Ecco come l'Ue, templio di tanta democrazia e saggezza, tolleranza ed antirazzismo, intende impartire lezione ai cattivi. Appena incassato il Premio Nobel per la pace, l'Ue CENSURA le emittenti iraniane. Terrorizzata dalla libera opinione, ecco che la roccaforte di tanta moralità mette a tacere le voci dissenzienti.
Pensavate che l'Inquisizione fosse finita? In Italia intanto non si perde tempo ed in questi giorni nei palazzi dei camerieri sono in discus
sione pioggie di emendamenti per aumentare la censura del web. Peccato vi sia molto silenzio da parte della cosiddetta "società civile" in merito, lo psiconano non è più sullo scranno perciò la democrazia è "salva", Monti lo sterminatore non va disturbato. Fortuna che proprio ieri ricordava come fosse importante tutelare le minoranze. O forse ne aveva in mente una in particolare? Questione di pesi e misure in tutta evidenza.
Barbara
Ue oscura tv e radio Iran in Europa: quando l'Iran è il "Balla coi Lupi" del nostro tempo
Davood Abbasi. L'Occidente è il fondatore delle telecomunicazioni e
dell'informazione, nel senso moderno della parola. Oltre alle questioni
tecnologiche, pensatori e sociologi come Durkheim hanno teorizzato il
modello di società-condivisa che poi McLuhan nel 1968 chiamò "Villaggio
Globale"; in questo nuovo mondo "il medium è il messaggio".
In questo piccolo villaggio, oggi ancora più piccolo dei tempi di
McLuhan, l'uomo bianco che crede di essere il portatore della civiltà e
della democrazia e dei diritti umani, è in realtà qualcosa di diverso da
ciò che vorrebbe rappresentare.
Questo mondo nuovo, laico, tecnologicamente progredito (per carità) e
"democratico" ha le sue "idee"; i valori umani, divini e millenari come
il lavoro, la famiglia, la sincerità, l'etica, sono considerati solo
roba arcaica; l'uomo non esiste perchè pensa, esiste perchè ha un codice
fiscale, si vive più di armi che di pane, padre, figlio, mamma,
iniziano anche a perdere il loro senso.
Insomma tutto quello che di bello l'uomo aveva ottenuto in millenni
di vita, compresa la natura, viene ghettizzato e relegato in degli
angolini sicuri, compresa la natura. Dobbiamo distruggere la natura,
ebbene mandiamola nelle riserve e nelle zone protette; gli indiani
d'america, i palestinesi di Gaza, mandiamoli in delle riserve; i cubani,
i siriani, gli iraniani, tra poco anche i cinesi, i popoli che non
possiamo annicchilire? A loro creeremo delle prigioni senza tetto, con
le sanzioni, con le guerre, con i droni bombardieri.
E se per caso ci sarà qualcuno che riuscirà a resistere, che ha un pò
di nostro ma che la pensa diversamente, che vuole il progresso ma non
si sottomette a noi e vuole anche "i vecchi valori umani" e quindi nel
sistema metaforico "uomo bianco"-"pellerossa" sta ancora un pò con gli
indiani, insomma se c'è un "Balla coi Lupi", allora quello lì è da
uccidere subito, perchè è pure più pericoloso degli altri. Perchè
potrebbe far capire ai popoli di tutto il mondo che si può vivere
comodamente, con tutto il benessere del progresso, senza però calpestare
i valori umani di sempre, come la famiglia, la religione, e la dignità
umana.
Da 70 anni fà, con l'inaugurazione della radio francese, Teheran
iniziò a parlare al mondo e a raccontarsi al resto del pianeta. 10 anni
dopo nacque la radio inglese, poi altre lingue, nel 1995 la radio
italiana, che scrive per voi queste righe.
Dal 2000 in poi "Balla coi Lupi", inaugurò le sue reti satellitari.
Press TV, all news e 24 ore su 24, in inglese e per tutto il globo.
L'Al-Alam, stesso sistema ma tutto in lingua araba. Hispan TV, lo stesso
ma in lingua spagnola. E poi le varie Sahar, Al Kowthar, Jam-e-Jam, in
arabo, francese, inglese, bosniaco, azero ed ecc...
Insomma, "Balla coi lupi" teneva molto al fatto che il mondo sapesse,
sapesse che si può vivere, si può ancora vivere, come un tempo...
Ma come succede a "Balla coi Lupi" nel film hollywoodiano, ora l'uomo
bianco, che se ben riflette è della sua stessa specie, ha deciso di
ucciderlo, di annichilirlo.
Ha iniziato occupando il suo avamposto e togliendogli viveri e
utensili (le sanzioni economiche), ora brucia anche il suo diario (ieri,
15 Ottobre, 19 canali iraniani sono stati oscurati dall'Ue) per
impedire che gli altri sappiano.
Da oggi milioni di persone in Europa non potranno più sentire
l'interpretazione "indipendente" dei fatti del mondo, visti dall'Iran,
milioni di iraniani non potranno parlare più al mondo perchè non hanno
più i loro media.
Ed infatti dopo gli scienziati nucleari iraniani, anche i giornalisti
iraniani iniziano ad essere assassinati in operazioni "covert". Qualche
settimana fa' il corrispondente di Press TV in Siria, Maya Naser, e'
stato assassinato in un attentato terroristico.
L'Iran, questo "Balla coi Lupi" del nostro tempo, deve essere indebolito sempre più, per il fatale attacco finale.
Tutto anche per merito della Commissione Europea, che ha disposto il
bando dei canali iraniani in Europa, e che ha sulla scrivania un
riconoscimento di Nobel "per la Pace", di cui non si è ancora asciugato
l'inchiostro.
Italian Irib
Canali Iran oscurati da Ue: Direttore IRIB World Service, hanno paura della verita'
TEHERAN - Gli europei hanno oscurato i nostri canali satellitari ma non possono far tacere la nostra voce.
L'ha detto l'amministratore delegato di Press TV, Mohammad Sarafraz. Lunedì 15 Ottobre la
compagnia Eutelsat sotto pressione della lobby israelo-americana ed a
seguito della richiesta del consiglio Audio-Visivo della Francia (CSA) e
con scuse vaghe, della ricezione dei loro
canali preferiti ha proibito alla compagnìa Hotbird di proseguire il
fornimento di servizi alle reti in lingue straniere della Repubblica
Islamica dell'Iran e questa compagnìa, in una azione totalmente illegale
e contro gli accordi vigenti, ha interrotto la diffusione delle reti
Al-Alam, Press TV, Al-Kowthar, IRINN, Sahar 1 e 2, Jam-e-Jam 1 e 2, e la
rete del Corano. "Essendo diversi - di base - da quelli
occidentali, i network della Repubblica islamica dell'Iran, trasmettono
quello che accade realmente in Medioriente, Europa e America", ha
aggiunto. "Ecco perche' hanno deciso di fermarci: hanno paura della
verita' ".
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