Riyad finanzia le operazioni del Mossad per eliminare gli scienziati iraniani
Il giornalista investigativo americano Barry Lando ha rivelato che
l’Arabia Saudita finanzia le operazioni del Mossad contro l’Iran, ed in
particolare l’assassinio di scienziati nucleari iraniani, secondo quanto
riportato sabato dalla radio israeliana e ripreso dal sito
dell’emittente televisiva libanese “Al-Manar”.
Citando fonti vicine alle autorità del regime di occupazione israeliano, Lando ha affermato che “le autorità saudite ed il Mossad lavorano in stretta collaborazione sul dossier nucleare”, precisando che “Riyad ha sborsato un miliardo di dollari per finanziare gli attentati contro gli scienziati iraniani”.
Diversi scienziati iraniani sono stati assassinati negli ultimi anni
attraverso
attentati terroristici che Tehran attribuisce a Israele ed ai
paesi occidentali, accusandoli di cercare di rallentare l’avanzata del
programma nucleare iraniano.
Il 12 gennaio 2010, un fisico nucleare conosciuto a livello mondiale, Massoud Ali Mohammadi,
professore presso l’università di Tehran, è stato ucciso
nell’esplosione di una moto parcheggiata di fronte la sua abitazione,
nella capitale iraniana. Un uomo accusato dell’attentato per conto di
Israele è stato condannato a morte dalla giustizia iraniana nell’agosto
2011.
Il 29 novembre 2010, Majid Shahriari, fondatore
della Società Nucleare dell’Iran e responsabile di uno dei grandi
progetti dell’Organizzazione iraniana dell’energia atomica, viene ucciso
a Tehran dall’esplosione di una bomba collocata nella sua vettura.
Lo stesso giorno un altro fisico nucleare, Fereydoun Abbassi Davani,
è vittima di un attentato terroristico simile di fronte all’università
Shahid Beheshti di Tehran, dove i due uomini insegnavano. Quest’ultimo,
rimasto ferito, è diventato poi il capo del programma nucleare iraniano.
Il 23 luglio 2011 lo scienziato Darioush Rezainejad,
che lavorava per dei progetti del Ministero della Difesa, viene ucciso
da colpi esplosi da sconosciuti in motocicletta nella capitale iraniana.
Il 1 agosto 2011 una fonte dei servizi di spionaggio di Israele, citata nell’edizione online del settimanale tedesco “Spiegel”, indica l’omicidio come orchestrato da Israele.
L’11 gennaio 2012, lo scienziato Mostafa Ahmadi Roshan,
che lavorava presso il sito nucleare di Natanz (vicino Esfahan), viene
ucciso nell’esplosione di una bomba magnetica collocata sulla sua
vettura, nei pressi dell’università Allameh Tabatabai, a Tehran.
Arabia USaudita e Nullità Sionista sono alleate da tempo, alla faccia dei proclami pubblici degli al Saud sulla Terra Santa.
RispondiEliminaAnzi è da anni che i sauditi sono nemici giurati dell'Iran degli Ayatollah proprio perché rappresenta un potere teocratico genuino che contrasta con la loro ipocrisia e contende all'Arabia la leadership sul mondo arabo.
Anche satvolta, lunga vita all'Iran!
infatti Simone, difficile non vedere il disegno che unisce Israele alle petrolmonarchie degli integralisti wahabiti e salafiti. Già a suo tempo i salafiti, oltre ad aver eliminato Vittorio Arrigoni presenza scomoda a Israele, si lanciarono anche in proclami pro regime sionista.
RispondiEliminaGli Ayatollah come scrivi tu sono genuini e per questo una minaccia..