C'era da aspettarselo da dei tecnici della morte. Come c'era da aspettarsi questo silenzio assordante, soprattutto da parte della solita complice "comunità scientifica" venduta per un piatto di lenticchie. Così come la società civile ed i politically correct che nonostante abbiano scritto perfino libri in merito alla connivenza della politica con la malavita, nel Lazio e in Lombardia (chissà perché non in Toscana-Emilia-Umbria) niente hanno da dire su questo provvedimento esperito dal "presentabile" ministro medico Clini. Peraltro indagato per la questione dell'inceneritore di Verbania. Pagheremo lo smaltimento dei rifiuti per ritrovarceli nelle mura di casa. Un humour davvero british di questo manipolo di golpisti banchieri al governo. Barbara
Incenerimento nei cementifici... Siamo alla frutta
Il governo “tecnico” osa quanto né Pdl né Pd hanno mai osato
Ernesto Ferrante
L’incubo dei comitati ambientalisti di tutta Italia, sta per divenire realtà. I rifiuti, tra non molto, potranno essere bruciati nei cementifici. Ciò che non è riuscito ai governicchi politici dell’ultimo quindicennio, soprattutto per l’opposizione dei gruppi civici di tutela ambientale, sta per essere messo a punto dal governo “tecnico” (mai legittimato dal popolo) dei professori della miseria, con il timbro in calce del ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
“Per mettere fine ai costosissimi viaggi all’estero, per eliminare i rifiuti prodotti”, queste le motivazioni ufficiali; per fare un bel regalo ai sinori del cemento, fregandosene della salute dei cittadini, quelle ufficiose.
“Il regolamento sul combustibile solido secondario (CSS), si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, è una parte essenziale del complesso di interventi di politica ambientale, energetica e industriale che sono necessari all’Italia per assolvere gli impegni europei e internazionali in materia ambientale ed energetica, offrendo inoltre soluzioni concrete alla soluzione dei problemi del nostro Paese in materia di gestione corretta e sostenibile dei rifiuti”.
Una ricetta pericolosa e vecchia, seppur incartata diversamente, già proposta già tre anni fa circa dall’ex assessore all’Ambiente della Regione Campania nonché ex presidente di Greenpeace, Walter Ganapini, per smaltite le (eco)balle. Cambiano i nomi, ma la paura che a finire nei forni dei cementifici siano pacchi enormi contenenti ogni sorta di immondizie, è sempre la stessa.
Tra l’altro, nella categoria di CSS, rientrano anche le gomme sintetiche non clorurate, le resine e fibre artificiali e sintetiche con contenuto di Cl inferiore a 0,5% in massa e i pneumatici fuori uso. Non esattamente confettini colorati e caramelle aromatizzate. A fare i salti di gioia, saranno solo i cementifici che intascheranno anche bei soldoni per incenerire i rifiuti (in virtù della famigerata CIP6). A finanziare tale produzione di veleni saranno i cittadini attraverso le bollette dell’energia elettrica.
“L’uso come combustibile in centrali, cementifici o anche termovalorizzatori può essere una strada da seguire, spiegò qualche tempo fa l’esimio Clini, per risolvere il problema dei rifiuti, per valorizzare energicamente i rifiuti e per uscire fuori da un circuito nel quale la malavita organizzata ha avuto un ruolo molto importante. Il nostro obiettivo è quello di far uscire i rifiuti dal ciclo ordinario per portarli in un ciclo industriale, qualunque sia: raccolta differenziata, recupero di energia o recupero di materiali”.
Probabilmente siamo intellettivamente limitati, ma proprio non riusciamo a vedere dove sia il colpo di genio nel trasformare schifezze assortite in energia e cemento fresco per riempire le tasche dei soliti noti. Anni fa, su questo giornale, scrivemmo che l’emergenza rifiuti aveva IBAN e sportelli. Oggi ne siamo ancora più convinti.
Non a caso il nostro paese è stato il primo ad aver quotato i rifiuti in Borsa a partire dal 1993, reiterando illegalmente decreti su decreti.
Monnezza non olet....
30 Ottobre 2012 - Rinascita
Ernesto Ferrante
L’incubo dei comitati ambientalisti di tutta Italia, sta per divenire realtà. I rifiuti, tra non molto, potranno essere bruciati nei cementifici. Ciò che non è riuscito ai governicchi politici dell’ultimo quindicennio, soprattutto per l’opposizione dei gruppi civici di tutela ambientale, sta per essere messo a punto dal governo “tecnico” (mai legittimato dal popolo) dei professori della miseria, con il timbro in calce del ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
“Per mettere fine ai costosissimi viaggi all’estero, per eliminare i rifiuti prodotti”, queste le motivazioni ufficiali; per fare un bel regalo ai sinori del cemento, fregandosene della salute dei cittadini, quelle ufficiose.
“Il regolamento sul combustibile solido secondario (CSS), si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, è una parte essenziale del complesso di interventi di politica ambientale, energetica e industriale che sono necessari all’Italia per assolvere gli impegni europei e internazionali in materia ambientale ed energetica, offrendo inoltre soluzioni concrete alla soluzione dei problemi del nostro Paese in materia di gestione corretta e sostenibile dei rifiuti”.
Una ricetta pericolosa e vecchia, seppur incartata diversamente, già proposta già tre anni fa circa dall’ex assessore all’Ambiente della Regione Campania nonché ex presidente di Greenpeace, Walter Ganapini, per smaltite le (eco)balle. Cambiano i nomi, ma la paura che a finire nei forni dei cementifici siano pacchi enormi contenenti ogni sorta di immondizie, è sempre la stessa.
Tra l’altro, nella categoria di CSS, rientrano anche le gomme sintetiche non clorurate, le resine e fibre artificiali e sintetiche con contenuto di Cl inferiore a 0,5% in massa e i pneumatici fuori uso. Non esattamente confettini colorati e caramelle aromatizzate. A fare i salti di gioia, saranno solo i cementifici che intascheranno anche bei soldoni per incenerire i rifiuti (in virtù della famigerata CIP6). A finanziare tale produzione di veleni saranno i cittadini attraverso le bollette dell’energia elettrica.
“L’uso come combustibile in centrali, cementifici o anche termovalorizzatori può essere una strada da seguire, spiegò qualche tempo fa l’esimio Clini, per risolvere il problema dei rifiuti, per valorizzare energicamente i rifiuti e per uscire fuori da un circuito nel quale la malavita organizzata ha avuto un ruolo molto importante. Il nostro obiettivo è quello di far uscire i rifiuti dal ciclo ordinario per portarli in un ciclo industriale, qualunque sia: raccolta differenziata, recupero di energia o recupero di materiali”.
Probabilmente siamo intellettivamente limitati, ma proprio non riusciamo a vedere dove sia il colpo di genio nel trasformare schifezze assortite in energia e cemento fresco per riempire le tasche dei soliti noti. Anni fa, su questo giornale, scrivemmo che l’emergenza rifiuti aveva IBAN e sportelli. Oggi ne siamo ancora più convinti.
Non a caso il nostro paese è stato il primo ad aver quotato i rifiuti in Borsa a partire dal 1993, reiterando illegalmente decreti su decreti.
Monnezza non olet....
30 Ottobre 2012 - Rinascita
CdM: approvato regolamento per l'utilizzo del CSS nei cementifici
Venerdì 26 Ottobre 2012
Rinviata la discussione sul disegno di legge per il riordino del Codice Appalti e della disciplina dell'attività edilizia
Salta
il disegno di legge sulla “Delega al Governo in materia di
infrastrutture, trasporti e territorio” che avrebbe dovuto essere
esaminato dal Consiglio dei Ministri di oggi.
La discussione sul provvedimento, che
contiene tra l'altro le deleghe per il riordino del Codice Appalti e dei
codici dell'edilizia (leggi tutto),
è stata rinviata al prossima riunione del Consiglio dei Ministri,
prevista per il 31 ottobre. Il rinvio sembra a quanto pare dovuto a
divergenze all'interno del Governo su alcuni aspetti del testo, in
particolare per quanto riguarda la norma che istituisce il Comitato dei
Ministri per le infrastrutture strategiche, e che rischia secondo
Palazzo Chigi di depotenziare il Cipe.
Cementifici, approvato regolamento sul CSS
Nella riunione di oggi, il CdM ha invece
approvato in via preliminare, su proposta del Ministro dell'ambiente, di
concerto con il Ministro dello sviluppo economico, un provvedimento per
l’individuazione delle condizioni di utilizzo dei combustibili solidi
secondari, in parziale sostituzione di quelli tradizionali, in
cementifici soggetti al regime dell'autorizzazione integrata ambientale.
Il regolamento sul Combustibile Solido
Secondario (CSS) – spiega il comunicato di Palazzo Chigi - è una parte
essenziale del complesso di interventi di politica ambientale,
energetica e industriale che sono necessari all’Italia per assolvere gli
impegni europei e internazionali in materia ambientale ed energetica,
offrendo inoltre soluzioni concrete alla soluzione dei problemi del
nostro Paese in materia di gestione corretta e sostenibile dei rifiuti. I
benefici di questo combustibile sono l’elevata sicurezza
dell'approvvigionamento, la riduzione dell’importazione di combustibili,
la riduzione delle emissioni in atmosfera, il minore ricorso alle
discariche come modalità di smaltimento dei rifiuti e la potenzialità di
utilizzo per la raccolta differenziata.
Il provvedimento verrà inviato al Consiglio di Stato e alle Commissioni parlamentari competenti e della Commissione unificata.
Via libera alle modifiche al codice antimafia
Il Governo ha anche approvato in via
definitiva, dopo aver acquisito il parere delle commissioni parlamentari
competenti, le modifiche al Codice delle leggi antimafia introdotte
dallo schema di decreto legislativo varato il 25 maggio scorso.
Le integrazioni riguardano, in
particolare, la disciplina della documentazione antimafia e l’assistenza
legale dell’Avvocatura dello Stato nelle controversie relative ai beni
sequestrati o confiscati alla criminalità.
Le nuove disposizioni in materia di
documentazione antimafia consentiranno l’immediata entrata in vigore
delle norme che ridefiniscono il ‘catalogo’ delle situazioni dalle quali
si desume l’esistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa.
Ministero della Difesa, regolamento sugli appalti
Via libera definitivo anche al
regolamento per la disciplina delle attività di costruzione,
demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro e manutenzione di
infrastrutture in uso presso il Ministero della Difesa, svolte
attraverso l’organizzazione del Genio militare. Sul provvedimento il
Governo ha acquisito il parere del Consiglio di Stato.
Hai detto benissimo "TECNICI DELLA MORTE"
RispondiEliminaincredibile!sono sconcertato
RispondiEliminaqualche dubbio sul fatto che questo sia un Paese governato da Merde e abitato in maggioranza da Coglioni??
RispondiEliminanessun dubbio Fran, benvenuto sul mio microscopico spazio :).
RispondiEliminaZak, mi è venuto spontaneo pensando all'essenza di ogni provvedimento di questo manipolo di golpisti banchieri...vogliono il nostro suicidio e si adoperano per farci arrivare, infatti come non ricordare quasi il rammarico di Monti riguardo ai suicidi italiani, (di cui poi la stampa evitò di riportare i nomi delle vittime dei "salvatori") dovevamo pure essere contenti perché non ci ammazziamo mica tanto come i greci....la cui terra oltretutto è stata trasformata in un laboratorio dell'eurosistema di cui lui si disse orgoglioso....
Fax...senza parole...Mi chiedo dove siano i membri della società civile che tanto si professano vigili, attivi denunciatori delle ecomafie....
Ciao Barbara,
RispondiEliminaTi scriviamo per informarti che lquesto tuo post è stato diffuso sulle liste del nostro servizio
di informazione: http://www.fabionews.info/View.php?id=14664
Approfittiamo per invitarti a conoscere il nostro servizio,ad iscrivervi e, se interessa, a promuoverlo tra i vostri amici-contatti potenzialmente interessati a ricevere direttamente via mail le notizie che più gli interessano.
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FabioNews