domenica 1 agosto 2010

Esco per una camminata in città, poco prima di mezzogiorno, sempre con la curiosità di cogliere che gira nell'aria, sgranocchiando un pane con l'uvetta acquistato al forno, dopo una mattinata iniziata presto a scrivere al computer e ad aggiornare le news nel blog. Vado verso l'Oltretorrente. Stanno allestendo un Hub cafè della creatività (già l'appellativo esterofilo è una garanzia) che occuperà piazzale Bertozzi.
Arrivo nei pressi del cantiere. Di nome fa Mauro, di cognome non so, non ricordo. E' un grillino parmigiano. Quelli che dicono di contestare l'attuale sistema. Eppure questo genio della ribellione, al lavoro, lo trovo spesso, nei luoghi dove di mezzo c'è il Sistema o il Comune. Ma guarda un po'! Cooperativa Altramarea, Casa della Musica, Servizio di service sotto i Portici del Grano (sede del Municipio)... oggi me lo trovo ai lavori nel cantiere dell'ultima trovata del Comune, una "Stanza all'aperto" in piazzale Bertozzi nell'Oltretorrente chiamata appunto  Hub cafè della creatività.
Una architettura che non ha nulla a che vedere con il contesto dell'Oltretorrente. Una tettoia simil distributore di benzina, ma anziché le pompe trovi dei tavolini e un bancone bar. Sinceramente un obbrobrio architettonico, senza carattere, né tenuta nel tempo. Se proprio si voleva fare si poteva far di meglio. Comunque per il Comune 780.000 euro per il rifacimento delle strade, 500.000 euro di spesa la tettoia e concessione della gestione a Castagnoli che pare abbia pure preso 50.000 euro per le iniziative culturali da svolgere nell'anno a cura dell'associazione "Lune nuove" braccio operativo dell'assessore Sommi. Sempre loro trovi nelle iniziative dell'Assessore. Di nuovo non so che abbiano visto che han sempre bazzicato con il Comune. A fronte degli investimenti con risorse pubbliche mi auguro solo riescano a produrre qualcosa di buono.

Che ci voleva, però, metterci, in quel piazzale, una vela per l'estate, attrezzarla con tavoli, panche, sedie, rinvigorire la fontana, chiedere ai commercianti di utilizzare la piazza per la loro attività e nello stesso tempo custodirla da eventuali maleducati o inopportuni invasori ubriachi?... con l'aiuto eventuale, se necessario, del servizio d'ordine? Per l'estate, la sera, si poteva attrezzare il piazzale con uno schermo per proiezioni video o film all'aperto di cui Parma ha una storica tradizione.
Rieducare alla cura degli spazi pubblici penso sia un dovere civico che se non c'è va impartito. Ma non lo si fa privatizzando aree pubbliche. Certo non è cosa facile spesso, ma l'altra via scelta si chiama occupazione... che forse  allontana il problema, ma non lo risolve.
Ora non bastano gli invasivi dehors a imbrattare le piazze e le strade, anziché sobrie estensioni all'aperto dei locali, ci si mettono pure le "stanze all'aperto".
Poi un giorno si chiuderanno. Dopo un po' si chiederà di farle a due piani. Poi si dirà che per l'esistenza di una "baracca" è un'area edificabile e fra 10 anni magari ci troviamo con qualche bel rimescolamento di carte nel piano edificabile, un bel condominio. E voilà! Voici le béton c'est bon! In Grecia mettono in vendita le isole, qui le piazze le regalano con bar scatolame annesso. E' ciò che pensa il sistema per fronteggiare la crisi nella dimenticanza... e nella finzione di occuparsi delle espressioni artistiche locali relegate a contorno del pavoneggiare politico.
Ma torniamo al nostro Grillino che intravvedo nel cantiere. Gli faccio un cenno di saluto. Mi riconosce e mi viene incontro... con un cutter tra le mani e me lo mostra con la lama estratta che per educazione non ritrae ma la agita e forse volentieri avrebbe voluto usare quell'arnese. Tempo di acque agitate anche tra i grillini in Regione. Gioco delle poltrone a qualcuno... e gli altri? E Sonia Alfano attaccata.
Tempo fa, durante le elezioni Regionali, avevo avuto con lui qualche diverbio. Io ero sostenitore dell'astensionismo perché lo ritenevo l'unico modo di delegittimare l'attuale regime politico. Non voto dal 2001... eccezione per le Amministrative locali. Posizione ovviamente non condivisibile! Alla sua euforia di far parte del Movimento a 5 stelle, corrispose la mia delusione. Anche tu? Gli dissi.
Mi meravigliavo che tutto il loro movimento che contesta l'esistente vergognoso sistema politico partitico si apprestasse a legittimarlo partecipando, in molte regioni, alla tornata elettorale anziché sostenere l'astensione dal voto come peraltro avevano praticato in altre elezioni. Così facendo agivano in modo, per me, da essere anche loro considerati quelli della casta che sta distruggendo questo Paese. Con questo pur riconoscendo molte loro iniziative che condividevo, ma non erano gli unici a sostenerle. E il risultato elettorale nel più favorevole dei casi non avrebbe consentito loro di contare in Consiglio regionale. La priorità, invece, era dare una risposta di sdegno e ribellione, cosa che peraltro è avvenuta, ma poteva essere ancora maggiore. Chi ha buon senso, le iniziative proposte dal Movimento a 5 vstelle, le predica e le pratica da anni... senza bisogno di essere in qualche partito e forse anche prima di Grillo!!... che da poco sembra sensibile, ad esempio, al tema alimentare. Quante volte sostenne la carne, il cotechino, il pesce... Sarei curioso di sapere quanti grillini sono vegani!... giusto per coerenza con il tema ambientale... o almeno vegetariani! Quando arrivò Grillo a Parma scrissi un articolo (Dove c'è Grillo c'è ipocrisia). Su questo progetto di comica politica ha costruito da sempre la sua attività e lui stesso è gestito in chiave editoriale, come se fosse un format, da Casaleggio e Associati... Provate a chiedere a Carlo Vulpio! Comunque molto bravi come produttori di spettacoli e per i loro interessi! Fan soldi sulla tragedia del Paese.
Se prima avevo con lui cordiali rapporti da quando ho manifestato la mia avversione, Mauro ha iniziato ad avere con me un atteggiamento di sfida e conflitto... che non capisco... gratuite battutine dispregiative a livello personale senza senso. Quando non si hanno argomentazioni sui temi si cade nell'offesa... purtroppo e non so perché. Come cambiano le persone solo se non sei dalla loro parte!!... pur avendone argomentato i motivi. E magari si meravigliano se allo stadio si azzuffano.
Ebbene anche oggi la stessa cosa.
LB: Che ci fai qui?
M: Lavoro!
LB: Perché ti presti a questo progetto?
M: Lavoro per una ditta artigiana...
LB: Ah, e proprio qui?
M: E' lavoro! Tu che fai per vivere?
LB: Scrivo...
M: Io leggo!... Vorrei che tu sapessi cosa vuol dire guadagnarsi da vivere. Vorrei che tu sapessi che vuol dire lavorare...
E si allontanava alzando la voce...e continuando il suo soliloquio imprecando.
Ecco rivelato, questo è il nuovo! Il nuovo pensiero che anima l'ignoranza a 5 stelle! I ribelli del sistema! Patetici! Uno che dice di leggermi e non riconosce l'impegno dell'altro, ma marca invidia nella sua stupidità. E non ha capito niente... E dovrei pure votarli questi fessi?
Con la parola lavoro si sciacquano tutti i panni... come se a lavorare fossero solo loro... E già, poi il lavoro sembra giustifichi tutte le porcherie. Come se non esistesse l'obiezione di coscienza anche nel lavoro... 
Mauro che non sa nulla dell'altro, ma mi rifila, insomma, con rabbia il suo anatema. Ma perché non lo va a dire al suo leader Mr Grillo? Perché a me?
Sono quelli che non considerano le persone per l'impegno culturale quotidiano e che proprio da quell'unica risorsa, senza l'aiuto dei media, lottando per un altro sistema, con i denti, cercano solo da quel loro impegno di trarre anche i mezzi per vivere. E non è cosa da poco, oggi! E' una sfida con il mondo. Se io avessi un editore che mi pagasse, allora sì starei lavorando, ma la stessa attività, forse maggiore, senza editore, eh no! Perché tu sì e io no? Provaci che vuol dire asino!! E questo li manda in bestia! Perché li vorrebbero tutti come loro a fare il lavoro "sporco"... li vogliono complici della miseria... così anche tu sei dei nostri... complice!! Eh no, caro mio, non è sufficiente prestare la propria energia fisica o mentale per qualche ora nel dopo lavoro per darsi una rispolverata alla dignità e prestarsi tutto il giorno ad alimentare la giostra della carneficina... e soprattutto quando non si tiene famiglia.
Capisco pure chi per sue esigenze non ce la fa e deve cedere al ricatto che questo sistema propina, ma accusare chi fa resistenza e pratiche di ribellione quotidiana, proponendo un altro agire, mi sembra essere miopi.
E' molto difficile saper essere se stessi, esserli fino in fondo, accettarsi nel giudizio, spesso sbagliato o manipolato, anche di altri che si arrogano questo diritto senza conoscere quali scelte di vita ha comportato l'impegno culturale, il pensiero scomodo e la coerenza nella quotidianità. Oltre ai poteri forti che mi detestano, trovo pure questi imbecilli, cosiddetti politicamente impegnati.
Certo con grandi sacrifici faccio ciò che penso di saper fare meglio di altro... la scrittura letteraria o visiva e ciò che ne consegue mi assorbe, ma è anche mio divertimento... un esercizio del sé svolto con il massimo impegno, che elabora un contesto, in cui dai tutta l'anima, la passione... devi render conto alla coscienza e a chi stimi... senza un metro di comprensione, né di remunerazione. Ma chi te lo fa fare?... dire cose che altri non hanno il coraggio di scrivere?... trovare una forma "letteraria" a una scrittura di denuncia o di passione?... Percorrere strade così aspre?
Qualcosa che è più forte di me,  un soggetto che quasi non conosco, ma mi guida e mi ispira, non sai quanto mi diverta, anche se quando finisco e distribuisco un mio pezzo resto come svuotato per alcuni giorni. E poi c'è l'esito di ciò che altri diranno. Non per l'assenso o il dissenso, le eventuali lacune, dimenticanze, inesattezze, che capitano e dispiacciono, ma temo sempre di non essere capito nel mio profondo messaggio, quel che c'è dietro... o la lettura banalizzando!
Gli editori ti snobbano, i poteri ti emarginano, la famiglia non ti capisce, la società ti evita... i finti amici pronti a voltarti le spalle... poi ci sono i ciacolatori saprofiti, quelli che hanno la mamma... la famiglia, quelli che non leggono i libri, ma la quarta di copertina... i venditori di menzogne... i manipolatori della realtà... i nientologi...
 
E ci sono cose che mi feriscono, tanto! Ma è sufficiente l'e-mail di un vero amico per riprendere forza e fiducia in quel che faccio, andare oltre gli errori commessi, donare il proprio pensiero e perseverare con convinzione in ciò che intimamente credo sia giusto. (Parma, 29/06/2010)
Luigi Boschi

0 commenti:

Posta un commento