E' fantastico il Pdl che si lancia nel fanta-complottismo dell'inciucio....
Sono certa del sincero ed onesto interesse del Pdl nei confronti dei posti di lavoro della CMC. C'è da chiedersi come mai questo partito si preoccupi così tanto dei posti dei posti di lavoro a rischio nelle cooperative rosse e al contempo mostri disprezzo per i tanti piccoli imprenditori costretti al suicidio dai suoi provvedimenti rafforza Equitalia.
A leggere invece il comunicato dell'Anpi, un lettore ignaro della reale natura della CMC potrebbe pensare che si stia parlando di un ente dedito alla beneficenza per la pace nel mondo invece che di una multinazionale del cemento che costruisce anche basi NATO.
Ho la vaga impressione che sia stato dato semaforo verde per accanirsi liberamente contro questa manifestazione. E' vero che gli organizzatori non possono vantare l'appoggio di membri dell'intellighenzia, del mondo dello
spettacolo, della kultura, dei sindacati, delle istituzioni e della "società civile". Insomma, anche per manifestare ci vogliono i bollini giusti della "parte sana del paese", quella che sogna modelli alternativi, pontifica sulla decrescita, purché non si tratti di quella del loro bottino e lavora alacremente notte e giorno affinché tutto resti esattamente come prima.
Barbara
12/10/2012
No Tav: stavolta il Pdl sta con la coop rossa
RAVENNA - “Manifestanti senza scrupoli che non
esitano a far sfilare in corteo perfino i bambini": Gianguido Bazzoni e
Vincenzo Galassini (rispettivamente consigliere regionale e provinciale
del Pdl) bollano così i No Tav che domani pomeriggio saranno a Ravenna a
manifestare contro la Cmc. Questa volta gli azzurri stanno con la coop
rossa ed esprimono solidarietà all'azienda. “Nonostante tutto ciò che
possiamo pensare del sistema cooperativo rosso, dell’intreccio malsano
tra politica e cooperative nel nostro territorio, questo non ci
impedisce di gridare che rispetto ai veri
reazionari-arcobaleno-qualunquisti noi diamo tutta la nostra solidarietà
alla Cmc" perché “riteniamo che il lavoro, la dignità dei lavoratori,
l’incolumità degli stessi, la libertà economica, il progresso fatto
anche di infrastrutture siano un patrimonio universale da dover
difendere con grande fermezza e serietà".
A Bazzoni e Galassini “dispiace constatare come il sindaco Matteucci non abbia avuto pesanti parole di condanna" forse “perché cosciente di come il nodo stia appunto tutto nella sua parte politica, a sinistra". Tanto accanimento “contro il progresso e le infrastrutture, contro le aziende ed i lavoratori in un periodo di crisi come questo, ci fa pensare che a muovere e agitare i manifestanti ci sia la ‘cosca multinazionale' che vuole distruggere l’industria e l’economia italiana, non interessa se fatta di privati, aziende pubbliche o da cooperative come la Cmc". Ancora: “Ci dispiace che Matteucci non abbia ricordato che a Ravenna sono già stati distrutti l’Anic, il gruppo Feruzzi, il nascente polo chimico progettato da Raul Gardini. Ora il gruppo Cmc, col suo fatturato di 900 miloni di Euro, i suoi oltre settemila addetti, un indotto che dà lavoro ad almeno 20mila famiglie deve essere difeso dai cittadini di Ravenna senza esitazioni".
Ogni ravennate “deve isolare i facinorosi e manifestare la propria solidarietà ai lavoratori della Cmc, nell’interesse della città e del Paese. Noi difenderemo e saremo sempre dalla parte delle nostre aziende senza distinzione di ragione sociale e dei lavoratori italiani tanto più ora che siamo consapevoli che questa è l’ultima occasione per impedire che si ripeta la distruzione del nostro patrimonio industriale, nella totale indifferenza, come è successo in passato. Esprimiamo inoltre tutto il nostro sostegno ed il nostro ringraziamento alle forze dell’ordine chiamate a proteggere la nostra città che in altre occasioni sono state costrette ad arginare manifestanti poco pacifici e facinorosi con il volto coperto e le pietre in mano".
A Bazzoni e Galassini “dispiace constatare come il sindaco Matteucci non abbia avuto pesanti parole di condanna" forse “perché cosciente di come il nodo stia appunto tutto nella sua parte politica, a sinistra". Tanto accanimento “contro il progresso e le infrastrutture, contro le aziende ed i lavoratori in un periodo di crisi come questo, ci fa pensare che a muovere e agitare i manifestanti ci sia la ‘cosca multinazionale' che vuole distruggere l’industria e l’economia italiana, non interessa se fatta di privati, aziende pubbliche o da cooperative come la Cmc". Ancora: “Ci dispiace che Matteucci non abbia ricordato che a Ravenna sono già stati distrutti l’Anic, il gruppo Feruzzi, il nascente polo chimico progettato da Raul Gardini. Ora il gruppo Cmc, col suo fatturato di 900 miloni di Euro, i suoi oltre settemila addetti, un indotto che dà lavoro ad almeno 20mila famiglie deve essere difeso dai cittadini di Ravenna senza esitazioni".
Ogni ravennate “deve isolare i facinorosi e manifestare la propria solidarietà ai lavoratori della Cmc, nell’interesse della città e del Paese. Noi difenderemo e saremo sempre dalla parte delle nostre aziende senza distinzione di ragione sociale e dei lavoratori italiani tanto più ora che siamo consapevoli che questa è l’ultima occasione per impedire che si ripeta la distruzione del nostro patrimonio industriale, nella totale indifferenza, come è successo in passato. Esprimiamo inoltre tutto il nostro sostegno ed il nostro ringraziamento alle forze dell’ordine chiamate a proteggere la nostra città che in altre occasioni sono state costrette ad arginare manifestanti poco pacifici e facinorosi con il volto coperto e le pietre in mano".
Ravenna - 12/10/2012
Solidarietà alla CMC da parte dell'ANPI
Solidarietà alla CMC da parte dell'ANPI
Pubblichiamo la nota del presidente provinciale Ivano Artioli
La Cooperativa Muratori Cementisti è nella storia il più significativo esempio nazionale di associazione di lavoratori antifascisti; i partigiani e patrioti che si sono impegnati nella C.M.C. sono stati molti, alcuni hanno raggiunto anche i livelli più alti di dirigenza e ciò senza rinunciare ai principi ispiratori di libertà e di giustizia che li mossero nella Resistenza.
Maestranze C.M.C. capaci e generose hanno permesso all’originaria associazioni di lavoratori di superare ben presto i confini del ravennate per arrivare a diventare una delle più grandi realtà cooperative del mondo, valorizzando il principio costituzionale del lavoro in dignità, seppur nella difficile concorrenza di mercato.
Tutto questo continua nel tempo, come dimostra l’interesse che la C.M.C. ha nel favorire, anche con cospicue sostanze economiche, la formazione di nuove coscienze democratiche nel rispetto della tutela della natura.
Le donne e gli uomini della C.M.C. si sono resi protagonisti mondiali nella costruzione di opere anche imponenti, distinguendosi per la qualità, la sicurezza, la durevolezza nel tempo e la serietà nel mantenere gli impegni presi; noi ravennati siamo orgogliosi del loro lavoro che riteniamo parte integrante della nostra storia e protagonisti della sviluppo della nostra città.
E' sicuramente sbagliata, fuori luogo, offensiva la manifestazione che i No Tav hanno indetto a Ravenna contro la politica della “nostra” C.M.C., pertanto esprimiamo al presidente Matteucci, ai soci, ai dirigenti, ai dipendenti
tutti C.M.C. vicinanza, sostegno, solidarietà e disponibilità qualora fosse necessario.
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