mercoledì 25 agosto 2010



Pubblichiamo la lettera inviataci dalla LIBRERIA UBIK di Savona firmata da autorevoli personalità
nazionali e locali del mondo della cultura e della scienza e presente su numerosissimi siti , blog e quotidiani.
Libreria UBIK Savona


Egr. ing. Carlo De Benedetti,

a Lei che si vanta di essere la tessera numero uno del Partito Democratico, poniamo 10 questioni in merito alla Sua decisione di ampliare la centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure (Savona), da Lei controllata attraverso CIR Sorgenia, con tutte le conseguenze in termini di mortalità prematura della popolazione e nonostante la quasi totale contrarietà di cittadini, istituzioni, partiti, associazioni, medici e biologi.
10 le domande, alle quali Le chiediamo di dare risposta:


1) CONTRARIETA’ DELLA CITTA’ AL PROGETTO

-perché vi ostinate a perseverare nel vostro progetto di ampliamento, in spregio alla contrarietà dell’85%-90% della popolazione savonese, quella dei partiti (tra cui anche il PD), della Regione, dei Sindaci, dei Consigli comunali, delle Circoscrizioni, dell’Ordine dei Medici, di tutto l’associazionismo provinciale, delle principali personalità della società civile?*
E’ questo il personale concetto di democrazia del tesserato numero uno del Partito Democratico? Tutto questo non va contro non solo ai valori fondanti sanciti nello Statuto del PD, ma anche ai più elementari principi di democrazia del nostro paese?
*Hanno approvato delibere ‘contro l’ampliamento della centrale Tirreno Power’ tutti i comuni interessati: i Comuni di Savona, Vado Ligure, Quiliano, Bergeggi, Spotorno, Noli, Finale Ligure, Balestrino, Vezzi Portio, Albissola Marina, Celle Ligure, Altare, Carcare, Cairo.




2) DI CARBONE SI MUORE


-perché Lei e la dirigenza Tirreno Power non volete ammettere che le centrali a carbone uccidono? Perché mistificate la realtà dicendo che avete il “carbone pulito” (concetto smentito dalle principali ricerche internazionali), così giocando con la vita della gente?

Secondo il referente scientifico dell’Ordine dei Medici di Savona “in tutta la provincia di Savona (con dati che peggiorano quanto più ci si avvicina alla centrale) diversi tumori e altre patologie vascolari, aumentano drammaticamente rispetto alla media nazionale (in particolare i tumori al polmone, vescica e laringe, le patologie cardiovascolari come infarti, emorragie cerebrali, ictus ed altre)”.
Le ricordiamo che in provincia di Savona in 16 anni sono morte circa 2.664 persone in più rispetto all’atteso (in base ai tassi standardizzati di mortalità della Liguria).
I calcoli commissionati dalla Comunità Europea asseriscono che nel nostro territorio savonese abbiamo valori di inquinamento fra i più alti in Italia, cui si associa una significativa riduzione dell’aspettativa di vita (la speranza di vita in Liguria è ridotta di quasi un anno per via dell’inquinamento).
Più in generale, tutti i principali studi mondiali riportano come sale enormemente il livello di mortalità vicino alle centrali a carbone**...

3) IL CARBONE PRINCIPALE MINACCIA CONTRO IL CLIMA
-perché, in collaborazione con il Governo, volete perseverare con il Vostro dannoso progetto di ampliamento della centrale a carbone, quando questo va ancora di più contro gli importantissimi accordi presi dall’Italia e dagli altri Stati nel protocollo di Kyoto?
Il carbone rappresenta la prima minaccia per l’equilibrio climatico mondiale...


4) IMPIANTI NON ALLINEATI ALLE NORMATIVE
-perché continuate a far funzionare i gruppi 3 e 4 della centrale, nonostante non siano allineati alle norme IPPC dell’Unione Europea, alla direttiva 96/61/CE, e al decreto legislativo 59/05, e nonostante siano privi della certificazione AIA?***..

5) MAGGIOR INQUINAMENTO CON IL PROGETTO DI AMPLIAMENTO
-perché continuate a propagandare con ogni mezzo di comunicazione che il Vostro progetto di ampliamento della centrale e di ristrutturazione dei gruppi 3 e 4 esistenti diminuirebbe l’inquinamento, mentre ricerche scientifiche indipendenti dimostrano esattamente il contrario?****..

6) CENTRALE COME INCENERITORE
-rispondono al vero le voci che si stanno diffondendo, secondo le quali un vostro obiettivo potrebbe essere quello di usare i gruppi a carbone anche per bruciare i combustibili derivati da rifiuti (CDR), utilizzando quindi la centrale anche come inceneritore?.


7) INSUFFICIENTE MISURAZIONE DEI LIVELLI DI INQUINAMENTO
-perché accetta il paradosso che il controllo delle emissioni dalle ciminiere della Sua centrale a carbone sia eseguito dalla stessa Tirreno Power (per cui gli inquinatori sono i CONTROLLORI DI SE STESSI, senza che sia prevista alcuna verifica da parte di enti terzi) e non invece da un Ente Pubblico, il quale finalmente dopo decenni potrebbe garantire la cittadinanza sui reali livelli di inquinamento?...



8) RIFIUTO DEL CONFRONTO
-perché i Responsabili della centrale rifiutano da anni qualsiasi confronto pubblico con l’Ordine dei Medici, con i Medici per l’Ambiente e più in generale con la cittadinanza, lasciando alle migliori agenzie pubblicitarie una massiccia comunicazione fatta di slogan facilmente smentibili dai dati scientifici (“abbiamo la tecnologia”, “carbone pulito”, “ampliamo per migliorare l’aria”)?


9) SOVRAPPRODUZIONE
-perché volete perseverare con il Vostro dannoso progetto di ampliamento, in una città come Savona che NON ha bisogno di nuova energia elettrica, dato che la Centrale già attualmente produce una quantità di energia superiore di ben 5 (cinque) volte a quella che viene consumata in tutta la Provincia?..

10) ENERGIE RINNOVABILI

-perché volete perseverare nella produzione di energia dal carbone (una produzione più economica, usata ancora tra moltissime critiche in altri Stati, ma estremamente dannosa per la salute e per questo con un consumo in continua riduzione in Europa), senza investire significativamente nel metano e soprattutto nelle energie rinnovabili realmente pulite?*****..

Come ha detto il Premio Nobel Carlo Rubbia proprio sul suo giornale, ‘LaRepubblica’: “Il carbone è la fonte energetica più inquinante, più pericolosa per la salute dell'umanità. La CO2 dura in media fino a 30.000 anni. Il ritorno al carbone sarebbe drammatico, disastroso…”

De Benedetti raddoppia la centrale a carbone di Vado Ligure
Ottomila abitanti, una centrale a carbone e il 30% di tumori maligni ai polmoni in più rispetto al resto della regione. Vado Ligure è un paese in provincia di Savona dove nessuno si gode né sole né mare. La notizia brutta se possibile è un’altra: i vertici di Tirreno Power, società che gestisce l’impianto, vogliono ampliare la struttura. In cima alla piramide siede nientemeno che Carlo De Benedetti. L’Ingegnere controlla, attraverso la holding Cir e Sorgenia, i destini dello stabilimento e delle sue ciminiere, lascito dell’Italia industriale  anni Sessanta.
Sulla faccenda di Vado la stampa, specie quella di sinistra, s’è guardata bene dal buttare giù qualcosa che fosse più d’una manciata di righe. Trattamento ben diverso da quello riservato - per fare un esempio - al coordinatore del PdL Denis Verdini, finito sotto inchiesta per l’eolico in Sardegna.
I progetti espansivi di De Benedetti hanno scosso solo la comunità locale, che si sta battendo per arginare la crescita di quello che nessuno, nei paraggi, esita a definire “mostro”. In Liguria centrali così ce ne sono tre, assieme fanno un terzo di tutte quelle italiane. L’impatto sulla salute pubblica è facile da immaginare anche senza una laurea in oncologia: i metalli pesanti che le ciminiere liberano nell’atmosfera a combustione avvenuta sono tutt’altro che un toccasana. I medici savonesi analizzano i dati (le donne hanno il 71% di malattie ischemiche al cuore in più della media regionale, gli uomini il 150% di malattie respiratorie croniche ostruttive) e la comunità tenta d’opporsi. Nei quattordici municipi interessati (da Savona a Finale Ligure passando per Spotorno, molti amministrati da sindaci di sinistra) vengono proposte delibere contro l’ampliamento della centrale Tirreno Power: passano tutte. E De Benedetti? Nisba.L’azienda sostiene di rispettare i requisiti necessari, la popolazione fa la conta dei malati e si convince del contrario. Anche la segreteria provinciale del Pd avanza perplessità. L’Ingegnere non fa una piega. Lui, che di quello stesso Partito democratico rivendicò la tessera numero uno, non dà segni d’apertura a una comunità che gli chiede, più democraticamente che mai, di rivedere i progetti della sua centrale a carbone. Dopo le dieci domande de La Repubblica al Cavaliere, i savonesi ne stanno preparando altrettante per De Benedetti. Una delle quali (punto nove) recita: «Perché preservare il vostro dannoso progetto di ampliamento, in una città come Savona che non ha bisogno di nuova energia elettrica, dato che la centrale già attualmente produce una quantità di energia superiore di ben cinque volte a quella che viene consumata da tutta la provincia?». La firma in calce (oltre a qualche viso noto della sinistra, tra cui De Magistris, Agnoletto e Lidia Ravera) è quella di gente comune. Che del Pd magari ha la tessera numero millemila ma zero industrie energetiche.
24/08/2010

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