di Paolo Barrai
A differenza del biennio 2007-2008, la maggior parte delle persone riconosce la crisi economica come un dato di fatto.
Pur riconoscendo tale condizione, le medesime persone sostengono che il sistema economico, in special modo quello americano o quello tedesco, sia fondamentalmente in buono stato e che prima o poi torneremo alla cosiddetta "normalità"!
Questo spiega l'andamento dei mercati azionari.
Tuttavia, ecco la situazione odierna:
1) molte aziende si sono risanate e il debito per molte di loro è tornato a livello gestibile;
2) le obbligazioni offrono rendimenti ridicoli (rispetto al rischio che hanno);
3) i Paesi emergenti hanno una situazione migliore ma dipendono, ancora oggi, dall'andamento dei paesi occidentali;
4) gli analisti, come al solito, vedono rosa perchè prendono la situazione macro come stabile e proiettano gli utili futuri delle aziende in crescita;
5) i politici non hanno interesse alcuno che si scoperchi il vaso di Pandora perchè perderebbero il loro posto;
6) gli imprenditori fanno buon viso a cattiva sorte e cercano di essere ottimisti (o sembrare ottimisti) per far mantenere alto il livello dei consumi;
7) le banche e i banchieri ben sanno della triste situazione, ma anche loro cercano di spingere la spazzatura sotto il tappeto;
8) i media vivono grazie ai consumi e alla pubblicità e soffrono pesanti ingerenza politiche quindi devono essere ottimisti ad oltranza sempre e comunque.
Il grafico sopra pubblicato conferma che il ritorno alla normalità è una mera chimera. La situazione è peggiore che nel 1930.
Per quale motivo?
A) Nel 1930 erano moltissimi gli americani che vivevano in campagna o che sapevano come approvvigionarsi di cibo. Oggi il numero di persone totalmente dipendente dal sistema per la quasi totalità dei loro bisogni è sorprendentemente alto. Questo rende le persone schiave del sistema.
B) In USA i famosi baby boomers andranno presto in pensione. Tuttavia il sistema pensionistico USA è totalmente deficitario anche perchè molti fondi erano investiti in azioni che negli ultimi 10 anni non sono saliti di valore (distruggendo il concetto di piano d'accumulo).
C) Leggendo il rapporto ufficiale del tesoro americano, nel 2019 il 92% delle entrate del governo verrano utilizzate per pagare gli interessi sul debito, sulle pensioni e la sanità.
D) Gli americani, e gli europei, un tempo non dovevano essere in competizione per un lavoro con gli abitanti di un altro continente. Questo permetteva all'economia locale di riprendersi. Oggi non è così: le imprese delocalizzano dove è piu' conveniente lasciando un arido deserto alle loro spalle.
E) Nelle precedenti crisi economiche i derivati non erano presenti in maniera così massiccia. Davanti a una crisi finanziaria la richiesta di margini creerebbe un vero e proprio tsunami.
F) Ricordate che il problema non è solo americano, ma anche giapponese ed europeo, con possibili risoluzioni che rivoluzioneranno il sistema economico e la vita di centinaia di milioni di persone che vivono oggi al di sopra delle loro possibilità, e con dei rispami che verranno presto bruciati se rimarranno nei paesi indebitati.
Pur riconoscendo tale condizione, le medesime persone sostengono che il sistema economico, in special modo quello americano o quello tedesco, sia fondamentalmente in buono stato e che prima o poi torneremo alla cosiddetta "normalità"!
Questo spiega l'andamento dei mercati azionari.
Tuttavia, ecco la situazione odierna:
1) molte aziende si sono risanate e il debito per molte di loro è tornato a livello gestibile;
2) le obbligazioni offrono rendimenti ridicoli (rispetto al rischio che hanno);
3) i Paesi emergenti hanno una situazione migliore ma dipendono, ancora oggi, dall'andamento dei paesi occidentali;
4) gli analisti, come al solito, vedono rosa perchè prendono la situazione macro come stabile e proiettano gli utili futuri delle aziende in crescita;
5) i politici non hanno interesse alcuno che si scoperchi il vaso di Pandora perchè perderebbero il loro posto;
6) gli imprenditori fanno buon viso a cattiva sorte e cercano di essere ottimisti (o sembrare ottimisti) per far mantenere alto il livello dei consumi;
7) le banche e i banchieri ben sanno della triste situazione, ma anche loro cercano di spingere la spazzatura sotto il tappeto;
8) i media vivono grazie ai consumi e alla pubblicità e soffrono pesanti ingerenza politiche quindi devono essere ottimisti ad oltranza sempre e comunque.
Il grafico sopra pubblicato conferma che il ritorno alla normalità è una mera chimera. La situazione è peggiore che nel 1930.
Per quale motivo?
A) Nel 1930 erano moltissimi gli americani che vivevano in campagna o che sapevano come approvvigionarsi di cibo. Oggi il numero di persone totalmente dipendente dal sistema per la quasi totalità dei loro bisogni è sorprendentemente alto. Questo rende le persone schiave del sistema.
B) In USA i famosi baby boomers andranno presto in pensione. Tuttavia il sistema pensionistico USA è totalmente deficitario anche perchè molti fondi erano investiti in azioni che negli ultimi 10 anni non sono saliti di valore (distruggendo il concetto di piano d'accumulo).
C) Leggendo il rapporto ufficiale del tesoro americano, nel 2019 il 92% delle entrate del governo verrano utilizzate per pagare gli interessi sul debito, sulle pensioni e la sanità.
D) Gli americani, e gli europei, un tempo non dovevano essere in competizione per un lavoro con gli abitanti di un altro continente. Questo permetteva all'economia locale di riprendersi. Oggi non è così: le imprese delocalizzano dove è piu' conveniente lasciando un arido deserto alle loro spalle.
E) Nelle precedenti crisi economiche i derivati non erano presenti in maniera così massiccia. Davanti a una crisi finanziaria la richiesta di margini creerebbe un vero e proprio tsunami.
F) Ricordate che il problema non è solo americano, ma anche giapponese ed europeo, con possibili risoluzioni che rivoluzioneranno il sistema economico e la vita di centinaia di milioni di persone che vivono oggi al di sopra delle loro possibilità, e con dei rispami che verranno presto bruciati se rimarranno nei paesi indebitati.
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