo davanti alle tasse ed alle bollette che gli italiani dovranno pagare, sempre se ne avranno ancora la possibilità.
Barbara

Bravo, infatti l'Italia è perfino retrocessa rispetto alla Spagna

Il Ceo di Intesa, la Troika in Italia? Non sarebbe un dramma
di REDAZIONE

E’ improbabile che possa essere necessario un intervento della Troika per l’Italia anche se di per sé non sarebbe una cosa negativa visto che i paesi in cui è andata hanno migliorato la loro situazione. Lo ha detto, a margine del Workshop Ambrosetti di Cernobbio, il Ceo di Intesa Sanpaolo Enrico Cucchiani rispondendo a chi gli chiedeva se una crisi di governo possa portare all’intervento della Troika.

“Credo sia improbabile che la Troika venga o sia chiamata, anche se di per sé non sarebbe negativa”, ha detto Cucchiani. “Dove la Troika è andata i paesi hanno migliorato la loro condizione, fatto riforme strutturali e dato segnali di cambiamento più forti di quanto si è visto in Italia”, ha aggiunto.

“Noi abbiamo la possibilità di fare tutto da soli ma bisogna che lo si faccia”, ha aggiunto sottolineando che non è una critica al Governo Letta. “Siamo certamente in un’impasse, occorre che tutti i partiti si impegnino per fare le riforme”.

“Far progredire l’economia è il passo necessario, altrimenti saremo condannati a una situazione di stallo e degrado”, ha concluso. (Reuters)

1 commenti:

  1. la gente che non riesce a capire la gravità di quello che sta accadendo o ha la segatura nel cervello o non ha alcun problema e quindi può pensare a belen o al pallone...

    lelamedispadaccinonero.blogspot.it

    ciao Barbara (:

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