Ex agente rivela: sorveglianza segreta e tortura con radiazioni da parte dei servizi segreti
a seguire
L'ennesima follia USA: microchip sottocutanei per avere sconti nei negozi
Intervista
concessa ad un ex agente dei servizi segreti: sorveglianza segreta e
tortura con radiazioni da parte dei Servizi Segreti.
La storia che ci racconta Carl Clark ci lascia parzialmente senza fiatto.
Questo signore inglese descrive come ha sorvegliato e molestato
gente per conto di vari servizi segreti, e come, dopo essere sfuggito, è
diventato egli stesso vittima. Ha anche partecipato all’utilizzo delle
armi a microonde su gli altri, ora tocca a lui sperimentare la cosa.
È necessario che queste macchinazioni criminali vengano portati
alla coscienza pubblica, in modo che possiamo fermarle. Egli descrive
qui cio’ che lo ha portato ad emergere dall’ombra.
———–
Intervista a Carl Clark, Norfolk, Inghilterra.
Armin Gross: vorrei che facesse luce su questo lato oscuro. Per chi ha lavorato?
Carl Clark:
Lavoravo come freelance dal 1980 al 2003 per vari servizi segreti. Fino
al 1997, lavoravo attivamente per la CIA. Poi ho lavorato per i servizi
segreti israeliani, il Mossad e l’Anti-Defamation League (ADL),
un’organizzazione con sede negli USA contro la discriminazione e la
diffamazione degli Ebrei. Sono stato anche nel MI5, un gruppo secondario
dei servizi segreti britannici. Più tardi, sono entrato nei servizi
segreti della polizia e in quelli di un laboratorio di ricerca. La mia
zona di operazioni era l’Europa: Parigi, Zurigo, Berlino, Dusseldorf,
Monaco, Madrid, Bilbao, Lione e Mosca.
Servizio completo di informazioni.
Armin Gross: Quali sono state le attività principali?
Carl Clark: Uno
dei compiti principali era infiltrare dei gruppi per ottenere
informazioni su di essi. Sono entrato in alcuni gruppi, ho fatto
amicizia tra i membri dei gruppi e ho contribuito alla rovina della loro
vita.
Armin Gross: che gruppi erano?
Carl Clark: in
sostanza, sono gruppi criminali o cartelli della droga. Per i servizi
segreti israeliani fornivo informazioni sul “National Front”, un partito
di destra radicale, sui nazisti o gli skinheads. Ciò che interessava
loro erano i nomi, gli indirizzi, i luoghi di incontro, i piani e gli
obiettivi. Per la Cia mi occupavo della sorveglianza di alcune persone.
Armin Gross: Che cosa vi ha fatto esattamente?
Carl Clark:
Sorvegliavo della gente per molto tempo, ho ascoltato di nascosto le
loro conversazioni. Ho anche ricevuto ordine di destabilizzarli. Così
sono entrato di nascosto nelle loro case, ho rubato delle cose, ho
cambiato il posto di un oggetto qua e là. Ho cancellato dati sui loro
computer. Oppure, ho seminato confusione e panico nelle persone che
stavo pedinando. Mi sono introdotto diverse volte nei loro quartieri.
Andavo alle fermate degli autobus che prendevano e alle stazioni della
loro zona, ecc. Abbiamo messo in scena una rissa in strada, proprio di
fronte a questi individui e di fronte ad altri. Nel caso si pensasse di
metterli sotto maggior pressione finanche al caso di doverli arrestare,
ho anche raccolto alcune informazioni dal loro computer. Per esempio,
informazioni di carattere pornografico o pedofilo e anche informazioni
sullo sviluppo del sistema di produzione di una bomba, ecc.
Armin Gross: Quali sono gli individui a lei assegnati?
Carl Clark:
importanti politici, i membri dell’opposizione, gli individui che si
sono confrontati con delle grandi imprese, come le aziende
farmaceutiche. Alcuni appartenevano a bande di criminali. Ma c’erano
anche due persone per le quali non sapevo perché erano state inserite in
tale elenco.
Armin Gross: Quante persone ha molestato o pedinato in tutto?
Carl Clark: Negli
anni ’80 circa cinque o sei, negli anni 90, sette e dal 2000 al 2003,
tre. Si può vedere da questo piccolo numero, che si tratta d’intensa
sorveglianza di una persona, per solo sei mesi per ottenere forse la
maggior parte delle informazioni per un dossier.
Armin Gross: Come Lei è riuscito ad ottenere queste informazioni?
Carl Clark:
Nella spazzatura, il telefono, nella posta, e su Internet. Con lo
sviluppo della meccanizzazione, è diventato sempre più facile. Oggi non
c’è più bisogno di impianti d’intercettazioni telefoniche. Si può
origliare telefonini, telefoni con rete numerica integrata (RNI) o le
piccole antenne paraboliche. Purtroppo, l’uso di armi a microonde è
diventato abbastanza comune. Con le sorveglianze e le molestie senza
tregua si può distruggere totalmente una vita.
Armi a microonde.
Armin Gross: Ha anche utilizzato queste armi?
Carl Clark: No, io ero responsabile del controllo! Sono stati i dipendenti dei reparti speciali. Ma io a volte mi trovavo sul “terreno”.
Armin Gross: Può descrivere in dettaglio l’uso di queste armi?
Carl Clark: È un po' come un film di fantascienza. La
gente può essere rintracciata ovunque, grazie al radar, al satellite,
attraverso una stazione di base e programmi per computers complementari.
Ad esempio, spesso tre dispositivi radar sono messi vicino alla
persona. Il radar emette onde elettromagnetiche, quindi valuta i
risultati. Così i miei amici che hanno lavorato in reparti speciali
potevano inseguire l’individuo tutto il giorno tramite il proprio
computer. Questo ha favorito l’uso delle armi. I colleghi potevano
vedere esattamente dove dovevano mirare e come la persona reagiva.
Armin Gross: Quali sono gli effetti di queste armi sulle persone?
Carl Clark: Si
può generare calore o bruciature interne, provoca dolore, nausea e
paura. Tuttavia, spesso le tracce rimangono invisibili sulla pelle. Se
queste persone vanno dal medico, questo gli dice che non hanno
assolutamente nulla.
Armin Gross: Qual è l’obiettivo di questo “bombardamento”?
Carl Clark:
Vogliono intimidire la gente. Nel mio caso, ho subito le radiazioni per
tre anni, quando decisi di smettere con tutto. Sono certo che negli anni
2003/2004, le armi a microonde sono state usate contro di me, e mi
hanno reso terribilmente aggressivo. Ho quasi ucciso qualcuno: la mia ex
vicina, una simpatica vecchietta.
I tentativi di spingere la gente verso la demenza.
Armin Gross: Pensa che ora è possibile influenzare direttamente i sentimenti con radiazioni elettromagnetiche?
Carl Clark: Senza dubbio. Sappiamo
che il corpo è estremamente sensibile alle radiazioni
elettromagnetiche. I processi elementari delle cellule viventi operano
con oscillazioni elettromagnetiche biogene. La frequenza può cambiare o
interrompere questi processi dall’esterno. Ci sono stati nel contesto di
ricerca militare tentavi di influenzare il corpo e lo spirito con
frequenze. È possibile in questo modo generare sentimenti di paura,
aggressività, nervosismo o perdita di memoria. Se altri tipi di
interventi sono loro aggiunti, è del tutto possibile condurre qualcuno
alla demenza. Ad esempio, la frequenza radio è manipolata, in modo che
la persona presa di mira sente il suo nome alla radio o in modo che il
computer indica instancabilmente il suo nome sullo schermo. Delle voci
sono anche inviate loro per fare commenti sulle proprie attività. Ho
sentito, per esempio, al mattino, al risveglio, una voce che diceva:
“Alzati e fa male a qualcuno!”
Armin Gross: le persone sono direttamente spinte in situazioni psichiatriche estreme?
Carl Clark: Sì,
vogliono mandare la gente direttamente in un ospedale psichiatrico. Se
una persona in cerca di aiuto vuole andare alla polizia o dal medico,
non la prendono sul serio. Alcuni medici ed alcuni ospedali collaborano con i servizi segreti. Le direttive diagnostiche permettono di classificare qualcuno come schizofrenico se si sente perseguito e sente voci.
Armin Gross: collaborano gli ospedali con i servizi segreti?
Carl Clark: Sì, in tutti i casi.
Le grandi aziende collaborano anche loro. Ecco perché si corre un gran
rischio se si svolgono indagini su le grandi aziende. Lo stato
statunitense protegge le grandi aziende come McDonalds, Coca Cola, e
alcune aziende farmaceutiche. Il governo americano si rivolge anche agli
agenti dell’FBI, in casi di spionaggio industriale. Anche i massoni sono molto all’interno della CIA per svolgere un ruolo importante.
Armin Gross: Perché ha smesso?
Carl Clark: Avevo
capito che ciò che facevo era sbagliato. Le ultime due persone a cui
sono stato assegnato, non avevano fatto nulla. Non fanno politica, erano
del tutto normali, non erano criminali né economicamente pericolosi. La
sola ipotesi che mi sono permesso di fare su di essi era sopra il loro
DNA o il loro sangue. Recentemente, molte indagini sono condotte in
materia. Il DNA è associato con le ultime caratteristiche del nostro
carattere. Il progetto sul genoma umano ha analizzato dal 1993 al 2004
tutte le coppie di basi del genoma umano, ha anche raccolto dati
genetici di persone a rischio (Progetto sulla Diversità del Genoma
Umano) ed ha confrontato i risultati. I nostri datori di lavoro hanno
voluto la prova del DNA delle persone che abbiamo sorvegliato. Abbiamo
sempre avuto nella nostra sede principale, nei primi giorni di
sorveglianza, le analisi del DNA o del sangue di queste persone.
Armin Gross: Ha detto che ha avuto problemi quando ha deciso di smettere nel 2003?
Carl Clark: Quando
una volta di notte ho fatto 3.000 miglia con un camion per consegnare
dei pacchi, un elicottero mi inseguì per tutto il tempo. Un giorno,
mentre ero in macchina lungo un viale, un uomo mi ha aggredito e mi ha
dato un colpo vigoroso in faccia. Una volta qualcuno ha rimosso tre
pezzi del mio motore in autostrada, il motore improvvisamente si è
rotto. Un’altra volta quando stavo guidando un camion con un carico di
tre tonnellate, due pneumatici esplosero improvvisamente nello stesso
istante. La polizia è intervenuta e ha detto che non aveva mai visto una
cosa simile. Una volta sono stato inseguito per mesi e mesi mentre
guidavo la mia auto. Questo mi ha reso così arrabbiato che ho
improvvisamente fermato la macchina, ho preso la mia mazza da baseball e
sono uscito. Le tre auto dietro di me si fermarono e scomparirono a
tutta velocità in retromarcia. Se fossero state delle persone normali,
avrebbero denunciato tutto alla polizia, invece non lo fecero. Mi hanno
mandato successivamente tre simpatiche persone che dovevano spiarmi.
Poiché mi ero reso conto che ero inseguito, mi azzardai una volta a
dichiarare in una conversazione che avrei ucciso quelle persone che si
intromettevano nella mia vita. Improvvisamente, non si sono più fatte
vive.
Armin Gross: E adesso come stanno le cose? Pensa che lei è sempre sotto sorveglianza?
Carl Clark: Sì, naturalmente. Ho anche saputo che i servizi segreti vogliono sapere perché sono scappato ora in Germania.
Armin Gross: Lei non vive pericolosamente in questo momento?
Carl Clark: Io
sono pronto a condurre una lotta contro di loro. Sanno anche che io so
molto su di loro e cerco di fare qualcosa contro i loro misfatti. Ho
amici in squadre speciali. Delle persone in Afghanistan ed in Iraq mi
sostengono.
Rete di monitoraggio gigante.
Armin Gross: Sa in quali paesi i servizi segreti usano le armi ad energia diretta sugli esseri umani?
Carl Clark: Negli
Stati Uniti, in Germania, Cina, Corea del Nord, Russia, Francia e
Inghilterra. Tutto questo avviene normalmente senza che i governi siano
informati ufficialmente. Ma ufficiosamente, penso che ci dovrebbe sempre
essere nel governo delle personalità coinvolte o ne sono a conoscenza,
in un modo o nell’altro.
Armin Gross: Sa quante persone sono sotto sorveglianza?
Carl Clark: In
Inghilterra ci sono circa 5.000 persone sotto sorveglianza e circa
15.000 “spie”. Oltre ai principali servizi segreti ci sono ancora
300-400 piccole imprese dei servizi segreti che sono state fondate da ex
poliziotti o ex dipendenti dei servizi segreti. Hanno ricevuto
l’approvazione del Ministero dell’Interno per monitorare, scattare
fotografie, fornire informazioni. Pagano molto bene i loro dipendenti.
Armin Gross: fu un problema per Lei cambiare Servizi Segreti?
Carl Clark:
Nessuno, per i nuovi presidi fu sempre positivo perché in questo modo
loro potevano ricevere informazioni da me su altri Servizi Segreti.
Poiché i grandi Servizi Segreti non si fidano reciprocamente, io così ci
guadagnavo di più.
Consigli per le vittime di monitoraggio/sorveglianza.
Armin Gross: ha Lei alcuni consigli per la gente che si sente sorvegliata?
Carl Clark: è
migliore evitare certi concetti come “mind control”, “servizi segreti”
eccetera, nella posta elettronica, poiché la supervisione digitale
avviene secondo certe parole di ricerca. Avrebbe senso cercare di
scoprire se qualcuno si è introdotto nel tuo appartamento. Prima che le
“spie” penetrano nel tuo appartamento, spesso usano gas anestetici che
mandano nell’appartamento attraverso la fessura della posta. In seguito,
ti svegli con un sapore metallico in bocca. Se gli autisti si
comportano in modo strano mentre guidano, si consiglia di prendere nota
del numero della targa. Possono essere avvolti in pellicola le lettere
per non essere viste. Possiamo controllare le radiazioni ad alta
frequenza in un appartamento con strumenti di misura speciale.
Armin Gross: Conosce Lei altri whistleblowers o “denuncianti civici” che hanno storie simili?
Carl Clark: Finora, no. Ma spero che altre vittime sempre più numerose si faranno conoscere.
Fonte: rudy2.wordpress.com / Traduzione e adattamento linguistico a cura di: Biagio Mastrorilli
L'ennesima follia USA: microchip sottocutanei per avere sconti nei negozi
La notizia è riportata dal sito pianetamamma.it che illustra
quanto sta accadendo in USA: molti negozi chiedono ai clienti di farsi
impiantare microchip per ottenere degli sconti sulla merce. E in tanti
accettano, per risparmiare qualche moneta. Sempre negli USA (dove è in
programma di "chippare" tutta la popolazione per scopi medico-sanitari)
già da qualche anno molti cittadini si sono fatti impiantare microchip
per monitorare lo stato di salute e addirittura per utilizzarli come
segnalatore di posizione in caso di rapimenti. E' in corso una vera e
propria campagna per incentivare l'impianto di microchip R-Fid che
presto sarà esportato in Europa ed allargato probabilmente alle funzioni
di "carta di identità" e "metodo di pagamento": sarà la schedatura
totale, saranno in grado di seguire ogni nostro spostamento e come
spendiamo i nostri soldi...
Staff nocensura.com
- - - - - -
Microchip sottocutanei per ottenere gli sconti nei negozi
Negli Stati Uniti molti negozi hanno chiesto ai propri clienti di farsi impiantare dei microchip per monitorare le loro spese ed assegnare gli sconti: voi lo fareste?
Abitualmente fate compere di più nei negozi per bambini o nei negozi di abbigliamento per il vostro guardaroba? Facendovi impiantare un microchip sottocutaneo, potreste usufruire di varisconti in base alle vostre abitudini di acquisto. E' quello che accade negli Stati Uniti, dove alcuni punti vendita hanno chiesto ai propri clienti abituali di farsi impiantare un microchip per poter assegnare gli sconti in base al genere di acquisti che ogni cliente fa di più durante l'anno.
In questo modo le spese di ogni singolo cliente vengono continuamente monitorate. E la privacy? Molti clienti hanno accettato volentieri di rinunciare ad un po' di privacy, pur di ottenere qualche sconto in più sugli acquisti. I dati personali degli acquirenti vengono così catalogati e, spesso, comunicati ad altre società, che inviano offerte speciali.
Un modo come un altro per fare pubblicità con il consenso del cliente. E' un po' quello che accade in Italia, quando, ad esempio, si fanno le carte fedeltà nei supermercati o nei negozi dove si va più spesso. Nel modulo che si compila c'è sempre l'informativa alla privacy ed il cliente può dare (o non dare) il consenso ad essere contattato per ricevere la possibilità di aderire ad offerte speciali o per partecipare a sondaggi sulle abitudini quando si fanno acquisti.
Voi sareste disposti a farvi impiantare un chip sottocutaneo per usufruire di sconti sui pannolini o sui giocattoli ed i vestiti per i vostri figli?
fonte: Pianeta mamma
Staff nocensura.com
- - - - - -
Microchip sottocutanei per ottenere gli sconti nei negozi
Negli Stati Uniti molti negozi hanno chiesto ai propri clienti di farsi impiantare dei microchip per monitorare le loro spese ed assegnare gli sconti: voi lo fareste?
Abitualmente fate compere di più nei negozi per bambini o nei negozi di abbigliamento per il vostro guardaroba? Facendovi impiantare un microchip sottocutaneo, potreste usufruire di varisconti in base alle vostre abitudini di acquisto. E' quello che accade negli Stati Uniti, dove alcuni punti vendita hanno chiesto ai propri clienti abituali di farsi impiantare un microchip per poter assegnare gli sconti in base al genere di acquisti che ogni cliente fa di più durante l'anno.
In questo modo le spese di ogni singolo cliente vengono continuamente monitorate. E la privacy? Molti clienti hanno accettato volentieri di rinunciare ad un po' di privacy, pur di ottenere qualche sconto in più sugli acquisti. I dati personali degli acquirenti vengono così catalogati e, spesso, comunicati ad altre società, che inviano offerte speciali.
Un modo come un altro per fare pubblicità con il consenso del cliente. E' un po' quello che accade in Italia, quando, ad esempio, si fanno le carte fedeltà nei supermercati o nei negozi dove si va più spesso. Nel modulo che si compila c'è sempre l'informativa alla privacy ed il cliente può dare (o non dare) il consenso ad essere contattato per ricevere la possibilità di aderire ad offerte speciali o per partecipare a sondaggi sulle abitudini quando si fanno acquisti.
Voi sareste disposti a farvi impiantare un chip sottocutaneo per usufruire di sconti sui pannolini o sui giocattoli ed i vestiti per i vostri figli?
fonte: Pianeta mamma
via No Censura
0 commenti:
Posta un commento