giovedì 19 agosto 2010

La stragrande maggioranza dei nuovi farmaci, l'85%, ha una scarsa efficacia a fronte di rischi di gravi danni a causa della loro tossicità o dell'uso improprio.
È l'allarme lanciato da uno studio Usa condotto presso l'Università di Medicina e Odontoiatria del New Jersey e presentato ieri al meeting annuale della American Sociological Association di Atlanta, in Georgia. L'autore della ricerca, Donald Light, professore di Medicina comparativa, lancia un durissimo 'j'accuse' all'industria del farmaco: “A volte - ha detto al quotidiano 'Independent' - le aziende farmaceutiche nascondono o minimizzano informazioni sui gravi effetti collaterali dei nuovi farmaci e sovrastimano i benefici dei farmaci stessi”.
Inoltre, attacca l'esperto, “spendono il doppio o addirittura il triplo in marketing rispetto alla ricerca, per convincere i medici a prescrivere questi nuovi farmaci. In questo modo i medici ricevono informazioni fuorvianti e non informano i pazienti sui rischi di un nuovo farmaco”.
Lo studio comprende dati di studi indipendenti che indicano che l'85 per cento dei nuovi farmaci forniscono pochi, se non nulli, ulteriori vantaggi. Light accusa esplicitamente le aziende di “bombardare le persone di farmaci che sono stati sottoposti a pochi, incompleti e parziali test clinici”.
I dati parlano chiaro: uno studio su 111 domande di approvazione ha riscontrato che nel 42 per cento dei casi mancavano dei dati estratti da studi randomizzati in modo adeguato, il 40 per cento erano supportati da un errato dosaggio e il 49% sollevava preoccupazioni circa gravi effetti collaterali.
Ecplanet

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